Juventus squadra in crisi. I bianconeri hanno messo al sicuro la qualificazione in Champions League, ma in Serie A non funzionano. Analisi dei problemi in casa Juve
Juventus in crisi in Serie A – Una squadra in divenire, i cui progressi sono molto più lenti rispetto al frenetico ritmo delle partite. Un Cristiano Ronaldo spesso assente cui la squadra si aggrappa quasi disperatamente nel momento di necessità. Troppi punti persi con squadre di classifica medio-bassa. Sono solo alcune delle motivazioni per cui la Juve non funziona nel campionato di serie A. Vediamo gli altri possibili motivi.
Juve serie A, 6 punti di ritardo dalla capolista
Se la squadra ha di fatto già ipotecato l’accesso al secondo turno di Champions League, in Serie A la storia è completamente diversa. La Juventus soffre sei punti di ritardo dal Milan con il quale giocherà nel primo scontro diretto (sedicesimo turno) il 6 gennaio a San Siro. Ma se il gap rimane così ampio, tendendo addirittura ad aumentare di domenica in domenica, non ci sarà scontro diretto che tenga.
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Dopo la partita davvero scialba di Benevento bisogna evidentemente concludere che i progressi concreti visti contro il Cagliari sono stati illusori. Pirlo decide di rinunciare in modo un po’ presuntuoso, sicuramente non opportuno, per una partita sulla carta abbordabilissima. Ma la carta nel calcio non pesa.
Sei punti: tanti quanti i punti persi nei tre pareggi evitabili quando CR7 era assente…
I numeri della Juventus oggi
La Juventus ha 17 punti, frutto di quattro vittorie e cinque pareggi: è imbattuta come il Milan, è vero. Ma nessun’altra squadra di Serie A ha pareggiato così tanto, perdendo punti in modo assurdo e sicuramente evitabile. Oltretutto la Juventus continua a concedere non solo punti: ma anche gol. Contro la squadra bianconera – a parte il Cagliari, la Dinamo Kiev e la Sampdoria nel primo turno del nuovo campionato – hanno segnato proprio tutti… Crotone, Benevento, Ferencvaros, Spezia, undici gol in tredici partite tra Campionato e Champions League. Davvero troppi.
I problemi di Pirlo con i giocatori
La squadra non ha ancora definitivamente risposto a quelle che sono le richieste di Pirlo. Il tecnico chiede alla squadra spirito di sacrificio pressando molto alta, uno dei leit-motif del tecnico. E la cosa non riesce. Senza Cristiano Ronaldo, alla Juventus mancano giocatori di personalità. Dei leader, che alzino il tono agonistico di una squadra che sembra sempre in crisi d’identità.
Se all’Inter molti tifosi imputano il fatto che la squadra sia sempre sull’orlo di una crisi di nervi, i tifosi della Juventus i nervi li vorrebbero vedere. Di fronte a una personalità di gruppo quasi impalpabile.
Il caso Dybala e l’Inter
Da ormai un anno si parla del rinnovo del contratto di Dybala, quello che in teoria dovrebbe fare la differenza soprattutto quando CR7 non c’è. La sua prestazione a Benevento è stata tanto impalpabile da suonare irritante. L’umore dei tifosi bianconeri sui social si è sfogato in modo molto risentito di un giocatore i cui procuratori continuano a bussare a quattrini, ma le cui prestazioni lasciano a desiderare. Anche perché dietro il mal di pancia di Dybala sembra esserci l’Inter, pronta a prendersi l’argentino a scadenza di contratto.
Un giocatore distante anni luce dalle prestazioni che fino a poche settimane fa lo avevano portato a essere votato il miglior calciatore della Serie A dello scorso anno.
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Juve e il potenziale inespresso
Gli altri innesti, solo Chiesa e Kulusevski sono costati alla Juventus oltre 100 milioni di euro, hanno convinto solo parzialmente e sembrano molto lontani dalla loro miglior condizione. La difesa ha sofferto i problemi fisici di Chiellini e Bonucci e una panchina troppo corta e carente di soluzioni alternative. Ci si attende qualche adeguamento sul mercato a gennaio ma la sensazione è soprattutto che la squadra fino a questo motivo abbia espresso solo in minima parte il suo potenziale.
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Pirlo sempre in discussione
Al centro della discussione c’è anche Andrea Pirlo: la squadra recepisce poco, forse anche perché il tecnico – alla sua prima stagione da protagonista – fatica a farsi sentire. Pirlo non è mai stato un giocatore di personalità straripante. Da allenatore sta ripercorrendo quella che è stata la sua carriera di atleta: inizialmente faticosa e caratterizzata da parecchia gavetta.
Garbato, educato, ma in fondo scaraventato in prima squadra quando il suo ruolo doveva essere quello di tecnico della Juventus Under 23 di Lega Pro. A Pirlo, come a tutti gli allenatori che sono stati scaraventati alla loro prima esperienza in Serie A e che poi hanno ottenuto anche ottimi risultati, sembrano mancare esperienza e la totale fiducia di un ambiente che sta facendosi molto critico.
Juventus in crisi di identità più ancora che di risultati: e il calendario corre accelerando il ritmo degli impegni e delle scadenze con un Cristiano Ronaldo sempre più salvatore della patria.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.