Pensioni news. Ipotesi taglio del 3% annuo per la pensione anticipata. Ecco proposte e ultime novità sulle riforma 2022 del sistema pensionistico in Italia.
Pensioni news 2022. Il confronto tra parti sociali e governo è ripreso per trovare nuove soluzioni sulla riforma pensioni. L’ultima proposta è quella di permettere l’uscita anticipata dal lavoro a partire da una certa età , con una riduzione intorno al 3% dell’assegno per ogni anno di anticipo, rispetto alla pensione di vecchiaia.
Concentriamoci allora su questa ipotesi e sulle ultime novità sulla riforma pensioni 2022, al vaglio di governo ed esperti.
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Nuova proposta riforma pensioni anticipate
Secondo le ultime notizie sulle pensioni de Il sole 24 ore, sul tavolo di confronto per la riforma del sistema previdenziale c’è una nuova proposta avanzata da Michele Reitano. Si tratta di un membro della Commissione istituita dal governo per la previdenza.
Questa ipotesi consentirebbe di andare in pensione anticipata, stabilendo una soglia minima di età da definire, quando si vuole, ma con una decurtazione del 3% sulla quota retributiva della pensione per ogni anno di anticipo. Sarebbe quindi una soluzione simile a quella proposta qualche mese fa, che mira a compensare il vantaggio di andare in pensione anticipatamente.
Questa misura sarebbe funzionale al passaggio verso la pensione contributiva, a cui il governo spera di arrivare nei prossimi anni. Tuttavia il passaggio non potrebbe essere immediato, visto che molti lavoratori attualmente andrebbero in pensione con quote retributive. Da qui l’idea di penalizzare gli anni di anticipo, anche per alleggerire i costi sostenuti dall’Inps.
Pensioni news e riforma ultime di oggi
Questa l’ultima proposta in ordine di tempo, che governo e sindacati valutano all’interno di un confronto ripreso dopo i dissidi sulla manovra. Proprio sui 3 scivoli pensionistici previsti nel 2022 (quota 102, opzione donna e Ape sociale), il contributo della commissione evidenzia che si tratta di misure eterogenee.
In altre termini, secondo la commissione, la definizione delle platee dei beneficiari come previste ad oggi non risolvono in modo permanente il problema delle pensioni anticipate. Per questo viene indicata la nuova proposta, per una maggiore possibilità di scelta senza gravare troppo sui conti.
Ad oggi comunque questa resta solo un’ipotesi. Al pari di quelle proposte in precedenza, come le due quote ipotizzate dal presidente Inps Tridico. Il governo valuterà il da farsi insieme ai sindacati e probabilmente solo fra alcuni mesi si potrà arrivare ad una soluzione condivisa. Le nuova riforma riguarderebbe il 2023, visto che per quest’anno le regole sono state già stabilite dalla legge di bilancio.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web