Juve-Genoa 3-2 Coppa Italia 2020/2021: i bianconeri si qualificano ai quarti di finale solo ai supplementari. In gol Kulusevski, Morata e il baby Rafia. Turnover per Cristiano Ronaldo, che poi è costretto a entrare
La Juventus batte il Genoa 3-2 e vola – con fatica – ai quarti di finale di Coppa Italia. Per i bianconeri, infatti, è la quarta vittoria di fila nel 2021, ma Andrea Pirlo non può sorridere del tutto. La sua squadra, avanti 2-0 dopo poco più di venti minuti, si fa rimontare il doppio vantaggio ed è costretta ad andare ai supplementari e a sprecare così energie fondamentali in vista della partita di domenica contro l’Inter.
Dalla panchina, Pirlo deve richiamare anche Cristiano Ronaldo, tenuto a riposo per il big match scudetto, ma, all’87’, buttato nella mischia per svegliare i suoi. Fra giovani al debutto e titolari sottotono, la Juventus sembra intorpidita dal freddo di Torino e dal deserto Allianz Stadium.
Dopo aver assestato al Genoa un uno-due sull’asse Kulusevski-Morata, i bianconeri escono mentalmente dalla gara e lasciano spazio al Grifone che prima accorcia con Czyborra, poi trova il pari con una super rete di Melegoni. Ai supplementari, però, la decide Hamza Rafia, trequartista tunisino dell’Under 23 che bagna il suo esordio in prima squadra col gol qualificazione. Per lui questa sarà per sempre una notte magica, per la Juventus, forse, un po’ meno.
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Juventus-Genoa: i giovani Dragusin, Portanova e Wesley
Proprio l’esperimento giovani funziona a metà per la Juventus. Contro il Genoa, Pirlo getta nella mischia dal primo minuto Dragusin, difensore del 2002 già visto anche in Champions League, Portanova, che aveva già giocato da titolare contro il Crotone, e Wesley, ex Flamengo al debutto assoluto. Se il centrale romeno non sfigura e il figlio d’arte se la cava, è l’esterno brasiliano ad affondare.
Dopo un inizio promettente, infatti, il calciatore verdeoro diventa il colpevole numero uno su entrambi i gol del Genoa. Nel primo tempo si perde Czyborra e lo lascia libero di colpire di testa, mentre nella ripresa non accorcia su Melegoni, lasciando il tempo al centrocampista rossoblù di prendere la mira e trafiggere Buffon. Non va meglio in fase offensiva dove rimane – timido – lungo la fascia destra e non prova mai la giocata. Disperato, Pirlo lo richiama in panchina per far posto a CR7.
Decisiva, invece, la gara di Hamza Rafia. Subentrato a Portanova, il tunisino dà vivacità all’attacco e – anche se in maniera un po’ disordinata – prova a far buttarsi fra gli spazi lasciati liberi dal Grifone. È sua soprattutto la girata sporca che decide la partita: un gol da opportunista al cospetto di uno che di reti pesanti se ne intende, sua maestà Cristiano Ronaldo.
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Juve-Genoa Coppa Italia: voti e pagelle
Se agli under 23 può essere perdonato qualche peccato “di gioventù”, sono troppi i titolari autori di una prova incolore. Preoccupa soprattutto la gestione della partita, con la Juventus che, sopra di due gol, non riesce ad amministrare il doppio vantaggio ed è costretta ad andare ai supplementari (e a mandare in campo Ronaldo) per piegare il Genoa. Kulusevski è croce e delizia dei bianconeri, ma – col suo gol e assist nel primo tempo – è il migliore in campo. Ecco, allora, tutti gli altri voti:
Buffon 5,5, Dragusin 6, Demiral 6,5 (dal 64′, Danilo 6,5), Chiellini 6,5 (dal 64′, Bonucci 6), Wesley 4,5 (dall’88’, Cristiano Ronaldo 6), Bentancur 5,5 (dal 45′, Rabiot 5), Arthur 5,5, Bernardeschi 5,5, Portanova 5,5 (dal 77′, Rafia 7), Morata 6,5. Il migliore: Kulusevski 7. Pirlo 5,5.
La Juve, dunque, approda ai quarti di finale di Coppa Italia, un traguardo che raggiunge da quindici anni consecutivi. Lì affronterà la vincente fra Sassuolo e Spal, con gli uomini di Roberto De Zerbi fortemente indiziati di essere i prossimi avversari dei bianconeri.
Tornando alla serie A, è un fatto che anche l’Inter sia andata ai supplementari contro la Fiorentina (gara vinta al 119′ grazie al solito Romelu Lukaku), ma è altrettanto vero che questa mezz’ora extra poteva essere risparmiata con una migliore gestione della partita. Con de Ligt e Dybala sicuramente out e gli esterni Cuadrado-Alex Sandro che vanno verso il forfait, la squadra sembra in debito d’ossigeno. Un dato inquietante, soprattutto se non dovessero farcela neppure Chiesa e McKennie. La gara di San Siro si avvicina: appuntamento a domenica 17 gennaio, ore 20:45, per Inter-Juventus. Un match che può dire tanto sullo scudetto.
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