Partita bella e difficile quella dell’Italia che strappa un pareggio all’Ucraina e si qualifica agli Europei
L’Italia è qualificata a Euro 2024 e potrà difendere il titolo vinto tre anni fa in Inghilterra. Ma il pareggio strappato all’Ucraina è frutto di una partita sofferta e anche di qualche episodio fortunato.
Un paio di parate importanti di Donnarumma ma soprattutto un clamoroso rigore negato alla squadra ucraina proprio negli ultimi minuti di gioco.
Ucraina-Italia 0-0 sintesi
Partiamo dunque dalla fine. Perché finisce esattamente come nessuno avrebbe voluto. I piani della Nazionale erano ben diversi: giocarla e vincerla. Ma non basta un primo tempo di superiorità piuttosto netta e almeno una sessantina di minuti di dominio. Ci sono anche le occasioni da gol. Quasi tutte fallite di poco o annullate dal portiere Trubin. E si arriva alla fine con una squadra impaurita e chiusa in difesa che protegge la porta e la qualificazione: l’episodio cardine è a tempo scaduto. Cristante aggancia Mudryk in piena area di rigore. L’arbitro dice che si può proseguire. Il VAR non interviene: e qualsiasi tifosi azzurro davanti alla scena al rallentatore dice ‘meno male’. Magari anche vergognandosi un po’. Perché il rigore è davvero nettissimo.
Prima le occasioni, poi la paura
La partita è bella fin dall’inizio. Le due squadre decidono di giocarsela: Ucraina aggressiva, Italia di più. Gli azzurri attaccano bene appoggiandosi soprattutto su un Chiesa a tratti incontenibile e su Raspadori. Zaniolo incide molto meno. Ma le occasioni ci sono: uno splendido traversone di Chiesa da sinistra che Raspadori non spinge in rete per una questione di centimetri. Poi è Frattesi, lanciato sempre da Chiesa, che si vede respinta la conclusione vincente da Trubin in uscita.
Donnarumma ha il suo daffare: su un paio di conclusioni dalla distanza nel primo tempo. Ma soprattutto nella ripresa, quando dopo una indecisione riesce a coprire con il ginocchio una conclusione ravvicinata di Mudryk.
Equilibrio e sofferenza
I tecnici le tentano tutte. Spalletti toglie Raspadori per inserire Scamacca. Ma non funziona. Rebrov inserisce tutti gli attaccanti e i centrocampisti offensivi che ha. C’è altro lavoro per la difesa azzurra in un finale confuso e teso. Arrivano altre conclusioni con Tsygankov, Sikan, Dovbyk. L’Italia in qualche modo se la cava: e tira un gran sospiro di sollievo quando il signor Jesus Gil Manzano non fischia quello che sembra un rigore solare.
Finisce con l’Italia che festeggia quello che sembra davvero uno scampato pericolo. Ucraini al centro del campo che battono le mani al pubblico in piedi: ci riproveranno dai playoff.
Italia che si iscrive alla fase finale di Euro 2024 da outsider aggiungendosi insieme a Serbia, Repubblica Ceca e Slovenia alle squadre già qualificate.
La stagione degli Azzurri si chiude qui: per ripartire a marzo con le amichevoli di preparazione a un Europeo da difendere. Nonostante tutto… Per approfondire vedi Il calendario delle prossime partite della Nazionale di calcio
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.