Fuori anche l’Inter. E con lei l’Italia toglie tutte le bandierine dalla Champions League 2023-24 già agli ottavi di finale. L’Atletico vince ai rigori (3-2 dopo il 2-1 ai tempi supplementari).
Fatali i calci di rigore alla squadra di Simone Inzaghi con tre errori pesantissimi dal dischetto. Ma nel conto pesano anche due palle gol clamorose sprecate nel secondo tempo e sicuramente anche tutte le occasioni fallite nella partita d’andata.
Atletico Madrid-Inter 2-1
Inter che si presenta in campo reduce da una stagione perfetta in Serie A con tredici vittorie consecutive nell’anno nuovo e la miglior formazione possibile. Atletico che punta sulla Champions League per rilanciare una stagione diversamente non straordinaria. Metropolitano gremito: ambiente difficilissimo per l’Inter chiamata a una prova di grande maturità .
Il primo acuto è dell’Atletico con una sgroppata di Lino che dopo una lunga corsa entra in area e conclude: parata di Sommer. L’Inter risponde con Dumfries bravo a liberarsi e a calciare per ben due volte da Oblak che risponde in entrambi i casi.
Al 33’ Inter in vantaggio: azione di grande personalità di Barella che affonda a sinistra e serve Dimarco, bravo a seguire tutta l’azione e a calciare con precisione. Ma nel giro di due minuti l’Atletico pareggia: Pavard cerca di sbrogliare un pallone in area e lo manca, una banale svirgolata che Griezmann sfrutta.
Il secondo tempo
Ancora pericoloso l’attaccante francese in avvio di ripresa che su un assolo di Llorente, bravo a scavalcare Dimarco e a mettere al centro, conclude centralmente: Sommer para. Con il passare dei minuti l’Atletico si fa sempre più aggressivo, soprattutto dopo l’inserimento di Depay. L’Inter ha due grandi occasioni in contropiede prima con Thuram che corre splendidamente al tiro ma conclude alto, e poi con Barella, imbeccato da un delizioso assist di Lautaro Martinez in contropiede. Altro tiro potente. Ma centrale. E Oblak blocca.
Sono due occasioni che pesano enormemente quando l’Atletico comincia a scaraventare palloni in area mettendo sempre più in crisi la difesa di Inzaghi: Depay nel bene e nel male fa la differenza, prima coglie il palo con un gran rasoterra. Poi però segna il gol che pareggia i conti con la vittoria dell’Inter all’andata e allunga il destino della partita ai supplementari. Anzi… Inter che in certo qual modo può ringraziare un errore davvero imperdonabile di Riquelme che solo davanti alla porta su invito di Griezmann calcia alta una opportunità davvero clamorosa.
I tempi supplementari e calci di rigore
Smaltita la prima tensione e la paura di sbagliare, è ancora l’Atletico Madrid a presentarsi in avanti sullo slancio del gol decisivo. Memphis Depay è letteralmente scatenato: altra conclusione dell’olandese su invito da sinistra di Griezmann, tiro potente e improvviso. Sommer in qualche modo intercetta e salva un altro gol. L’Inter risponde con Lautaro: bravo a trovare spazio nel traffico di un’area di rigore affollatissima ma senza riuscire a trovare lo specchio della porta per una questione di centimetri.
Secondo tempo supplementare più guardingo da entrambe le parti: l’Atletico preme ma con le sostituzioni (togliendo Griezmann) fa capire di essere con la testa già ai calci di rigore e l’Inter si mostra solo con un calcio di punizione fuori misura.
Si va ai rigori: l’Inter calcia per prima. Calhanoglu e Depay trasformano. Sanchez calcia forte ma centralmente e Oblak respinge. Ma Sommer risponde annullando il penalty di Saul. Parato splendidamente da Oblak anche il rigore di Klassen; ma l’errore decisivo è di Lautaro che calcia altissimo. Tre errori dal dischetto sono troppi… L’Inter esce dalla Champions League. Come la Lazio eliminata la settimana scorsa dopo una brutta sconfitta sul campo del Bayern Monaco. E il Napoli escluso dal Barcellona.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.