La riforma delle pensioni parte dopo le elezioni europee. Cosa succederà e quando arriva il disegno di legge nella manovra 2025. Ultimissime.
Finite le elezioni europee si torna a parlare davvero di riforma pensioni. Non è un caso visto che la nuova legge difficilmente porterà vantaggi per chi deve andare in pensione, a causa delle poche risorse. In altre parole sono probabili tagli del governo Meloni sulla flessibilità in uscita e questo non porta consensi. Per questa ragione meglio realizzarla a urne chiuse.
Vediamo allora come sarà la riforma pensioni in manovra e quando la approvano.
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Disegno di legge sulle pensioni: entro ottobre
Le pensioni tornano protagoniste durante l’estate 2024. Ora che la campagna elettorale è alle spalle e i partiti non hanno più necessità di guadagnare voti, bisogna tornare a fare i conti con la realtà. Di conseguenza i prossimi mesi sono quelli in cui si decide il futuro delle riforma pensionistica in Italia.
Come? Tramite un disegno di legge, definito entro ottobre 2024, da un gruppo di lavoro coordinato Domenico Garofalo, presso un tavolo al quale partecipano esperti di ISTAT, INPS e Banca d’Italia. Questa novità deve risolvere i problemi di flessibilità in uscita dal lavoro, di contribuzione e previdenza. Tuttavia, come vi abbiamo raccontato più volte le pensioni anticipate 2025 difficilmente saranno come quelle attualmente in vigore. Ma intanto vediamo quando si farà la riforma.
Riforma pensioni in legge di bilancio 2025
Una volta presentato il disegno di legge con le intenzioni sulla pensioni bisognerà capire come l’esecutivo vuole procedere. In particolare se inserirà la riforma pensionistica nella manovra finanziaria 2025 da presentare in autunno e approvare come sempre entro fino anno.
Ricordiamo che la riforma pensioni è una delle leggi che il governo Meloni non ha fatto finora, ma su cui ha promesso di intervenire. In particolare con nuovi scivoli per lasciare prima il lavoro e l’abolizione della Legge Fornero. Ma anche per quanto riguarda l’aumento degli importi delle pensioni minime. Ad oggi però sembra difficile riuscirci entro fine 2024.
Proroga o riforma pensioni: le ipotesi
Due sono le possibilità per l’esecutivo nei prossimi mesi, quella di prorogare le leggi attualmente in vigore sulle pensioni anticipate (quota 103, opzione donna e ape sociale) e intervenire solo nel 2025. Oppure cambiare subito, ma con un taglio alla spesa pubblica per fare cassa, come richiesto anche dalla commissione europea.
In questo secondo caso (che è il più probabile) ci sarebbe l’addio a quota 103 e un ulteriore inasprimento delle regole per opzione donna. Quindi anche se alcuni esponenti dei partiti di maggioranza, continuano a parlare di quota 41 per tutti, la realtà è ben diversa.
L’assenza di soldi nelle casse dello Stato potrebbe portare al ritorno alla Legge Fornero come unica possibilità per la pensione. Mentre nella migliore delle opzioni tutto resta com’è adesso. Queste le novità sulla riforma pensioni 2025, ma per le certezze bisogna attendere la manovra economia del governo. Ancora pochi mesi e sapremo.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web