Riforma pensioni news. Quali sono le novità sulla flessibilità in uscita dal lavoro e cosa cambia per le pensioni dal 2023.
Riforma pensioni 2023. Dopo che ad inizio 2022 governo e sindacati si sono incontrati più volte per trovare un accordo su nuove forme di accesso alla pensione anticipata, nell’ultimo mese le cose sono cambiate. Per ovvie ragioni la guerra in Ucraina è in cima alle priorità dell’agenda di governo, quindi si rischia che nulla cambi per la previdenza in Italia.
Cerchiamo quindi di capire cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi in Italia, in base alle ultimissime notizie sulla pensione.
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Riforma pensioni 2023 ultima ora
Nel 2021 il governo ha superato le forme di flessibilità in uscita esistenti introducendo quota 102 e prorogando opzione donna e ape sociale. Le 3 misure però scadono tutte il 31 dicembre 2022, data scelta per avere il tempo di arrivare ad una riforma complessiva del sistema previdenziale italiano.
Tuttavia ad oggi, al netto di alcune ipotesi, non c’è un’intesa fra governo e parti sociali sul superamento della Legge Fornero, ovvero quella che impone l’uscita dal lavoro al raggiungimento dei 67 anni di età . In altre parole non c’è ancora una nuova forma di flessibilità in uscita da lavoro in grado di accontentare le esigenze di lavoratori e casse dello stato. Perché eventuali nuove misure devono avere costi contenuti, almeno nelle idee dell’esecutivo.
Pensioni, cosa potrebbe cambiare nel 2023
Quindi, considerando che il governo deve gestire le conseguenze della guerra e della pandemia nei prossimi mesi, c’è il rischio che nulla cambi per le pensioni. In altre parole si potrebbe arrivare ad un ulteriore rinvio della riforma, magari con la proroga delle misure attualmente valide.
Nel caso spetterebbe poi ad un eventuale nuovo governo occuparsene, visto che a primavera 2023 ci saranno nuove elezioni. E questo tutto sommato non dispiace ad alcuni partiti, anche fra quelli che sostengono l’esecutivo, che hanno idee diverse fra loro sulla previdenza.
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Pensioni opzione donna 2023, ultimissime
A conferma che le forme di uscita anticipata dal lavoro potrebbero non cambiare, ultimamente è stata avanzata l’ipotesi di rendere opzione donna strutturale. Se così fosse la misura non sarebbe legata ad una data di scadenza (come adesso), ma sempre utilizzabile dalle lavoratrici con i requisiti per la pensione anticipata.
Questa è l’idea del ministro del lavoro Orlando, sempre a patto che si accetti il ricalcolo contributivo dell’assegno pensionistico. Tuttavia il governo ha ancora diversi mesi per decidere come comportarsi sulla riforma pensionistica, quindi ad oggi non si possono escludere altre possibilità .
Queste le novità sulla riforma pensioni 2023. Come visto i problemi legati alla guerra hanno congelato per ora la discussione su come cambiare il sistema previdenziale italiano. Ma non è detto che le cose non possano cambiare durante i prossimi mesi.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web