Novità pensioni 2023 donne. Rinnovo opzione donna e Ape sociale. Ecco chi può andare in pensione e le ultime sulla riforma del governo.
Pensioni 2023. Arrivano news sulla riforma del sistema pensionistico, annunciate direttamente dal Ministro del Lavoro Orlando durante il rapporto annuale dell’Inps. In particolare, secondo il titolare di questo dicastero, il governo sostiene la proroga di misure come Opzione donna e Ape Sociale.
Vediamo allora le ultime notizie sulle pensioni donne e quando si potrà lasciare il lavoro con la riforma 2023.
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Riforma pensioni 2023 donne, novità governo Draghi
Per realizzare la riforma del sistema pensionistico, l’intenzione dell’esecutivo è di garantire flessibilità in uscita dal lavoro, che verrebbe meno dal 1° gennaio 2023 con la fine degli scivoli attualmente previsti. Stiamo parlando di quota 102, opzione donna e ape sociale, in vigore fino al 31 dicembre 2022.
Ma attenzione, mentre la prima misura probabilmente non ci sarà più dal prossimo anno, diverso è il discorso per le altre due. Infatti, il Ministro del lavoro Orlando ha dichiarato:
“sulle pensioni ci stiamo confrontando con le parti sociali. Per misure come opzione donne e ape sociale si renderà necessario procedere al rinnovo perché hanno ottenuto buoni risultati”.
In pratica, una sorta di annuncio sulla proroga dei 2 scivoli pensionistici anche per il 2023. Vediamo allora di seguito quali sono le lavoratrici interessate dal provvedimento.
Chi può andare in pensione con opzione donna 2023?
Opzione donna 2023 dovrebbe riguardare innanzi tutto le lavoratrici dipendenti del 1964 (1963 per le autonome) che raggiungono i requisiti di accesso. In altre parole quelle che hanno 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2022. Le lavoratrici con queste caratteristiche, in presenza del rinnovo di opzione donna, potranno lasciare anticipatamente il lavoro nel 2023.
Invece per l’Ape Sociale, la proroga consentirebbe di andare in pensione anticipatamente a lavoratrici e lavoratori con 63 anni di età e almeno 30 anni di contributi maturati nel 2023.
Pensioni quota 41 ultimissime notizie
Per quanto riguarda la fine di quota 102, non ci sono ancora certezze su come sostituirla. Sappiamo che i sindacati vorrebbero introdurre quota 41 per tutti, ma la misura è molto costosa e difficilmente il governo l’accetterà .
C’è poi la proposta Inps sulle pensioni, in particolare quella del presidente Tridico che prevede di anticipare la sola quota contributiva della pensione (ma non quella retributiva) con 63 anni e 20 di contributi. Senza dimenticare le altre ipotesi, che però prevedono tagli sull’assegno per lasciare prima il lavoro.
Tutte idee però come visto fino ad ora. La certezza è invece che il governo per la riforma pensioni 2023, intende rinnovare opzione donna e ape sociale, come confermato dal ministro del lavoro. Questa potrebbe essere la base della riforma, a cui aggiungere altri scivoli pensionistici, da definire all’interno della legge di bilancio 2023.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web