Riforma pensioni quota 41. Ecco la nuova proposta per la pensione anticipata 2023: 41 anni di contributi e sconti per le donne con figli.
Riforma pensioni 2023, arrivano novità importanti sul tema della pensione anticipata donne e uomini. Infatti, Claudio Durigon della Lega, in un’intervista ha anticipato la proposta fatta al ministro dell’economia Franco: prevedere quota 41 per tutti dal 2023, con sconti riservati alle lavoratrici con figli.
Cerchiamo allora di capire come potrebbe funzionare la nuova quota 41, secondo l’ipotesi avanzata e quando potrebbe essere approvata.
VEDI ANCHE: QUANTE SETTIMANE SERVONO PER ANDARE IN PENSIONEÂ
Riforma pensioni donne 2023 con quota 41
Per evitare che dal primo gennaio 2023 l’unica possibilità di lasciare il lavoro sia la pensione di vecchiaia, ovvero con la Legge Fornero, il governo prepara la riforma del sistema pensionistico. In tal senso, Durigon (ex sottosegretario leghista, ideatore di quota 100 e quota 102) ha avanzato una proposta che prevede:
- l’applicazione di quota 41 a tutti i lavoratori. Ovvero la possibilità di uscire anticipatamente dal lavoro versando 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica.
- Sconti sui 41 anni necessari per le sole donne con figli. In altre parole alle lavoratrici potrebbero bastare anche 40 anni di contributi per la pensione anticipata o meno a seconda del numero di figli.
Quota 41 per tutti quando si farà ?
Con la fine di quota 102, prevista a dicembre 2022, la nuova quota 41 arriverebbe nella nuova legge di bilancio. Questo secondo quanto dichiarato da Durigon. In altre parole durante l’autunno 2022, visto che la manovra deve essere necessariamente approvata entro fine anno. Ciò in base alle intenzioni della Lega, che ha sottoposto l’ipotesi al ministro dell’economia Daniele Franco.
Tuttavia non è detto che l’esecutivo accolga questa ipotesi, visto che non piace all’Unione Europea, a causa degli elevati costi per il bilancio pubblico. Secondo alcune stime fornite dall’Inps una misura simile potrebbe costare da 4,5 a 6 miliardi l’anno. Insomma una cifra non trascurabile. Ma il partito di Salvini spera che con una mediazione nella maggioranza e ponendo alcuni paletti, quota 41 diventi realtà dal primo gennaio 2023.
VEDI ANCHE: OPZIONE DONNA 2023 ULTIME SULLA PROROGA
Cosa cambia per le pensioni donne dal 2023?
La proposta della Lega, lo ricordiamo fra i partiti che sostengono il governo Draghi, prevede anche un’ulteriore sconto rispetto ai 41 anni per le pensione. Riguarda le donne con figli, che potrebbero lasciare anticipatamente il lavoro con meno contributi rispetto agli uomini.
In questo caso, come specificato da Durigon la proposta è quella di inserire nella riforma uno sconto sull’età pensionabile di 1 anno per ogni ragazzo o ragazza. Quindi ad esempio potrebbero bastare 40 anni con un figlio, 39 con 2 e via dicendo.
Queste le ultimissime proposte per la riforma pensioni 2023 da realizzare nella legge di bilancio. Come visto potrebbe essere introdotta la pensione anticipata con 41 anni contributivi per tutti. Ma per le lavoratrici madri potrebbero esserci sconti sulla contribuzione necessaria, crescente in base al numero di figli. Non ci resta che attendere le decisioni del governo Draghi, per sapere se la riforma pensionistica vedrà finalmente la luce.
VEDI ANCHE:
- CEDOLINO PENSIONE INPS LUGLIO 2022 COME SI VEDE
- ETA’ PENSIONABILE DONNE 2022
- PENSIONE SOCIALE DONNE REQUISITI
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web