Un gol di Gatti, per la seconda volta salvatore della squadra in Europa, evita alla Juventus una brutta sconfitta in casa nela semifinale di andata di Europa League
Per la seconda volta è Gatti l’uomo della provvidenza. Come già era accaduto contro lo Sporting Lisbona è il difensore a insaccare il gol della speranza. E dire che Gatti non doveva nemmeno giocare, entrato per sostituire Bonucci infortunato a metà ripresa.
Uno dei tanti paradossi della Juventus che ha schierato dall’inizio Vlahovic e un deludente Dimaria. Per poi inserire Milik e Chiesa senza produrre nulla di significativo per tutta la gara. Il difensore salva una squadra mediocre, e in qualche modo la tiene a galla.
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Juventus-Siviglia, un brutto primo tempo
Le cose migliori si vedono nei primi 10-15 minuti, un paio di accelerazioni di Dimaria che cerca l’intesa con Vlahovic. Il serbo si fa trovare, corre, cerca di dettare il passaggio. Ma tutto si conclude con questi due sfoghi offensivi fuori bersaglio o in fuorigioco. E la partita offensiva della Juve si esaurisce qui, con una conclusione alta di Vlahovic da posizione favorevole.
Disgraziatamente comincia invece quella del Siviglia che interpreta la partita in modo decisamente efficace. La squadra che nella Liga è lontanissima dalle prime posizioni sembra essere rimasta in Spagna. Ocampos mette in enorme difficoltà la corsia sinistra e si propone a più riprese in avanti sfiorando per ben due volte un gran gol di testa. Suo anche l’assist per il gol di En Nesyri. Che non è certo l’unica cosa bella del Siviglia che sfiora il gol in almeno altre quattro occasioni con molte soluzioni sempre diverse. Pericolosissimo Rakitic, eccellente Szczesny in almeno un paio di interventi. Un bene per la Juve che ci sia un solo gol al passivo al termine di un primo tempo davvero pessimo…
Juventus-Siviglia 1-1
Allegri cambia subito Miretti e Kostic con Chiesa e Iling Junior. È soprattutto quest’ultimo ad avere un impatto un po’ più brillante sulla partita cercando con insistenza l’uno contro uno e arrivando anche pericolosamente all’area di rigore avversaria. Ma è tutto il resto che non va. Una manovra lenta, prevedibile di una squadra che non si riesce a organizzarsi e che finisce anche per innervosirsi.
Vlahovic che stava cercando disperatamente di rendersi utile prende malissimo la sostituzione con Milik. Il Siviglia, pur rallentando considerevolmente il ritmo, non rischia quasi mai.
La partita volge al termine in un vuoto pneumatico di idee. La Juve non meriterebbe nemmeno il pareggio: ma un rigore sacrosanto sì, entrata assassina di Badé su Rabiot. L’arbitro ignora. Il VAR pure. Il gol di un insperato pareggio arriva al 97’… calcio d’angolo di Chiesa che raccoglie tre colpi di testa: Cuadrado, Pogba e Gatti che insacca anticipando Milik. La Juve non lo merita. Ma Gatti sì.
Juventus che strappa un pareggio che è il minimo sindacale in vista di una partita di ritorno che si preannuncia infernale su un campo difficilissimo e contro una squadra apparsa più in forma sotto ogni aspetto. Si giova giovedì prossimo alle ore 21. Nell’altra semifinale vittoria della Roma, importantissima, sul Bayer Leverkusen al termine di una partita molto equilibrata. In Conference League sconfitta interna della Fiorentina, 1-2 con il Basilea.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.