Il calciomercato della Juventus ruota attorno a Paulo Dybala: vendere o tenere? La Joya ha segnato quasi 100 gol in bianconero, ma è in scadenza il contratto ed è oscurato da Morata. I 5 motivi che potrebbero spingere Agnelli alla scelta e il valore di Dybala oggi
In pochi mesi, il mondo di Paulo Dybala si è capovolto. Quasi senza neanche il tempo di accorgersene, l’argentino è passato da miglior giocatore dello scorso campionato di serie A, con tanto di premiazione a opera della Lega Calcio, a comprimario nella Juventus. La Joya è stata scalzata da Alvaro Morata nelle gerarchie e ora sono in tanti a interrogarsi sul suo futuro.
Anche perché l’attaccante ha un contratto in scadenza nel 2022 e i bianconeri vorrebbero arrivare presto al rinnovo o – se la trattativa dovesse fallire – venderlo durante la prossima sessione estiva di calciomercato per monetizzare al massimo la sua cessione.
A oggi nessuno, nemmeno le parti in causa, sanno come si concluderà questa telenovela, ma ci sono alcuni indizi che spingerebbero il club di Andrea Agnelli a tenersi stretto il suo numero 10. Altri, invece, a privarsi subito dell’argentino, magari investendo parte del ricavato in un grosso nome a centrocampo (chi ha detto Paul Pogba?). Ecco, allora, tutti i motivi per cui la Juve dovrebbe – o non dovrebbe – vendere Paulo Dybala.
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Dybala, i numeri alla Juventus dicono che va tenuto
Nonostante sia spesso criticato, lo score di Paulo Dybala alla Juventus parla chiaro: ci troviamo di fronte a un giocatore numericamente importante, difficile da sostituire per gol e assist. Nei suoi anni cinque anni e mezzo a Torino, infatti, la Joya ha realizzato 97 reti in 241 partite, una ogni 167 minuti.
Un bottino impressionante se pensiamo che l’argentino, soprattutto durante l’ultima gestione Massimiliano Allegri, è stato allontanato dalla porta e messo a giocare fra le linee, quasi da trequartista. Nessuno può vantare quasi 100 sigilli in bianconero nelle ultime cinque stagioni e, se si considera la media gol/minuti, l’ex Palermo è dietro soltanto a mostri sacri come Cristiano Ronaldo e Carlitos Tevez.
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È vero, però, che le reti non si contano, ma si pesano e Dybala è stato spesso accusato di scomparire nei big match. Un assunto che se può essere parzialmente corretto in Champions League (anche se ci si dimentica del gol al Bayern Monaco, della doppietta al Barcellona o della rete che ammutolì Wembley contro il Tottenham), viene invece sconfessato in campionato.
Solo nella scorsa serie A, la Joya ha firmato entrambi i successi contro l’Inter di Antonio Conte (l’ultimo dei quali con una rete “alla Messi“) e ha segnato il gol vittoria nella gara d’andata contro il Milan, in un momento difficile per la Juventus e con Cristiano Ronaldo incredibilmente richiamato in panchina da Maurizio Sarri.
💎 LA MAGIA DELLA JOYA 💎
Dybala chiude i conti
Stop, slalom ed esterno
Gol fantastico all’Inter
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Road to Serie A
Dove eravamo rimasti?
🔙 26^ giornata
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La SERIE A riparte il 20 giugno. Dai recuperi della 25^ giornata alla 38^ in poco più di quaranta giorni#Dybala #Juventus pic.twitter.com/oAqNGuSW3s— skysport (@SkySport) June 19, 2020
Decisivo è poi anche il suo apporto in rifinitura, con ben 38 assist realizzati in bianconero fra tutte le competizioni. Insomma, Dybala non è ancora riuscito a ingranare nel corso di questa stagione, ma la sua storia parla di un giocatore dai numeri importanti. Un top player che, nel caso partisse, dovrà essere sostituito con un investimento pesante perché, davanti, la Juventus non può affidarsi alla verve dei soli Ronaldo e Morata. Ma allora tanto vale tenersi la Joya, no?
Paulo Dybala, età giusta per tenerlo nella Juve
A 27 anni da poco compiuti, Paulo Dybala non è forse diventato il giocatore epocale che ci si aspettava ai tempi del Palermo, ma è ormai nel pieno della maturazione calcistica e ha ancora tante stagioni ad alti livelli davanti a sé.
In una Juventus che, nel giro di qualche campionato, dovrà rinunciare a Cristiano Ronaldo, Bonucci e Chiellini per limiti d’età , l’argentino ha tutto per essere il leader tecnico della nuova “generazione” di bianconeri: Kulusevski, Chiesa, Arthur, McKennie, Demiral e tutti gli elementi più giovani della rosa (doverosa l’esclusione di Matthijs de Ligt, 21 anni ma già capitano “senza fascia”).
Dybala è a Torino dal 2015 e l’impressione è che sia in perfetta sintonia con la squadra e con la città . Dopo aver ereditato il numero 10 da Alessandro Del Piero e dall’Apache Tevez, la Joya ha l’età e le qualità giuste per diventare l’uomo copertina della Juventus del domani.
Dybala e Cristiano Ronaldo insieme: una difficile convivenza
Non è forse un caso che i dubbi su Dybala si siano manifestati soprattutto dopo l’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Al Real Madrid, il portoghese non faceva mistero di preferire come spalla Karim Benzema, una punta forte fisicamente e brava a mettersi al servizio di CR7.
Arrivato in bianconero, Ronaldo si è trovato a dialogare invece con Dybala, un altro tipo di attaccante, un giocatore con cui capirsi tecnicamente, ma che – per struttura – non può certo fare troppo lavoro sporco. Nel primo campionato insieme, sotto Allegri, la convivenza fra i due è andata così così e a farne le spese, ovviamente, è stata la Joya. Per favorire CR7, al posto dell’argentino è stato spesso scelto un numero 9 vecchio stile come Mario Mandzukic.
Dopo quella stagione, infatti, Dybala è finito sul mercato e soltanto la sua intenzione di rimanere a Torino ha fatto sì che non si chiudesse lo scambio con Romelu Lukaku, passato poi all’Inter. Guarda caso, l’identikit perfetto dell’attaccante forte fisicamente che Ronaldo vuole come partner.
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Juve, Dybala: venderlo perché c’è Morata con Ronaldo
L’intesa fra i due è cresciuta sotto Sarri, un allenatore che privilegia la tecnica, ma i problemi di convivenza sono tornati a galla quest’anno. Andato via Gonzalo Higuain, la Juve ha cercato insistentemente un “vero nueve“ come Luis Suarez, Edin Dzeko o Arkadiusz Milik, trovandolo alla fine nel cavallo di ritorno Alvaro Morata. Lo spagnolo, arrivato come una soluzione di ripiego, si è invece conquistato un ruolo da titolare proprio grazie alla perfetta intesa con Ronaldo.
L’ex Atletico Madrid allunga le difese, crea corridoi per il portoghese e lo serve al momento giusto: tutto quello che Dybala – perlomeno in questa stagione – non è ancora riuscito a fare. CR7 è il punto fermo della Juve, su questo non si discute. È la sua qualità e la sua grandezza a imporlo. Allora perché non trovare un attaccante più congeniale a sua maestà ?
Juventus, Dybala col contratto in scadenza va venduto
Come se non bastassero gli equivoci tattici, Dybala si porta dietro anche qualche problema extra-campo. Il suo contratto, infatti, è in scadenza nel giugno 2022 e le parti, a oggi, sono lontane dal trovare un accordo per il rinnovo.
Al momento, l’argentino percepisce 7,5 milioni di euro netti l’anno, una cifra che il suo entourage vorrebbe circa raddoppiare, mentre il club non vorrebbe andare oltre i 10 milioni. Un’impasse che l’ex Palermo, anche un po’ goffamente, ha provato a superare davanti ai microfoni dopo la vittoria contro il Genoa: «Il mio agente è stato a Torino per molto tempo e non è stato chiamato – ha detto l’argentino a Sky –. Sarebbe bello che si dicesse la verità , parlare di soldi nella situazione in cui siamo mette la gente contro di me. Amo la Juventus».
La risposta di Agnelli a Dybala sul contratto
Parole e punzecchiature che hanno suscitato l’immediata reazione di Andrea Agnelli: «Ha già ricevuto un’offerta che lo pone tra i 20 più pagati in Europa ed è un’ottima base, quindi il suo amore è ricambiato – è stata la stoccata del patron bianconero -. L’offerta sa di averla, aspettiamo una risposta. La sua ambizione è quella di arrivare tra i primi cinque al mondo e vogliamo supportarlo. Lui oggi non lo è e questo lo sa».
Insomma, fra la Juventus e Dybala c’è poca Joya e ballano anche parecchi milioni. Se alla fine non si dovesse arrivare a un accordo, il club vorrebbe monetizzare il più possibile dalla sua vendita e – per questo – cederlo non più tardi del prossimo mercato estivo. Le squadre interessate sono sempre i top team della Premier League, Tottenham e Manchester United in primis.
La sensazione è che la Juve, di fronte a un’offerta da circa 70 milioni di euro, potrebbe lasciar partire Dybala, anche con pochi rimorsi. Arrivato a Torino per circa 40 milioni nel 2015, il ricavato sarebbe quasi totalmente plusvalenza e potrebbe far rifiatare un po’ le casse bianconere, fiaccate – come quelle di tutte le società – dalla crisi covid-19.
Juventus, Dybala: la valutazione giusta per venderlo
La cifra è proprio quella individuata anche da www.transfermarkt.it, sito di riferimento per quello che riguarda il calciomercato. Secondo il portale, l’attuale valutazione di Dybala si aggirerebbe proprio attorno ai 70 milioni di euro, in caduta libera rispetto ai 110 milioni che gli erano stati accostati a fine 2018. Una discesa iniziata proprio l’anno dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus.
Se il portoghese ha mantenuto costante il proprio valore e, anzi, ha portato grossi introiti alla società grazie al merchandising (si stima che la sola vendita delle magliette abbia fruttato circa 60 milioni di euro nelle prime ore dopo l’annuncio del passaggio in bianconero), il campione di Laguna Larga ha finito invece per intristirsi e deprezzarsi. Una buona offerta potrebbe togliere la Juventus d’impaccio e risolvere al meglio il dualismo (impossibile) fra CR7 e la Joya.
Dybala, sostituti e scenari per la Juventus
Dopo aver messo a bilancio la plusvalenza Dybala, la Juve potrebbe sostituire l’argentino con un nome – o magari due – low cost. Molti indizi portano a un volto noto del nostro calcio: Arkadiusz Milik, 26 anni, attaccante del Napoli in scadenza di contratto. Il polacco è stato a lungo corteggiato anche in estate e, saltata la trattativa con la Roma, sembra ormai promesso sposo bianconero.
Sempre per rimanere in tema di parametri zero, un profilo più “alla Dybala” potrebbe essere quello di Memphis Depay. Anche lui classe ’94, l’attaccante potrebbe lasciare Lione per pochi milioni già a gennaio e rinverdire la “tradizione” dei giocatori passati alla Juve dopo averla estromessa dalla Champions League: fu suo, infatti, il rigore che eliminò la squadra di Sarri nella scorsa stagione.
Con un target al risparmio come sostituto di Dybala, il club bianconero potrebbe lanciare l’assalto a un top player per il centrocampo, il reparto che – negli ultimi anni – è apparso più in difficoltà . L’obiettivo numero uno si chiama, naturalmente, Paul Pogba. Il giocatore è anche lui in scadenza di contratto, ma resta da superare lo scoglio ingaggio, considerato fuori portata dalla Juve. Quello che sembra un sogno potrebbe diventare realtà facendo leva sulla volontà del francese di tornare a Torino e, magari, inserendo proprio Dybala nella trattativa, con il Manchester United fortemente interessato all’argentino.
Il futuro in bianconero della Joya non è mai stato così incerto. Oggi le due parti, club ed entourage del giocatore, sono lontane e un addio sembra sempre più prossimo. Nel calcio, però, le cose possono cambiare in un attimo, soprattutto se il numero 10 tornerà a fare il numero 10 e ad essere indispensabile per Andrea Pirlo. Questi, però, sono tutti i motivi per cui la Juventus dovrebbe – o non dovrebbe – vendere Paulo Dybala.
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