Classifica alla mano, quanti punti servono alla Juve per vincere lo scudetto? I bianconeri inseguono Milan e Inter, a +10 e +9 (anche se con una partita in più). I numeri e la storia dicono che si può, ma dal prossimo turno di serie A, niente errori e tanta fortuna…
Non nascondiamoci: l’obiettivo per la Juventus dev’essere lo scudetto. Dopo un inizio di campionato 2020 problematico, culminato nella sconfitta per 0-3 contro la Fiorentina, i bianconeri sono però scivolati al sesto posto della classifica di serie A, lontani – rispettivamente – 10 e 9 punti dalle squadre di testa, Milan e Inter.
Nonostante la squadra di Andrea Pirlo abbia una partita in meno (la gara da recuperare contro il Napoli), il divario è comunque molto ampio e ha spinto molti a credere in una corsa al titolo ad appannaggio esclusivo delle due milanesi. Ma è così? Guardando i numeri e la storia, non proprio. Andiamo a vedere, allora, perché la Juve può credere ancora nello scudetto e quanti punti le servirebbero per festeggiare il suo decimo tricolore di fila.
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Juve, punti in classifica e calendario serie A
Fin qui, la Juventus ha raccolto 24 punti in classifica in 13 giornate, maturati attraverso 6 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta, arrivata nell’ultimo turno di campionato contro la Fiorentina. Un cammino che non si può certo definire da scudetto e i numeri lo dimostrano: i bianconeri hanno una media di 1,85 punti a giornata e, mantenendo questo passo, chiuderebbero la serie A a quota 70.
Per andare a caccia di Milan e Inter, allora, Pirlo ha bisogno di invertire il trend e conquistare più punti possibili dei 75 a disposizione nelle prossime 25 giornate. A occhio e croce, ne serviranno almeno 65, ma analizziamo meglio lo score – a fine campionato – delle Juventus “scudettate”.
I punti in classifica dei 9 scudetti consecutivi
Da Antonio Conte a Maurizio Sarri, passando per Massimiliano Allegri, tutti gli ultimi nove campionati hanno visto la Juventus alzare lo scudetto. Classifica alla mano, il club ha toccato l’apice con i 102 punti del 2013-2014, alla fine della gestione Conte, ma spesso ne sono bastati molti meno, come gli 83 della scorsa stagione.
Facendo una media dall’albo d’oro delle Juventus “scudettate”, esce fuori che, in questi nove anni, i bianconeri hanno vinto i loro titoli nazionali con circa 90 punti. Soltanto in una stagione, la 2017-2018, questa quota non sarebbe bastata, visto che il Napoli (proprio di Maurizio Sarri) concluse secondo a 91 punti, dietro i 95 della squadra di Allegri.
È sempre guardando alle classifiche passate che si comprende meglio quanto fin qui sia stato deludente il cammino in serie A. Se la Juventus dovesse mantenere questa media punti/giornata e chiudere a quota 70, non solo non riuscirebbe a vincere lo scudetto, ma probabilmente non andrebbe neanche in Champions League. Nell’ultimo campionato, infatti, i bianconeri sarebbero arrivati quinti con un simile punteggio, lontani ben 8 punti dalla qualificazione alla massima competizione europea.
Juve, prossimo turno e partita contro il Milan
Se non vincere lo scudetto sarebbe un trauma, non andare in Champions League costituirebbe un vero e proprio disastro per le casse del club. Proprio per questo, Pirlo sa di non avere più alibi e di dover macinare punti pesanti già dalla prossima partita quando, domenica 3 gennaio, alle ore 20:45, la Juventus ospiterà l’Udinese. Un turno che testerà la sua forza in vista del vero big match, quello contro il Milan (che invece andrà a Benevento nella prossima giornata).
CALENDARIO JUVENTUS SERIE A 2021
Mercoledì 6 gennaio, sempre alle 20:45, la capolista accoglierà Cristiano Ronaldo in un San Siro deserto. Una sfida che i bianconeri sanno di non poter perdere perché scivolare a -13 punti metterebbe davvero una pietra tombale sui sogni scudetto. Vincere e accorciare in classifica, invece, rilancerebbe le sue ambizioni, oltre a lanciare un messaggio all’intera serie A: la Juve lotterà anche quest’anno “fino alla fine“.
Inter-Juventus: quando giocano? Il calendario serie A
Gennaio sarà anche il mese di Inter-Juventus. Dopo aver sfidato il Milan, i bianconeri – il 10 gennaio, ore 20:45 – ospiteranno il Sassuolo di De Zerbi, grande sorpresa del campionato, e poi torneranno a San Siro, questa volta contro i nerazzurri. Il calendario di serie A, infatti, prevede il derby d’Italia alla 18a giornata, domenica 17 gennaio, di nuovo alle 20:45.
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Un’altra sfida scudetto che, nel giro di pochi giorni, metterà alla prova le ambizioni della squadra di Pirlo. Prima del big match, l’Inter incontrerà il Crotone, la Sampdoria e la Roma. Le prossime partite del Milan, invece, vedranno i rossoneri impegnati contro Benevento, Juventus (per l’appunto), Torino e Cagliari. Una striscia di quattro giornate che potrebbero dire tanto sulla corsa al tricolore.
Juventus di Pirlo: può vincere il campionato serie A?
Ricapitolando: per vincere lo scudetto è probabile che anche quest’anno servirà un bottino molto vicino alla consueta quota 90. Un traguardo che la Juventus di Pirlo potrà raggiungere racimolando almeno 65 dei 75 punti ancora a disposizione, passando da un ruolino di marca di 1,8 punti/partita a una ben più rassicurante media di 2,6.
Un cambio di rotta che, al momento, sembra impossibile per i bianconeri. È vero che la Juve si è trovata anche in altre stagioni a -10 dalla capolista (come in occasione del secondo anno di Allegri), ma questa squadra non ha finora mostrato la continuità necessaria – non solo la forza – per raggiungere la vetta della classifica di serie A.
Nei 13 turni disputati fino a oggi, i bianconeri hanno centrato solo una volta l’obiettivo di vincere due partite di fila (l’1-3 al Genoa arrivato dopo il 2-1 nel derby di Torino). Una statistica che dice molto sul deludente cammino della Juventus, a maggior ragione se paragonato al percorso dell’Inter, giunta a sette successi consecutivi, o a quello del Milan, ancora imbattuto in serie A.
Andrea Pirlo ha tante attenuanti dovute all’inesperienza e all’essere stato catapultato in una stagione diversa dalle altre, senza amichevoli precampionato e con un ritmo molto serrato. La rosa, però, è stata rinforzata rispetto a quella di Sarri e vale tutt’altra classifica. Nonostante il salto nel vuoto di affidare la panchina a un neo-tecnico, una squadra con Cristiano Ronaldo, de Ligt, Dybala e con tutte le altre stelle bianconere non può non lottare fino all’ultima partita. Magari raccogliendo alcune notti da copertina, come quella del Camp Nou.
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Alla fine, noi pensiamo che non sarà tricolore. Quella Juventus di Allegri, dalla decima giornata in poi, lasciò per strada soltanto due punti (un pareggio contro il Bologna), mentre questa fatica a vincere poche gare di fila. Per dare i primi giudizi (semi-definitivi) bisognerà aspettare le sfide scudetto di San Siro, ma finora – più che gli aspetti in comune – spiccano le differenze. Difetti che, con molta probabilità , porteranno lo scudetto da Torino a Milano. E per la Juventus, bisogna dirlo senza nascondersi, sarà stata una stagione fallimentare.
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