Pensione minima donne 2023. Chi ha diritto alle pensioni per casalinghe con e senza contributi. A quanto ammonta e come ricevere l’assegno minimo.
Pensione minima per le donne casalinghe. Nel 2023 la legge di bilancio prevede la possibilità di accedere a trattamenti pensionistici minimi per le donne con pochi contributi o senza. In altre parole chi ha avuto una carriere lavorativa discontinua o si è occupata esclusivamente della cura di casa e famiglia, può comunque ricevere un trattamento previdenziale.
Vediamo di seguito quali sono le possibilità attualmente a disposizione delle casalinghe per percepire le pensione e a quali sono gli importi secondo la legge.
Vedi anche: Età pensionabile donne
Chi ha diritto alla pensione di casalinga
Anche le casalinghe hanno diritto ad un trattamento pensionistico erogato dall’Inps. Bisogna però distinguere quelle che hanno versato contributi da quelle che non ne hanno. Nel primo caso, chi ha 67 anni e ha almeno 20 anni di contributi (o anche meno, ma in tal caso bisogna integrarli con versamenti volontari), può ricevere le pensione minima. A patto di non superare determinate soglie reddituali stabiliti dalla legge (nel 2023 individuale: fino a 7.329 euro lordi, mentre per le coniugate fino a 21.986 euro lordi).
Le donne che invece non hanno mai lavorato, quindi sono senza contributi possono accedere alla pensione sociale. In questo caso si tratta di un trattamento minimo, di importo anche inferiore a quello visto in precedenza, a patto di rispettare i requisiti e presentare apposita domanda all’Inps.
Quanto è la pensione minima di una casalinga?
L’importo delle pensione minima nel 2023 è pari a 563,74 euro mensili, per 13 mensilità . Questo è la somma percepita dai beneficiari del trattamento previdenziale, casalinghe incluse. Ma attenzione perché il governo Meloni ha previsto un aumento straordinario nella manovra finanziaria, che spetta agli over 75 in misura maggiore, ma anche ai pensionati più giovani. In particolare i nuovi importi delle pensioni minime donne aumentano a 600 euro per chi ha più di 75 anni di età e a 572 euro per gli under 75. L’Inps non ha però ancora comunicato da quando tali incrementi verranno erogati.
Viceversa l’importo della pensione sociale è di 503,27 euro al mese per 13 mensilità . Anche in questo caso l’importo è aumentato rispetto al 2022, per effetto della perequazione degli assegni pensionistici.
Quali sono i requisiti per avere la pensione da casalinga
Ricapitolando, le donne casalinghe con e senza contributi hanno diritto al pagamento delle pensioni. Si tratta però di trattamenti minimi, come prevede la legge. Per essere più precisi alla donna con i requisiti minimi per la pensione di vecchiaia spetta la pensione minima di 563,74 euro mensili attualmente (che per le over 75 salirà a 600 euro nei prossimi mesi) in presenza dei requisiti reddituali.
Per coloro che invece non hanno contributi è prevista una pensione minima senza aver mai mai lavorato, in caso di reddito familiare basso. E’ il cosiddetto assegno sociale pari a 503,27 € al mese.
Quanto prende una casalinga con 5 anni di contributi?
Ma non finisce qui, esiste infatti un’ulteriore possibilità rispetta a quelle viste fino ad ora: quella di iscriversi al fondo casalinghe Inps in modo facoltativo. Così facendo si potranno effettuare versamenti mensili e ottenere contributi previdenziali, che consentiranno eventualmente di raggiungere quelli minimi per la pensione di vecchiaia (con almeno 5 anni di versamenti).
Tale opzione permette di ricevere la pensione minima. Tuttavia in questo caso il calcolo dell’importo pensionistico dipende da quanto si versa. Ad esempio versando il minimo di 25 euro mensili si avrà diritto solo a qualche decina di euro al mese (per ottenere un intero anno contributivo bisogna versare 310 euro ogni 12 mesi). Mentre se si vuole ottenere una pensione di circa 500 euro al mese, allora si dovranno versare circa 300/350 euro mensili per 30 anni. Insomma versando per soli 5 anni la pensione tramite il fondo casalinghe si riceve ben poco di assegno. Ma questa possibilità è utile per chi ha bisogno di altri contributi per raggiungere il trattamento di anzianità .
Come ci si iscrive al fondo pensione casalinghe?
Le donne interessate all’iscrizione al fondo casalinghe devono presentare domanda sul sito dell’Inps, se non titolari di pensioni o forme di lavoro retribuito. A seguito della presentazione della richiesta online, l’istituto la accoglie in automatico e una volta ricevuti gli appositi bollettini si possono iniziare a versare i contributi.
Queste in sintesi le opzioni per accedere alla pensione minima per donne casalinghe nel 2023 e quanto spetta con pochi o addirittura senza contributi. Ma se volete approfondire l’argomento pensioni il consiglio è di leggere tutte le news e gli approfondimenti presenti su Donnesulweb.it.
Vedi anche:
- Quante tasse pagano i pensionati elenco
- Quante settimane servono per andare in pensioneÂ
- Calendario pagamento pensioni
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web