Partiti politici in Italia nel 2024, in Parlamento e fuori. Fra nascite, scissioni e alleanze, ecco quanti sono i partiti italiani e chi sono i leader.
I partiti italiani sono tantissimi e spesso soggetti a cambi di nome, scissioni o nuove proposte. Ne è un esempio l’ultima lista politica creata per le europee: Stati Uniti d’Europa, ma non è l’unica. Per questo non è affatto semplice orientarsi e sapere quanti sono i partiti politici in Italia, che si presentano alle elezioni amministrative, quando riguardano comuni e regioni, politiche quando si vota a livello nazionale o per l’UE. Facciamo allora chiarezza su questi aspetti e vediamo quali sono i leader caso per caso.
Vedi anche: Sondaggi elezioni regionali 2024
Quali sono i partiti italiani di sinistra?
Iniziamo con uno dei principali partiti che attualmente si trova all’opposizione del governo Meloni, ossia il Partito Democratico. Lo storico partito di centrosinistra è guidato della deputata Elly Schlein, politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera, diventata leader del PD da marzo 2023 dopo le primarie. Le sue idee politiche sono più spostate verso sinistra rispetto ai suoi predecessori.
Negli anni il raggruppamento dei dem ha vissuto litigi, tensioni e scissioni che hanno portato alla nascita di altri movimenti. Ne è un esempio Articolo Uno, di Roberto Speranza che tuttavia a giugno 2023 si è sciolto e i suoi esponenti sono tornati nel partito democratico.
Nella stessa area politica si colloca Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni che rientra fra i partiti comunisti. Poi c’è Südtiroler Volkspartei (svp) di cui è leader Arno Kompatscher, partito che rappresenta le minoranze linguistiche dell’Alto Adige. Infine, anche Europa Verde, guidata dai portavoce Eleonora Evi e Angelo Bonelli, di solito è alleato con il PD.
Stati Uniti d’Europa il nuovo partito di Renzi e Bonino
Sempre nell’area di centro-sinistra si colloca una nuova lista nata per le elezioni europee 2024. Il raggruppamento politico include Italia Viva, il movimento guidato dall’ex premier Matteo Renzi e + Europa, il partito fondato da Emma Bonino e guidato attualmente da Benedetto della Vedova.
Al momento invece il partito Azione di Carlo Calenda non partecipa a questa iniziativa nata per entrare nel parlamento europee con più rappresentanti. Quindi se vi state chiedendo chi sono i partiti di centro in Italia, principalmente Stati Uniti d’Europa e Azione, ma ce ne sono anche altri minori di cui parleremo più avanti.
Quali sono i partiti di destra in Italia?
Veniamo ora ai partiti che fanno parte della coalizione di centrodestra, ovvero quella al governo del paese. A partire dal partito che ha espresso il nuovo presidente del consiglio Giorgia Meloni, ovvero Fratelli D’Italia. Questo movimento è stato il più votato in assoluto alle elezioni nazionali e anche oggi secondo i sondaggi è quello che gode delle percentuali più alte nelle intenzioni di voto. La sua leader è il primo ministro del governo italiano e le sue politiche sono di stampo sovranista.
Poi c’è la Lega guidata da Matteo Salvini che dopo essere stato nel governo Draghi, fa parte del nuovo esecutivo politico ricoprendo l’incarico di ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Fa parte della colazione di centrodestra anche Forza Italia, lo storico partito fondato dallo scomparso Silvio Berlusconi e attualmente guidato da Antonio Tajani.
Di recente FI si è unito con il partito Noi moderati (nato dalla precedente fusione di Coraggio Italia, Udc e Idea). Tutti questi piccoli partiti quindi ora sono in un’unica lista di centrodestra al voto.
Il movimento 5 stelle
Il M5S, il raggruppamento politico fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, non si è mai definito partito per distinguersi dagli altri. Tuttavia, dopo un profondo mutamento attualmente il suo capo politico è l’ex premier Giuseppe Conte. L’intenzione del leader dei cinque stelle è quella di candidarsi nuovamente a presidente del consiglio in futuro. Ma non è chiaro se in coalizione con i partiti di centrosinistra o da solo.
Un altro degli esponenti più noti del movimento è Alessandro Di Battista, ex parlamentare dei grillini, che però attualmente si è allontanato dalla politica attiva, dedicandosi al giornalismo. Fra i fuori usciti dal Movimento 5 stelle, segnaliamo il giornalista Gianluigi Paragone, che ha fondato il gruppo parlamentare Italexit.
Unione Popolare
E’ la lista creata dell’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Si tratta di un partito senza una collocazione politica, anche se è riconducibile all’area di estrema sinistra. Attualmente però si trova fuori dal parlamento italiano, ma alle prossime politiche punta a superare la soglia di sbarramento del 3% per entrare nelle stanze del potere.
Nuovi partiti politici italiani
In vista delle prossime elezioni sono nate altri 3 nuovi partititi politici che aumentano il numero totale di quelli presenti in Italia. Si tratta di:
- Libertà , guidato da Cateno De Luca
- Pace terra e dignità , fondato dal giornalista e conduttore Michele Santoro
- Democrazia sovrana e popolare, l’ultimo soggetto politico di Marco Rizzo.
Altri partiti e gruppi presenti in Parlamento
Si tratta di micro partiti o in altri casi comitati, che però hanno rappresentanza nell’attuale parlamento Italiano. Ecco quali sono:
- Radicali Italiani, di Massimo Iervolino
- Green Italia, di Annalisa Corrado e Carmine Maturo (comitato ambientalista collocabile a sinistra.
- E’ viva, di Francesco Laforgia
- Rinascimento, di Vittorio Sgarbi
- Verde è popolare, di Gianfranco Rotondi
- Fare, di Flavio Tosi.
Altri partiti politici non presenti in parlamento
Non sono rappresentati al momento in parlamento, ma esistono altri partiti, di estrema sinistra o estrema destra, presenti nel panorama politico. Si tratta di una lista soggetta a variazioni, visto che alcune formazioni spariscono e altre ne nascono periodicamente.
Ecco le principali:
- Potere al Popolo di Giuliano Granato e Viola Carofalo
- Partito socialista (PSI) di Andrea Costa
- Partito Comunista Italiano di Marco Alboresi
- Popolari per l’Italia di Mario Mauro
- Il popolo della famiglia di Mario Adinolfi
- CasaPound di Gianluca Iannone
- Patria e Costituzione, di Stefano Fassina
- Forza Nuova del segretario Roberto Fiore
- Energie per l’Italia di Stefano Parisi
- Il Movimento sociale Fiamma tricolore di Attilio Carelli
- Rifondazione Comunista di Maurizio Acerbo
- Il partito liberale di Giovanni Giolitti
- Vita di Sara Cunail
- Centristi per l’Europa, di Pier Ferdinando Casini.
Poi segnaliamo il cosiddetto movimento delle sardine. Che qualche anno fa hanno combattuto diverse battagli politiche e fatto manifestazioni, ma che non hanno mai fondato un partito.
Vedi anche: Quanti governi ci sono stati in Italia
Partiti fuori dal parlamento
Uno degli ultimi partiti nati è stato “Noi di centro europeisti“. E’ la formazione politica fondata da Clemente Mastella, attuale sindaco di Benevento, che si colloca al centro come facilmente intuibile dal nome. Poi ecco Cantiere Popolare di Francesco Saverio Romano. Inoltre, alcuni parlamentari (Davide Crippa e Federico D’Incà ) dopo aver abbandonato il Movimento 5 Stelle hanno fondato Ambiente 2050.
Quanti partiti ci sono in Italia nel 2024?
Abbiamo visto tutti i partiti ad oggi presenti nella scena politica italiana, quali sono di sinistra, quali di destra e quali di centro. Riassumendo in Italia ci sono 40 partiti, di cui la maggior parte presente in parlamento (anche se alcuni sono formazioni o presenti nel misto non avendo numeri sufficienti per formare un proprio gruppo), ma ce ne sono molti fuori dal parlamento, oltre ad un imprecisato numero di movimenti e partiti minori.
Buona parte di questi sono formazioni di centro-sinistra e di centro-destra, ma ci sono anche quelle che non hanno ancora una reale collocazione politica, come nel caso del M5S. Un bel rompicapo per chi andrà a votare alle prossime elezioni, non c’è che dire. Anche nelle regioni o nei comuni, dove le alleanze sono spesso diverse da quelle proposte quando si vota per il parlamento.
Abbiamo finito, almeno per ora, con quanti partiti abbiamo in Italia attualmente. Speriamo di averti aiutato nel fare chiarezza in un ambito davvero frastagliato e poco comprensibile, per chi non segue la politica.
Se invece ti interessa la politica estera guarda:
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web
C’è poco da dire, o meglio ci sarebbe tanto da dire ma tutti questi signori sono finanziati da chi? Dal popolo impotente, oppure da altri?
Non voglio parlare di rivoluzione, ma bisognerebbe fare qualcosa di molto semplice per eliminare questi parassiti, e farlo al più presto.
Facciamo in modo che chi fa politica per il bene del popolo lo faccia per gratis.
Sono certo che tutto il bene che vogliono al popolo Italiano svanisce come la nebbia, se vogliamo essere buoni diamogli uno stipendio più o meno uguale allo stipendio che percepiscono nella loro vita antecedente o attuale e comunque non superiore a 2000 € al mese senza nessun altro vantaggio.
In oltre devono essere pagati in base alla loro presenza nei luoghi deputati all’attività parlamentare e soprattutto devono apparire in televisione solo in occasione delle elezioni, così potremo guardare la TV in santa pace.