La Federcalcio nomina Spalletti Ct degli azzurri, mentre il futuro della Nazionale femminile è un rebus.
In pochi giorni la Federcalcio ha sciolto i suoi dubbi circa il nuovo commissario tecnico della Nazionale. Maschile ovviamente, perché della nuova nomina al posto di Milena Bertolini al momento non ci sono notizie né indiscrezioni in un problema di carattere generale che sembra molto lontano dalla sua soluzione.
La scelta per quanto riguarda la nazionale maschile è caduta su Luciano Spalletti, una nomina quasi inevitabile considerando il fatto che tra tutti i potenziali candidati era l’unico libero. Anche se come sempre questa nomina ferragostana è stata condizionata dalle polemiche.
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Nazionale Spalletti nomina e problemi
In realtà la nomina di Spalletti, reduce da un trionfale campionato vinto con il Napoli, ha portato tutta una serie di discussioni inevitabili che hanno ancora una volta sottolineato il momento istituzionalmente non facile della Federcalcio. Spalletti, non del tutto libero da vincoli dopo la decisione di lasciare il Napoli per concedersi un anno sabbatico, era in realtà ancora sotto contratto con la società di Aurelio de Laurentis che vantava un’opzione sull’attività del tecnico.
L’accordo, o meglio… il gentleman agreement così come lo aveva definito il presidente del Napoli calcio, era quello che la società avrebbe lasciato libero il tecnico solo alla fine della prossima stagione. L’allenatore aveva garantito di voler restare per un anno alla finestra, senza lavorare. Di qui una clausola di circa tre milioni di euro.
Una questione non da poco, non soltanto di carattere economico. Il Napoli avrebbe voluto mantenere la clausola sul tecnico che poteva essere impegnato dal club di qui al prossimo anno se le cose con il nuovo allenatore messo sotto contratto dalla società campione d’Italia, il francese Garcia, non fossero andate nel modo migliore. Napoli che, di conseguenza, si trova ora sprovvisto di un potenziale Piano B importante.
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La Federcalcio non pagherà per Spalletti
La clausola di Spalletti, tuttavia non impegna la Federcalcio che non dovrà pagare nulla al Napoli trattandosi di impegno non conflittuale. Perché il ruolo di selezionatore è diverso da quello di un potenziale club concorrente del Napoli. Il rischio però adesso è che il tecnico possa dover risolvere la pendenza con la sua ex società pagando una penale.
Del contratto condiviso tra il tecnico e il club partenopeo si sa poco, è un accordo privato che fino a oggi non è mai stato reso noto ma, sulla base di questo, Spalletti si sarebbe impegnato a non svolgere alcuna attività tecnica nel corso della stagione che sta per cominciare. Viene definita clausola di non concorrenza. Il Napoli sostiene che la concorrenza ci sia e che l’indisponibilità dell’ex allenatre possa essere un danno per il club. La Federcalcio no. Il rischio è che le parti adesso si trovino ad affrontarsi in tribunale.
Spalletti Nazionale modulo e giocatori
La nomina di Spalletti sembra essere una garanzia ampia per il futuro della Nazionale italiana, tutt’altro che brillante dopo le dimissioni di Mancini. La squadra arriva da un bilancio sostanzialmente positivo con il tecnico marchigiano nonostante la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar, la seconda fallita consecutivamente dopo quella in Russia. In compenso sono arrivati un titolo europeo che mancava da una vita e due semifinali di UEFA Nations League, perse in entrambi i casi contro la Spagna. Il momento non è particolarmente brillante per il calcio italiano sotto l’aspetto dei talenti a disposizione che del ricambi generazionali.
Spalletti sarà chiamato a concretizzare un ampio rinnovamento dando definitivamente l’addio a tutti i senatori dell’europeo vinto a Wembley. Con ogni probabilità non ci saranno ulteriori chiamate per Verratti, Jorginho e Ciro Immobile. Bonucci aveva già dato l’addio alla Nazionale. Tra i nomi nuovi che potrebbero affacciarsi definitivamente in maglia azzurra ci sono quelli dei giovanissimi Casadei e Baldanzi, oltre a Retegui, Scamacca e Raspadori, peraltro più volte convocati da Mancini. Ulteriori potenziali novità sono Casale e Buongiorno. Quasi inevitabile pensare che l’ex tecnico del Napoli punti molto su quelli che sono stati i giocatori che lo hanno accompagnato fino allo scudetto magari con nuove convocazioni per Di Lorenzo, Politano e Meret. Quasi certamente Spalletti punterà sul 4-3-3.
Ancora da verificare lo staff che il nuovo Ct deciderà di portare in nazionale che necessariamente cambierà quasi completamente rispetto alle scelte di Mancini.
Quanto guadagna Spalletti con la Nazionale
Il contratto di Spalletti sarà quasi del tutto simile a quello che aveva firmato con il Napoli, un ingaggio netto da circa tre milioni di euro all’anno, più i premi. Primo obiettivo la qualificazione al prossimo campionato Europeo che vede l’Italia campione in carica: il percorso degli azzurri riprenderà a settembre con le partite contro Macedonia e Ucraina e l’Italia seconda dopo la vittoria di marzo a Malta e la sconfitta in casa contro l’Inghilterra.
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Un girone certamente non impossibile dal quale passeranno le prime due di ogni gruppo.
Nazionale femminile ancora senza Ct
Per quanto riguarda invece la nazionale femminile non ci sono novità. Situazione di stallo al momento tra tutta una serie di potenziali trattative che per il momento non si sono ancora concretizzate.
L’ultimo nome trapelato tra i corridoi della Federcalcio è quello di Roberto Donadoni, ex CT della nazionale maschile dopo Marcello Lippi, due anni in azzurro fino al 2008 e dal 2020. senza panchina dopo una esperienza non particolarmente fortunata in Cina.
I tempi sono estremamente stretti. Tra un mese esatto una nazionale reduce dalla deludente spedizione al mondiale di Australia-Nuova Zelanda completamente da ricostruire, dovrà scendere in campo nella prima edizione della UEFA Nations League contro la Svizzera, a St.Gallen e contro la Svezia, terza classificata al mondiale, in un girone sulla carta proibitivo che include anche la Spagna.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.