Governo, cosa ha fatto davvero e cosa aveva promesso. Dai bonus fino a pensioni e tasse, ecco domande e risposte su leggi approvate o bloccate.
Il Governo Meloni è in carica da ottobre 2022. Quindi, anche se non si può giudicare in modo definitivo, ha avuto tempo per realizzare le promesse fatte agli italiani sull’economia. In alcuni casi lo ha fatto, in altri no. Vediamo allora una lista di tutte le misure approvate e quelle che invece ad oggi sono rimaste solo propaganda elettorale. Per poi entrare nel dettaglio di ogni singolo provvedimento.
Cosa ha fatto finora il governo Meloni
Sono 3 le principali misure realizzate dall’esecutivo fino a questo momento:
- riduzione numero dei bonus statali
- cancellazione e rimodulazione del superbonus
- sostituzione reddito di cittadinanza con altri sussidi per redditi bassi.
Cosa non ha fatto il governo: elenco
Queste invece le promesse fatte prima delle elezioni non ancora realizzate:
- aumento pensioni minime a 1.000 euro
- cancellazione legge Fornero e riforma delle pensioni
- introduzione della flat tax per tutti i lavoratori
- riduzione tasse e accise.
Bonus col governo Meloni, cosa è cambiato
Per quanto riguarda gli incentivi a famiglie e lavoratori, la premier aveva annunciato la riduzione dei bonus nazionali. In effetti molti non ci sono più o stanno per scadere. Altri invece sono stati modificati definitivamente. E’ il caso del superbonus passato dal 110 al 70%, con requisiti più stringenti per i richiedenti e senza più la possibilità di ottenere lo sconto in fattura. Questo per diminuire l’impatto della misura sulle casse dello stato.
Restano attivi invece i bonus elettrodomestici, mobili e quelli per le ristrutturazioni edilizie, seppur con qualche modifica. Cambiato il bonus cultura che ora spetta solo con Isee medio-basso e/o agli studenti meritevoli. Ancora attiva invece la carta del docente per le attività di aggiornamento degli insegnanti. Insomma, anche se sono diminuiti, gli incentivi dello stato restano ancora diversi.
Abolizione Rdc e introduzione nuovi sussidi
Sul reddito di cittadinanza il governo Meloni ha mantenuto la sua promessa: ovvero toglierlo a chi è in grado di lavorare. Dal 2024 infatti è stato abolito, tranne che per i più fragili. Tuttavia per sostenere le famiglie più bisognose ora ci sono due sussidi diversi:
- carta dedicata a te, ovvero un contributo di 382,50 euro per l’acquisto di beni alimentari, destinato a famiglie con 3 componenti e Isee fino a 15.000 euro.
- Social card, da utilizzare per pagare il rifornimento di benzina, che spetta persone con Isee fino a 15.000 € che non ricevono altri aiuti.
Pensioni col governo Meloni, cosa cambia nel 2025?
Per quanto riguarda le pensioni, la coalizione di centrodestra aveva previsto il superamento definitivo della Legge Fornero e l’incremento delle pensioni minime fino a 1.000 euro. Ma entrambe le cose non sono state realizzate e non sono previste nella manovra finanziaria 2025.
Secondo i partiti che sostengono l’esecutivo si tratta di obbiettivi da raggiungere prima della fine di questa legislatura. Ma intanto finora il governo Meloni si è limitato a rinnovare quota 103 a opzione donna, ma con requisiti molto più stringenti per la pensione anticipata. Mentre le pensioni minime dovrebbero aumentare fino a 630 euro nel 2025, quindi siamo ancora lontanissimi da quanto promesso.
Flat tax, come doveva essere e com’è
Altro cavallo di battaglia, soprattutto del partito della Lega, è l’introduzione della Flat Tax per tutti i lavoratori. Tuttavia ad oggi qualche intervento è stato fatto solo per lavoratori autonomi e partite iva. Mentre per i dipendenti non c’è nessuna tassa piatta: resta la stessa tassazione dello scorso anno sulle buste paga, salvo eccezioni.
Quindi per ora è stato fatto solo un piccolo intervento, che consente a pochi lavoratori di pagare meno tasse. Tuttavia approvarla per tutti costerebbe moltissimo alle casse dello stato, motivo per cui è stata concessa solo ad alcuni.
Nessun intervento invece per abbassare le accise sulla benzina, che restano una delle principali fonti di finanziamento per il bilancio dello Stato.
Governo Meloni e legge di bilancio 2025
Abbiamo visto in sintesi cosa ha fatto l’esecutivo finora. Poco rispetto a quanto previsto dal programma elettorale, che adesso si è scontrato con la realtà: non ci sono risorse per aumentare le pensioni a tutti oppure per il prepensionamento. Discorso simile per i bonus, sempre meno presenti anche nella bozza della manovra finanziaria 2025.
Di conseguenza sarà difficile per il governo mantenere le promesse fatte, anche se la legislatura non è ancora finita. Quindi il tempo c’è, anche se nei prossimi anni gli italiani si aspettano molto di più, per non rimanere delusi.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web