Si è chiuso il girone d’andata del campionato di serie A 2020/2021 della Juventus. I bianconeri sono quarti e rischiano il posto Champions. Le pagelle secondo DSW Sport: McKennie il top in un centrocampo flop
Juve, i voti e il pagellone – Con la vittoria per 2-0 sul Bologna, la Juventus ha chiuso il girone d’andata al quarto posto in classifica, in co-abitazione con l’Atalanta, ma con una partita in meno. I bianconeri si fermano così a 36 punti, 7 in meno del Milan capolista, con 37 gol fatti e 18 subiti.
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Una situazione che, chiaramente, non fa sorridere in casa Juve. La scorsa stagione, con Maurizio Sarri in panchina, si arrivò al giro di boa da primi in classifica e con 48 punti, 12 in più di quest’anno. A guardare i numeri, il confronto appare dunque impietoso, anche se qualcosa di buono – nella gestione Andrea Pirlo – si può trovare e salvare. In fin dei conti, la vetta della serie A è ancora a una manciata di punti e nelle ultime partite, sconfitta contro l’Inter a parte, la Juventus ha mostrato di poter cambiare passo.
Un’accelerata scudetto che le arriva anche dall’uomo copertina di questa prima parte di stagione, Weston McKennie. Arrivato da comprimario a Torino, il texano è diventato in poco il tempo il giocatore più insostituibile della mediana bianconera (e forse dell’intera rosa). Se l’ex Schalke 04 è la sorpresa del girone d’andata, c’è chi invece – soprattutto fra i suoi colleghi centrocampisti – ha deluso. Fra top e flop, andiamo a vedere il pagellone di DSW Sport a questa prima parte di stagione della Juventus.
Juventus, le pagelle dei portieri: muro
Se la difesa della Juve è la meno battuta della serie A, nonostante una traballante fase di non possesso, il merito è anche dei suoi portieri.
La firma di Woljciech Szczesny è tanto sulla Supercoppa, titolo alzato da Mvp della gara, quanto su molti punti pesanti raccolti in campionato, come successo contro Atalanta, Milan e Bologna. Mai come quest’anno, il polacco sta dimostrando di essere fra i migliori numeri 1 al mondo: la porta bianconera è in buone mani. Pardon, guantoni.
Infinito Gianluigi Buffon: voto 7
Dietro di lui e con 43 candeline da spegnere fra pochi giorni, la stagione di Gianluigi Buffon è all’insegna dell’affidabilità. Quando è stato chiamato in causa, “Gigi” ha sempre risposto presente, riuscendo a togliersi anche la soddisfazione di uscire imbattuto dal Camp Nou contro il Barcellona. Se il rendimento di Szczesny è così alto, dipende anche dalla sana concorrenza di Buffon: uomo spogliatoio, leader e portiere ancora di alto livello. Premio simpatia, invece, per Carlo Pinsoglio, terzo nelle gerarchie e mai impiegato sin qui.
Szczesny voto: 7,5
Buffon voto: 7
Pinsoglio voto: sv
Juve, le pagelle della difesa: Cuadrado maratoneta, Danilo sorpresa
Rispetto alla gestione Sarri, la Juventus ha cambiato tanto soprattutto in difesa. Una questione che va oltre i singoli nomi, ma che coinvolge il reparto, passato da una rigida linea a 4 a un sistema più ibrido e mutevole, non ancora assimilato del tutto. Fra alti e bassi dell’intera retroguardia, di sicuro la rivelazione della stagione non può che essere Danilo.
Il brasiliano è passato dall’oggetto sconosciuto visto l’anno scorso a essere uno degli insostituibili di Pirlo, il giocatore – fin qui – sceso in campo per più minuti. In un ruolo inedito, il “braccetto” nella linea a 3, l’ex Manchester City ha sfornato prestazioni convincenti, arricchite da 3 assist e dal fantastico gol con cui ha sbloccato la gara contro il Sassuolo.
A fargli compagnia nell’Olimpo dei promossi per rendimento, c’è Juan Cuadrado. Già cresciuto difensivamente sotto Sarri, il colombiano ora non ha niente da invidiare ai top d’Europa, capace di interpretare quel ruolo, terzino e ala offensiva allo stesso tempo, come pochi al mondo sanno fare. I numeri parlano per lui: 10 assist fra tutte le competizioni e una marea di occasioni create coi suoi strappi.
Promosso de Ligt: voto 7
Promosso a pieni voti anche Matthijs de Ligt. A 21 anni, l’olandese ha finito il suo periodo d’ambientamento con la serie A ed è già il leader difensivo della Juve. La sua importanza si è vista soprattutto quando, out per la positività al covid, i bianconeri dietro hanno sbandato, come nel 2-0 di San Siro. Autoritario e famelico, il suo modo di difendere attaccando in avanti è perfetto per il pressing alto di Pirlo.
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Juve: le pagelle di Bonucci e Chiellini
Una richiesta tattica che, invece, non è nelle corde di Leonardo Bonucci. Forse anche per questo il numero 19 è stata un po’ opaco fin qui, spesso distratto su alcuni scivoloni della Juve. In crescita Giorgio Chiellini, anche se la sua stagione è stata condizionata dai tanti, troppi, problemi muscolari. La sensazione è che se il capitano dovesse trovare continuità fisica, la coppia centrale potrebbe essere quella formata proprio da lui e da de Ligt.
Juve girone d’andata serie A: i bocciati
Bocciati, invece, Alex Sandro e Demiral. Infortunati e prestazioni sottotono sono stati il leitmotiv della loro stagione. Soprattutto dal brasiliano ci si aspetta un girone di ritorno all’insegna del riscatto, anche perché, sull’out mancino, Gianluca Frabotta, nonostante la tanta abnegazione, non può essere il titolare della Juventus. Solo pochi minuti in stagione per Dragusin, 18 anni: il giovane promette bene, ma – a oggi – non può essere valutato.
Cuadrado voto: 7,5
Danilo voto: 7,5
de Ligt voto: 7
Bonucci voto: 6
Chiellini voto: 6
Frabotta voto: 6
Alex Sandro voto: 5
Demiral voto: 5
Dragusin: sv
Juve, i voti del centrocampo: McKennie mvp, Arthur in crescita
In questo girone d’andata, il centrocampo è stato indubbiamente il reparto più in difficoltà. Pirlo ha cambiato nomi e ruoli per trovare la quadra perfetta, ma per tanto tempo ha brancolato nel buio. Un po’ di luce, ora, sembra arrivare dal trio che non ti aspetti: l’incursore McKennie, il regista Arthur e lo scudo Bentancur.
Il texano si è preso i riflettori in questa prima parte di stagione. Partito come mediano, l’allenatore bianconero l’ha avanzato sempre più, sfruttando la sua corsa e il suo timing d’inserimento. Il risultato? Già 3 reti in campionato, oltre alla mortifera volée con cui ha steso il Barca al Camp Nou. Niente male per uno arrivato con l’etichetta di comprimario, fra lo scetticismo e lo stupore.
A Torino, invece, Arthur Melo è sbarcato come giocatore affermato, ma – in qualche modo – “scaricato” dai blaugrana e finito nel tritacarne delle plusvalenze. Dopo un normale periodo d’ambientamento, la sua qualità sta però uscendo fuori e contro il Bologna è arrivato anche il primo gol in bianconero. Quando il brasiliano non c’è, la palla gira lenta e impacciata. E se difetta un po’ in fase di non possesso, ci pensa Rodrigo Bentancur a tappare le falle. A dire il vero, la sua stagione è stata fin qui abbastanza deludente, ma nel nuovo sistema – sgravato dal ruolo di regista – l’uruguaiano sta tornando sui suoi livello di garra.
Juventus, il bocciato a centrocampo: flop Rabiot
Sconfortante in pieno, invece, il girone d’andata di Adrien Rabiot. Il francese non riesce a scrollarsi di dosso quella sensazione di incompiutezza che accompagna le sue gare. Svogliato e insicuro, ha finito col perdere anche la fiducia di Pirlo, che all’inizio aveva puntato su di lui. Per motivi diversi, sono da sv Portanova e Khedira.
McKennie voto: 8
Arthur voto: 6,5
Bentancur voto: 5,5
Rabiot voto: 4,5
Khedira: sv
Portanova: sv
Juve, la pagella dei trequartisti e degli esterni: Chiesa decisivo
Fra esterni e trequartisti, Pirlo ha scelto tipologie di giocatori diversi per accompagnare le trame offensive della sua Juventus. Un andirivieni di calciatori che è simbolo di quanto, alla fine, nessuno abbia convinto davvero. Il più positivo è senza dubbio Federico Chiesa, se non altro perché sulla vittoria più prestigiosa dei bianconeri, al momento, c’è la sua firma: la doppietta con cui ha steso il Milan e travolto Theo Hernandez, uno degli esterni più impattanti del campionato. Il suo bottino è di 6 reti e 5 assist in stagione. Niente male per l’ex Fiorentina, da cui però ci si aspetta sempre di più.
Vedi anche: Federico Chiesa il ruolo nella formazione di Pirlo
Luci e ombre ci sono state anche nelle prestazioni di Aaron Ramsey e Dejan Kulusevski. L’ex Arsenal è stato fin qui usato col contagocce per preservarlo, ma – quando impiegato – non sempre ha messo in mostra la sua qualità. Col nuovo sistema di gioco, Pirlo potrebbe anche relegarlo in panchina. Acerbo coi suoi 20 anni, ma a tratti dominante, Dejan Kulusevski. Lo svedese, in crescita dopo un periodo no, ha dato il meglio di sé a inizio stagione e, soprattutto, da attaccante. In mezzo, tante partite opache, perso in mezzo al campo o a pestarsi i piedi con Dybala sulla destra.
Juve il voto horror di Bernardeschi
Se il futuro per Kulusevski sembra però radioso, altrettanto non si può dire di Federico Bernardeschi. Il numero 33 è ormai lontano parente del giocatore visto alla Fiorentina e la Juve ha provato a metterlo in ogni modo sul mercato. L’alto ingaggio, circa 4,5 milioni di euro l’anno, ha bloccato al momento ogni trattativa.
Chiesa voto: 7
Kulusevski voto: 6,5
Ramsey voto: 6
Bernardeschi voto: 4,5
Juventus, i voti degli attaccanti: Ronaldo e Morata
Voti molto diversi per il terzetto di attaccanti della Juventus. Nonostante un 2021 partito un po’ in sordina, Cristiano Ronaldo è già arrivato a 20 gol fra tutte le competizioni e, con 15 reti in altrettante partite, è l’attuale capocannoniere della serie A.
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A inizio campionato, il portoghese ha letteralmente trascinato i bianconeri che, senza di lui, non sono riusciti a vincere contro Crotone, Hellas Verona e Benevento. CR7 continua a scrivere record su record e si è tolto anche lo sfizio di battere Lionel Messi a casa sua. E pensare che non è neanche al top della forma.
Da applausi, poi, la stagione di Alvaro Morata, già in doppia cifra di gol. Arrivato quasi come rimpiazzo, dopo le trattative saltate con Suarez e Dzeko, lo spagnolo si è invece ritagliato fin da subito un ruolo importante in questa Juve, diventando il partner d’attacco perfetto di Ronaldo. I due si capiscono a meraviglia, soprattutto in Champions League dove l’ex Atletico Madrid si è confermato bello di notte con già 6 centri.
VEDI ANCHE: JUVE CHAMPIONS CALENDARIO DATE
Paulo Dybala: un problema di gambe e soldi
Bocciata, invece, l’annata di Paulo Dybala. Condizionato da un infortunio che gli ha fatto saltare parte della preparazione, la Joya è alla disperata ricerca della forma fisica migliore. Fin qui, l’argentino è sceso in campo in 11 delle 19 partite di campionato (e soltanto in 8 da titolare) e, al momento, sta recuperando da una fastidiosa lesione del legamento collaterale che lo terrà out ancora per qualche settimana.
Oltre alla condizione fisica, non decolla neppure l’intesa con CR7, additata da molti come la causa del rendimento horror della Joya. Di certo c’è che il numero 10 ha abituato i bianconeri a ben altri score: soltanto 3 gol fra serie A e Champions è il suo misero bottino fin qui. Da Mvp della scorsa stagione a comprimario (e col rinnovo di contratto ancora in bilico): A.A.A. vero Dybala cercasi.
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Cristiano Ronaldo voto: 7,5
Morata voto: 7
Dybala voto: 5
Juve, il voto dell’allenatore Andrea Pirlo
Per forza di cose, il voto di Andrea Pirlo dev’essere legato ai risultati della sua Juve. Nonostante tutte le attenuanti del caso, come l’aver dovuto preparare una stagione da neofita della panchina senza poter contare sul precampionato, il traballante quarto posto in classifica pesa sulla pagella.
Pirlo si è trovato catapultato in poco tempo da guida dell’Under 23 ad allenatore della prima squadra e – possiamo dirlo con molta sincerità – per alcune partite è apparso inadeguato al ruolo. A Crotone e Benevento i primi scricchioli, culminati nelle umilianti crepe contro Fiorentina e Inter.
Anche i suoi detrattori, però, gli riconosceranno l’ottimo cammino in Champions League, la conquista della Supercoppa e uno scudetto che, in fin dei conti, non è poi così lontano. Crollo a San Siro a parte, la squadra sta crescendo e, partita dopo partita, Pirlo stesso ha le idee più chiare sulla sua Juve del futuro. Proprio per questo, il nostro voto è un 6. Una sufficienza che guarda, speranzosa, al girone di ritorno.
Pirlo voto: 6
E con l’allenatore bianconero abbiamo chiuso il pagellone di fine girone d’andata della Juventus. Fateci sapere nei commenti se non siete d’accordo con qualche voto o se, secondo voi, Weston McKennie non è l’Mvp della stagione. Per la nostra redazione, il maghetto americano – con la sua esultanza alla Harry Potter contro il Bologna – merita il titolo e i riflettori. Aspettando il prossimo incantesimo.