La manovra cambia ancora: il governo ha fatto retromarcia sulla norma che escludeva la laurea e la leva militare dal calcolo delle pensioni di anzianità . La decisione e’ stata presa da Pdl e Lega dopo le dure contestazioni giunte non solo dai sindacati ma anche da parte della maggioranza. Con il taglio della misura sulle pensioni, il problema è ora trovare le risorse compensative, considerando che, secondo i calcoli dei tecnici, già manca una cifra intorno ai 5 miliardi di euro.
Intanto si fa sentire la Ue secondo la quale l’Italia dovrà tenere in maggior considerazione le misure per la crescita economica e rispettare comunque gli obiettivi su cui si è impegnata. Mancano, denuncia il numero due di Fli, Italo Bocchino, “dai 5 ai 7 mld” e quindi si riaffaccia lo spettro di un condono edilizio visto come il fumo negli occhi dall’opposizione. Opposizione che oggi ha rinforzato i suoi attacchi alla manovra “recessiva” (Fli), e “farsa scandalosa ” secondo il Pd, che oggi è partito a testa bassa contro la manovra. “Da molto tempo diciamo che maggioranza e Governo non sono in grado di portarci fuori dai pericoli, ma solo di aggravarli”, avverte il segretario del partito, Pier Luigi Bersani, “Una conferma inequivocabile viene dal caos di questi giorni, che espone il nostro Paese a rischi davvero seri. A questo punto, il Parlamento prenda in mano la situazione con un’assunzione di responsabilità alla quale, pur dall’opposizione, ci rendiamo disponibili con le nostre proposte. Poi, il Governo prenda finalmente atto della sua condizione e passi la mano.” “Berlusconi ha poco da brindare davanti a una manovra come questa, che è ancora senza numeri e introduce inaccettabili discriminazioni tra i cittadini, come quella clamorosa sulle pensioni. La realtà è che questa maggioranza è in stato confusionale e si prepara all’ennesimo cambio di rotta”. E’ afferma il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa.
All’opposizione scatenata risponde il ministro Saverio Romano, che accusa: “Troppo spesso ci troviamo di fronte ad una opposizione contraddittoria. Da un lato chiede riforme strutturali e dall’altro lamenta e contesta qualsiasi intervento che vada concretamente in questa direzione, peraltro tenendo ben sempre presenti le esigenze dei cittadini”.” La manovra – che certamente tiene conto dei saldi invariati – ha il pregio – secondo Romano – di non mettere la mani nelle tasche degli italiani. Ed e’ una risposta credibile rispetto al difficile quadro internazionale che stiamo attraversando.