Si conclude nel modo più amaro la stagione europea della Juventus in EL battuta a Siviglia ai tempi supplementari. Sintesi della partita
Juventus eliminata. Non bastano un ottimo primo tempo e numerose palle gol costruite, ma anche sprecate. Non bastano nemmeno i miracoli di Szczesny. Almeno quattro. La Juve incassa una delusione bruciante che rischia di pesare moltissimo anche sulla prossima stagione.
Vantaggio di Vlahovic, pareggio di Suso. La partita si decide ai supplementari quando la Juventus va in netto affanno.
Siviglia-Juventus, primo tempo spettacolare
Dopo il pareggio della gara d’andata le due squadre danno vita a un primo tempo davvero spettacolare affrontandosi a viso decisamente aperto. Ambiente difficilissimo per la Juve accolta da una folla impressionante e da uno stadio ribollente di tifo. Ma la squadra bianconera risponde con grande autorevolezza e si rende estremamente pericolosa: un gran tiro ad effetto di Fagioli viene deviato in calcio d’angolo. E dal corner è Bono a negare a deviare un gran colpo di testa di Gatti con uno splendido intervento. Poi è Dimaria a sprecare una clamorosa occasione concludendo malissimo da posizione eccellente su un lancio di Rabiot. Kean colpisce la base del palo con una bella conclusione. E tutto il primo tempo procede con alterne vicende tra tante occasioni. Perché anche il Siviglia ha le proprie, e anche Szczesny è costretto a intervenire in almeno due occasioni decisive.
Primo tempo che finisce male per la Juventus costretta a rinunciare a Fagioli, fino a quel momento uno dei migliori. Cade malissimo il bianconero su un brutto intervento di Gudelj. Apparentemente clavicola fratturata. Finale entusiasmante. Gol annullato a Rabiot, che segna… ma la posizione di Locatelli che lo smarca a centro area è irregolare.
Siviglia-Juventus, vantaggio di Vlahovic
Nel secondo tempo Allegri manda in campo Chiesa e Vlahovic per Dimaria e Kean che devono farsi perdonare qualche errore di troppo. Serve maggiore concretezza. E invece la Juve spreca un altro micidiale contropiede che Rabiot mette sul fondo… errore al tiro, ma anche di impostazione perché Kean era completamente libero davanti alla porta e in posizione molto più favorevole.
Dopo cinque palle gol sbagliate, alcune delle quali davvero clamorose, serve Dusan Vlahovic per sbloccare il risultato. Il gol del serbo è pesantissimo. Lancio perfetto di Rabiot che trova completamente sbilanciata la difesa andalusa: tocco a seguire e tiro a botta sicura che vale il vantaggio.
Pareggio di Suso
Il gol scatena ancora maggiormente la pressione del Siviglia che inserisce prima Suso, al rientro dopo un infortunio, e poi il talentuoso Lamela (ex Roma). È proprio Suso (ex Milan e Genoa) a firmare il pari: brutto errore in fase di ripartenza di Chiesa che cede palla sulla tre quarti consentendo un rapido forcing che porta Suso a una conclusione arcuata e precisa, davvero molto bella, sulla quale Szczesny non arriva.
Il Siviglia cerca di chiudere i conti prima del 90’. Impressionante il forcing dei padroni di casa che campeggiano nella trequarti juventina. Szczesy fa i miracoli. Strepitose le sue due parate con le quali si arriva ai supplementari in parità , prima su una conclusione ravvicinata di Gil poi su un colpo di testa micidiale di En Nesyri indirizzato all’incrocio dei pali. Un vero miracolo che vale la stagione… Si va ai supplementari.
Il gol di Lamela
La Juventus con il passare dei minuti fa sempre più fatica a reggere il ritmo di una squadra che sembra in una condizione decisamente più brillante. Ma ancora una volta è davanti che la squadra di Allegri ha molto da farsi perdonare. Prima Vlahovic e poi soprattutto Chiesa non incidono davanti alla porta avversaria e da ottima posizione. Errori che risultano pesantissimi nell’economia della gara.
La partita viene decisa da un altro ex della Serie A, uno di quei giocatori che – proprio come Suso – non erano ‘abbastanza’ per il nostro campionato. Percussione a sinistra di Gil che salta nettamente Cuadrado e cross perfetto per l’inserimento di testa di Erik Lamela: stavolta Szczesny non ci arriva.
In riserva di energie la Juve ci prova con Milik al posto di Cuadrado. Ma tutto si fa confuso e meno efficace. Juve in forcing nel finale con il Siviglia in inferiorità numerica (espulso per somma di ammonizioni Acuna) e in una bolgia indescrivibile tra perdite di tempo e ostruzionismo.
Il Siviglia torna in Finale per conquistare quella che potrebbe essere la sua settima Europa League.
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Ulteriore motivo di rammarico il fatto che la Juventus debba rassegnarsi a vedere in finale la Roma, che con una gara molto accorta, difende a Leverkusen il vantaggio della partita d’andata.
In finale anche la Fiorentina che vince a Basilea 1-3 ai tempi supplementari. Viola che si giocheranno la Conference League contro il West Ham. Considerando anche l’Inter che giocherà la Champions League contro il Manchester City ci sono tre italiane in finale europea. Non succedeva da una vita.
Al termine di una delle partite migliori della sua stagione, la Juventus recrimina le troppe occasioni sprecate e perde la grandissima chance di andarsi a giocare la finale di Europa League, la prima della sua storia, la prima finale europea dopo quella di Champions League persa contro il Real Madrid nel 2017. Un’opportunità che rischia di pesare enormemente sulla prossima stagione in attesa di capire quelle che saranno le decisioni che non arriveranno dal campo ma dalle inchieste non ancora concluse.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.