Riforma pensioni 2023 news. Dall’ipotesi quota 41 per tutti alle nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro. Ultime sulla pensione anticipata donne e uomini.
Riforma pensioni 2023. Attualmente la mini riforma pensionistica del governo è ferma, quando manca solo qualche mese alla redazione della nuova legge di bilancio. Il motivo riguarda i dubbi sulla spesa per il sistema previdenziale, evidenziati anche dall’UE per scivoli come quota 102. Tuttavia le proposte per l’accesso alla pensione anticipata non mancano, come ad esempio quota 41 o la proroga di opzione donna.
Ecco allora quali sono le ultimissime sulla riforme della pensione, che riguarda tutti, donne e uomini che pianificano l’uscita dal lavoro.
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Riforma pensioni 2023 Draghi, ultime notizie
Nelle ultime ore si registrano due novità importanti sulla riforma della pensione, che per ora il governo Draghi non ha ancora definito.
La prima arriva dalla commissione UE, che nel suo Country report sull’Italia afferma che la spesa per le pensione aumenterà nel nostro paese. Questo sia per un discorso demografico, ma anche a causa degli scivoli pensionistici in deroga alla Legge Fornero. In altri termini, secondo le UE, misure come quota 102 per l’uscita anticipata dal lavoro, sono troppo costose.
La seconda news riguarda le dichiarazioni del presidente Inps Tridico, secondo cui difficilmente durante la legislatura in corso si riuscirà a perfezionare la riforma delle pensioni. Insomma, anche in considerazione dello stop UE, per Tridico non sarà facile trovare nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro prima della fine del mandato di Draghi.
Pensioni quota 41 ultimissime notizie
Nonostante queste difficoltà , la Lega e i sindacati insistono con la proposta di introdurre quota 41 per tutti i lavoratori. Si tratta della possibilità di andare in pensione anticipatamente una volta versati 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.
Il partito guidato da Salvini vorrebbe permettere a tutti i lavoratori di usufruirne a partire da inizio 2023, quando cioè scadranno gli scivoli attuali, da quota 102 a opzione donna. Anche le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil chiedono la ripresa del tavolo di confronto con il governo e vorrebbero introdurre questa misura. Ma l’esecutivo fino ad ora l’ha sempre bocciata, a causa dei costi elevati che comporterebbe per le casse dello Stato. Ora a maggior ragione sembra difficile possa cambiare idea, dopo le indicazioni fornite dalla commissione UE.
Novità pensioni anticipate 2023
Resta comunque da risolvere il problema di come superare le Legge Fornero per l’anno prossimo. Nel caso in cui non si dovesse arrivare ad una riforma vera e propria, il governo potrebbe decidere di prorogare alcune delle misure attuali e rimandare il problema alla prossima legislatura. Lo scivolo opzione donna su tutti sembra quello più vicino alla proroga nel 2023. Ma non si escludono altre forme di flessibilità .
Tuttavia per avere decisioni definitive sulla riforma pensioni 2023 donne, bisognerà ancora attendere alcuni mesi.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web