Riforma delle pensioni: ecco le 3 possibilità per il governo se non si trovano i soldi. Novità dell’ultima ora sulla pensione anticipata.
Il governo italiano studia la riforma pensioni 2025 ma c’è un problema che rischia di complicarla: l’assenza di risorse finanziarie. Senza soldi infatti le ipotesi per favorire la pensione anticipata non possono diventare legge o comunque devono avere requisiti molto stringenti. In altre parole se non si trovano nella manovra finanziaria 2025 ci sono tre possibili soluzioni, vi spieghiamo quali sono in questo articolo.
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Riforma pensioni 2025 nella legge di bilancio
Le nuova legge sulle pensioni anticipate sarà approvata con la manovra economica entro fine 2024. Ecco cosa potrebbe succedere se, come probabile in base alle ultimissime news, il governo Meloni non avrà i soldi per una riforma strutturale del sistema pensionistico italiano.
1) Ritorno alla Legge Fornero
L’ipotesi che permetterebbe di tagliare la spesa pensionistica, risparmiando molti soldi, è il ritorno alla Fornero come unica possibilità per andare in pensione. In altre parole i lavoratori potrebbero lasciare il lavoro solo con i requisiti previsti per le pensioni di vecchiaia, mentre non ci sarebbero più gli scivoli per anticipare la pensione prima dei 67 anni. Opzione ovviamente non gradita a donne e uomini che lavorano.
2) Conferma leggi su pensioni anticipate
La seconda opzione per l’esecutivo è quella di lasciare invariate le leggi attualmente previste per la pensione anticipata. Anche se questo non comporta un risparmio, ma può garantire almeno il mantenimento della spesa attuale. In questo caso sarebbe ancora possibile utilizzare quota 103 oppure opzione donna per il prepensionamento.
Tuttavia con alcune modifiche sui requisiti, per esempio il taglio del netto della pensione, molti lavoratori potrebbero preferire continuare a lavorare. Di conseguenza le spese statali per la previdenza sarebbero inferiori rispetto ad oggi con una piccola riforma pensioni.
3) Flessibilità in uscita con requisiti più difficili
La terza via è un compromesso rispetto alle due possibilità analizzate fin qui. Si tratta dell’introduzione di nuove forme di pensione anticipata, ma con requisiti più elevati rispetto a quelli previsti dalle attuali leggi. Questo consentirebbe di tenere insieme 2 cose: il risparmio sulle pensioni e l’uscita anticipata dal lavoro per alcuni lavoratori (meno che in passato).
Per esempio tramite l’aumento dei contributi da versare, ovvero gli anni di lavoro necessari per la pensione. Una delle ipotesi al riguardo è aumentare di 5 anni i contributi previdenziali minimi. Oppure innalzare ancora gli anni necessari per lasciare il lavoro con il sistema delle quote.
Riforma pensioni 2025 ultima ora
Infine, in caso di conferma di poche risorse a disposizione per la riforma sarebbe difficile attuare quota 41 per tutti. A meno di non rendere i requisiti particolarmente difficili da raggiungere per i lavoratori (mantenendo quindi i costi). Ma stando alle news dell’ultima ora questa legge per ora non è una priorità.
Queste tutte le possibilità del governo per la riforma pensioni 2025. In sintesi, senza soldi nella nuova finanziaria i requisiti per la pensione l’anno prossimo saranno più difficili da raggiungere o nella migliore delle ipotesi uguali rispetto ad ora. Ma per averne la certezza bisogna attendere ancora qualche mese.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web