Calcolo pensione donna. Quanto si prende di pensione netta con opzione donna nel 2022. Simulazione calcolo ed esempi numerici.
Calcolo pensione donna. La riforma delle pensioni varata dal governo Draghi nella legge di bilancio ha previsto il rinnovo di alcune forme di pensione anticipata, fra cui opzione donna. Infatti, anche nel 2022 questo scivolo è accessibile alle lavoratrici con 58 anni di età (59 per le autonome) e almeno 35 di contributi.
Tuttavia l’accesso a opzione donna comporta un taglio sull’assegno pensionistico, di diverso importo a seconda dei casi. Vediamo da cosa dipende la riduzione e una simulazione di calcolo per capire quanto spetta di pensione nel 2022.
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Come calcolare la pensione con opzione donna 2022
Il meccanismo di calcolo utilizzato per l’uscita anticipata dal lavoro con opzione donna è quello contributivo (ovvero sui contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa). Questo influisce sull’ammontare dell’assegno, insieme ai seguenti 3 aspetti:
- l’età di uscita dal lavoro (più sarà elevata e minore sarà la riduzione della pensione).
- Le quote di contributi versati. Infatti, chi ha più contributi versati con il sistema retributivo (ovvero prima del 1996), subirà una riduzione maggiore con il passaggio al contributivo. In alcuni casi di una percentuale compresa fra il 20 e il 30%.
- La carriera lavorativa, se iniziata presto e con stipendi elevati, allora l’impatto sul trattamento sarà minore.
Esempio calcolo pensione netta donne 2022
Fatte queste premesse, vediamo un esempio numerico per chiarire meglio il concetto. Una lavoratrice dipendente con 37 anni e 3 mesi di contributi al 31/12/2021 (di cui meno di 18 versati prima del 1996) arrivando alla pensione di vecchiaia, riceverebbe una pensione calcolata con il sistema misto di 1.200 euro lordi.
Scegliendo opzione donna nel 2022, invece avrebbe un taglio di circa 100 euro, percependo quindi 1.100 euro lordi. Somma che equivale a un netto di 932 euro mensili (per la presenza delle tasse sulla pensione). Il netto dell’assegno pieno sarebbe stato invece di 1.010 euro.
Nell’esempio visto quindi la differenza sarebbe di circa il 10%. Ma ipotizzando meno anni di contributi (ad esempio 35) o più anni versati con il sistema retributivo, allora il taglio sarebbe ancora più elevato, al 20% o oltre secondo alcune stime.
Insomma, non esiste un caso applicabile a tutte le lavoratrici, ma molto dipende dalla propria situazione e alla carriera lavorativa svolta. Per aiutarvi in questi conti, spesso complicati, potete rivolgervi ad un caf. Oppure cercare un simulatore calcolo pensione donna online, che trovate ad esempio sul sito internet dell’Inps.
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Calcolo pensione anticipata 2022
Abbiamo visto il calcolo con opzione donna. Tuttavia la legge di bilancio 2022 varata dal governo Draghi, prevede altri due scivoli pensionistici, accessibili sia alle lavoratrici che ai lavoratori, ossia quota 102 e Ape Sociale.
Accedendo a queste misure il meccanismo di calcolo sarebbe diverso, ma in generale vale un discorso analogo: quanti più saranno i contributi versati, tanto minore sarà il taglio sull’assegno. Quindi laddove possibile, per percepire l’assegno pensionistico con l’importo pieno, bisogna raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia. Per dirla in breve con quella anticipata ci sarà sempre una decurtazione.
Come calcolare la decorrenza della pensione
Ricordiamo che la decorrenza per il pagamento della pensione, calcolata nel 2022 come mostrato in precedenza, cambia a seconda dell’opzione a cui si accede. In pratica per ogni scivolo pensionistico è prevista una finestra mobile, ovvero un tempo che intercorre fra la maturazione del requisito e l’effettiva erogazione della pensione.
Queste le finestre previste caso per caso, per calcolare la decorrenza effettiva del pensionamento:
- opzione donna: 12 mesi per le dipendenti e 18 per le autonome
- quota 102: 3 mesi nel settore privato e 6 nel pubblico
- Ape sociale: nessuna finestra
- lavoratori precoci: 3 mesi
- pensione di vecchiaia: nessuna finestra.
Riforma pensioni donne 2023 ultime
Ricapitolando, il calcolo della pensione donna 2022 prevede tagli per chi accede ad opzione donna, che possono arrivare anche al 10,20 o 30% dell’assegno. Anche le altre misure per l’uscita anticipata dal lavoro comportano decurtazione sulla pensione. Inoltre, prima dell’effettiva decorrenza della pensione bisogna attendere il periodo della cosiddetta finestra, di durata diversa a seconda dei casi.
Questa la situazione attuale, in attesa di una nuova riforma pensioni donne che potrebbe entrare in vigore da gennaio 2023. In base alle ultime news del governo Draghi, si lavora ad una nuova proroga di opzione donna anche nel 2023. Ma c’è di più, lo scivolo per le lavoratrici potrebbe diventare strutturale, vale a dire non più con una scadenza, ma sempre utilizzabile raggiungendo i requisiti previsti.
Tuttavia questa non è l’unica ipotesi, dalla pensione anticipata a 64 anni fino a quota 104, la situazione non è ancora chiara. Quindi per avere certezze bisognerà attendere il prossimo autunno, quando arriverà la manovra finanziaria 2023.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web