Pensione anticipata 2022 e Riforma. Ecco come andare in pensione a 62 anni con il contratto di espansione. Requisiti e calcolo costi sull’assegno pensionistico.
Pensione anticipata. La manovra realizzata dal governo Draghi, oltre a quota 102 e al rinnovo di opzione donna, prevede un’altra forma di flessibilità in uscita dal lavoro nel 2022. Stiamo parlando del cosiddetto contatto di espansione, che consente di accedere al prepensionamento a 62 anni, per i lavoratori in possesso di determinati requisiti.
Concentriamoci quindi su questa misura, per capire chi sono i beneficiari e quanto si perde davvero sul trattamento pensionistico.
VEDI ANCHE: PENSIONI DONNE 2022 QUANTI ANNI DI CONTRIBUTI SERVONO
Chi può andare in pensione a 62 anni nel 2022?
Con il contratto di espansione, rinnovato ed ampliato nella legge di bilancio 2022, possono accedere alla pensione anticipata i lavoratori di imprese con almeno 50 dipendenti. Quindi, mentre nel passato questa misura riguardava solo le grandi aziende con 250 addetti, ora anche le PMI con un organico di 50 operatori, possono mandare in pensione un lavoratore su base volontaria.
L’anticipo pensionistico può arrivare fino a 5 anni, rispetto ai requisiti previsti dalla pensione di vecchiaia. Nello specifico possono accedere a questo scivolo i lavoratori con:
- 62 anni di età anagrafica e almeno 20 di contributi versati
- 37 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini (36 e 10 mesi per le donne), a cui si aggiungono 3 mesi per la finestra.
Insomma, si tratta di una forma di flessibilità molto interessante rispetto ai nuovi scivoli, che hanno innalzato l’età necessaria per la pensione anticipata 2022. Tuttavia il suo utilizzo comporta tagli sull’assegno. Vediamo a quanto ammontano qui di seguito.
Pensione anticipata con contratto di espansione: calcolo costi
Accedendo al contratto di espansione, il lavoratore lascia anticipatamente il lavoro e percepisce un’indennità di importo pari all’assegno lordo maturato fino a quel momento. Sarà l’Inps a corrispondere questo trattamento per 13 mensilità annue, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Secondo la Cgil, l’impatto economico su questa scelta è però rilevante sull’ammontare delle pensione percepita. Questo per 2 motivi:
- mancanza dei contributi versati negli ultimi anni di lavoro
- mancata maturazione del TFR durante gli ultimi anni.
Stando ai calcoli del sindacato la perdita sull’assegno causata da questi fattori si attesta inizialmente al 22%, quando il lavoratore percepisce l’indennità. Mentre scende fra il 10 e il 15% quando si riceverà la pensione.
In pensione a 62 anni, conviene?
Insomma, se da un lato la possibilità di accedere alla pensione anticipata a 62 anni è importante per i lavoratori, dall’altra bisogna fare due conti prima di prendere questa decisione. Perché il rischio come visto è quello di ritrovarsi un assegno decurtato rispetto a quello percepito raggiungendo i requisiti previsti dalla pensione di anzianità.
Ovviamente poi la scelta dipenderà non solo da ragione economiche, ma anche da altre soggettive. Per questo è comunque importante per i lavoratori poter accedere a questa ulteriore forma di flessibilità in uscita anche nel 2022.
VEDI ANCHE:
- PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA 2022 ULTIME
- PENSIONE CON OPZIONE DONNA NEL 2022
- ETA’ PENSIONABILE DONNE
- A CHE ETA’ SI VA IN PENSIONE IN ITALIA
- PENSIONE SOCIALE DONNE
- QUANDO SI VA IN PENSIONE 2022 CON LAVORI USURANTI
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web