Età pensionabile donne: quando si va in pensione nel 2023 e quanto si prende. Tutte le novità, i requisiti e gli importi caso per caso.
Età pensionabile donne 2023: a quanti anni si può andare in pensione? Cosa cambia con la riforma? Se vuoi fare chiarezza, segui la nostra guida passo passo per scoprire tutte le news riguardanti l’età di pensionamento donne, le modalità di richiesta e l’ammontare degli assegni, in particolare per quanto riguarda le lavoratrici.
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Qual è l’età pensionabile per le donne 2023: requisiti
Per andare in pensione nel 2023 bisogna avere almeno 67 anni di età e 20 di contributi versati. Ormai l’età pensionistica per le donne è uguale a quella prevista per gli uomini: il processo si è realizzato negli ultimi anni con una serie di scatti. Questa è l’età per la pensione di vecchiaia.
Tuttavia l’età pensione donne non è fissa, ma varia in base ai cambiamenti delle aspettative di vita. In sostanza se l’Istat certifica un allungamento della vita media in Italia, il limite della pensione viene spostato in avanti. L’unica eccezione è quella dei lavori gravosi, che comprendono categorie come gli addetti all’industria estrattiva, all’edilizia, i conduttori di gru e macchinari e altri, per cui sono previsti scivoli pensionistici ad hoc. In ogni caso il requisito per accedere alla pensione di vecchiaia non è cambiato nel 2023. Eventuali cambiamenti potranno arrivare con la riforma pensioni 2024, attualmente ancora allo studio.
Ricordiamo che i 20 anni di contributi necessari, possono essere sia quelli regolarmente versati che quelli riscattati o versati volontariamente. I requisiti pensionistici maturano dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si raggiunge l’età pensionabile.
Per quanto riguarda l’importo percepito, dipende dal numero di anni e dall’ammontare dei contributi versati, durante la carriera lavorativa. Non c’è quindi un ammontare fisso, ma bisogna analizzare caso per caso.
Vedi anche: Pensione di vecchiaia donne
Età pensionistica donne senza contributi versati
Le lavoratrici che non riescono a raggiungere gli anni contributivi necessari per accedere alla pensione di anzianità, hanno comunque la possibilità di ricevere un trattamento previdenziale.
Ma qual è l’età pensione donne casalinghe e in cosa consiste? Si tratta della cosiddetta pensione sociale donne richiedibile da tutti coloro che hanno superato i 67 anni di età, siano cittadini italiani, UE o con permesso valido e si trovano in un stato di bisogno economico. Il requisito di accesso è il possesso di un Isee annuale compreso fra zero e 6.542,51 euro, se si vive soli. Ammonta a 13.085,02 euro se si è coniugati. Grazie a questa pensione si percepiscono 503,27 euro, per un totale di 13 mensilità, ma l’importo diminuisce al crescere del reddito.
Che età bisogna avere per la pensione di cittadinanza, requisiti
La pensione di cittadinanza, confermata nella Legge di bilancio 2023, può integrare la pensione sociale, portandola fino all’importo di 780 euro. Tuttavia, per fruire di questa integrazione, è necessario avere:
- almeno 67 anni di età
- cittadinanza italiana o comunitaria.
- Residenza in Italia da almeno 10 anni.
- Un Isee familiare fino a 9.360 euro.
- Un valore dei beni immobiliari posseduti non superiore a 30.000 euro
- Patrimonio mobiliare sotto i 6.000 euro per famiglie con un solo componente (con aggiunta di 2.000 euro per ogni membro).
- Non aver fatto acquisti di auto moto sopra i 250 cc, nei 6 mesi precedenti la richiesta. Stesso discorso per le navi o le imbarcazioni entro i 2 anni dalla domanda.
Pensione anticipata donne 2023
Fin qui abbiamo visto requisiti e importi relativi alle pensioni di anzianità, con e senza contributi. Ma attualmente esistono anche degli scivoli che consentono di andare in età pensionabile donne anticipata, almeno fino al 31 dicembre 2023. Ecco quali sono.
Opzione donna 2023
Le donne, sia che siano impiegate nel pubblico o nel settore privato, possono andare prima in pensione sfruttando opzione donna. Con questo scivolo si può andare in pensione a 60 anni se dipendenti o autonome, avendo però maturato almeno 35 anni di contributi versati. Inoltre il testo della manovra finanziaria 2023 ha introdotto ulteriori requisiti necessari per accedere alla pensione anticipata, la lavoratrice deve infatti rientrare in una di queste 3 categorie:
- caregiver
- licenziata o lavoratrice per un’impresa con un tavolo di crisi attivo
- invalida almeno al 74%.
Insomma, da quest’anno è molto più difficile andare in pensione con opzione donna rispetto al passato. In ogni caso chi aderisce allo scivolo avrà un assegno totalmente calcolato a partire dal sistema contributivo. In altre parole prenderà una cifra calcolata integralmente sui contributi effettivamente versati, quindi in genere più bassa, rispetto a quella che potrebbe ottenere con altre forme. Tuttavia con questa misura l’uscita dal lavoro può essere anticipata di diversi anni.
Quota 103 requisiti e contributi
L’altra possibilità utilizzabile fino al 31 dicembre 2023, per accedere alla pensione anticipata è rappresentata da quota 103, che di fatto ha sostituito quota 102.
In questo caso l’età pensionabile donne e uomini, si raggiunge con 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi maturati. In pratica, si può accedere alla pensione ricevendo un assegno più basso, dovuto agli anni anni in meno di contributi versati, rispetto a quelli previsti dalla pensione di vecchiaia.
Ape Sociale 2023
Infine, per le lavoratrici in particolari condizioni di disagio (disoccupate involontarie, invalide almeno al 74% o rientranti in una dei lavori usuranti), esiste la possibilità di ricevere l’Ape sociale. Si tratta di un trattamento a carico dello stato, ovvero di una indennità erogata dall’Inps agli aventi diritto fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
I requisiti previsti sono 63 anni di età e almeno 30 di contributi versati. L’importo del contributo in questo caso non può superare i 1.500 euro mensili. Attualmente la misura è in vigore fino al 31 dicembre 2023.
Vedi anche: Pensione anticipata donne con figli
Come andare in pensione nel 2023: il consiglio di un professionista
Abbiamo visto l’età pensionabile donne prevista nel 2023 con tutte le possibilità a disposizione per andare in pensione. Se non ti raccapezzi di fronte a tutte queste opzioni, l’invito è quello di farti assistere da un Caf o da un consulente previdenziale. Essi sapranno sicuramente indicarti la strada migliore e più conveniente per la tua scelta pensionistica, dopo aver esaminato la tua situazione contributiva.
Vedi anche:
- A che età si va in pensione in Italia?
- Date e calendario pagamento pensioni
- Stranieri e pensione in Italia: cosa dice la legge
- Quante tasse pagano i pensionati? Elenco
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web
Credo non sia giusta la quota cento io sono una lavoratrice precoce ho superato i 38 anni di contributi ed ho 56 anni. Tutti dovrebbero avere la stessa anzianità di lavoro. Paese fregatura spero di salutarti presto. L’italiano in Italia vale meno di chiunque altro.
Salve volevo sapere se chi lavora in una lavanderia industriale è ritenuto un lavoro usurate. Grazie