Da una parte i problemi della Juventus, che ha perso la sua seconda partita consecutiva e lascia anzitempo la Coppa Italia femminile tra molti rimpianti in una stagione che rischia di diventare peggio che mediocre.
Dall’altra la Roma, semplicemente scatenata, tornata ai livelli di gioco di inizio stagione in cui niente sembrava poter arrestare la squadra di Alessandro Spugna e che fa un solo boccone di un Milan non brillante e troppo arrendevole.
Roma-Milan 5-2
Finisce 5-2 la partita di ritorno della semifinale di Coppa Italia che consegna alla Fiorentina, che torna in finale dopo cinque anni, la Roma, per la quarta volta consecutiva capace di giocarsi un titolo che è già sfuggito due volte e cui Spugna, in tempi non sospetti, già a dicembre, diceva quanto la squadra tenesse enormemente a questo trofeo.
Pioggia battente al Tre Fontane in una domenica fredda e uggiosa. La squadra non ne risente giocando davvero bene fin dai primi minuti della partita, in modo estremamente dinamico ed efficace dimostrando di avere messo a frutto un giorno di riposo e una preparazione finalmente mirata e senza turni supplementari ad accavallarsi a metà settimana. Il monologo della Roma è impressionante e chiude i conti di una partita che praticamente non inizia nemmeno in nemmeno mezz’ora di gioco. Prima è Giacinti a sfiorare il vantaggio.
Dopo otto minuti il gol del vantaggio: lo firma con una deliziosa azione personale Emilie Haavi che, finta e controfinta, sbilancia Soffia e insacca con una bella diagonale verso il palo più lontano. Uno dei gol più belli dell’anno…
Imbarazzante la facilità con la quale Pilgrim e Haavi affondano sulle due fasce. Arrivano almeno tre occasioni da gol ancora con Giacinti e Pilgrim che la rete l’avrebbe anche meritata con un bellissimo tiro a giro che si stampa sulla traversa.
Alla mezz’ora Di Guglielmo ribadisce in gol una bella azione di Giacinti sulla sinistra. E dopo lo 0-2 della sfida di andata i conti sono comprensibilmente chiusi.
La Roma ne approfitta per divertirsi e giocare ancora gran calcio. Greggi colpisce un’altra traversa, poi è Giacinti che segna ancora, gol annullato per fuorigioco. E il primo tempo si chiude con una sensazione di superiorità assoluta da parte della Roma.
Il secondo tempo
Ripresa nel corso della quale la Roma mantiene una assoluta superiorità pur concedendo un po’ più di spazio a un Milan davvero troppo timido nel corso della prima frazione. Rossonere finalmente pericolose con Laurent e Marinelli che mettono sotto pressione Korpela, brava a dimostrarsi in partita in entrambe le occasioni. Pochi minuti e la Roma riprende saldamente in mano la partita con il terzo gol di Manuela Giugliano, lob strepitoso, millimetrico, che scavalca Babb e si insacca.
Solo a questo punto Spugna decide di togliere il turbo e profilare alcuni cambi che diano respiro a tutte le titolari. Tant’è che il Milan si propone in avanti e in pochi minuti riesce a firmare un bel gol con Ileh che, appena entrata, insacca il gol dell’1-3 che oltre tutto interrompe la serie di vittorie della Roma senza mai un solo gol subito. Immediato anche il secondo gol messo in rete da Laurent da calcio d’angolo.
Le due distrazioni difensive non piacciono a Spugna che richiama con forza la squadra a una maggiore attenzione. E la Roma conclude la sua prestazione attaccando e ristabilendo le distanze in modo più concreto grazie a due gol ravvicinati di Viens, appena rientrata dalla Gold Cup, e Feiersinger.
Il 5-2 finale è pesante per il Milan, ma rispettoso di quelli che sono stati i valori del campo considerando anche il gol annullato e i legni.
Roma in finale
Per la Roma si tratta della quarta finale consecutiva dopo quella vinta sul Milan nel 2021 e le due perse consecutivamente dalla Juventus. Una grande occasione per la squadra di Spugna, soprattutto dopo la delusione della Supercoppa persa a gennaio.
Roma che tornerà in campo a fine mese: sarà la prima squadra a riposare infatti nella post season che riporterà in campo la Serie A nel corso del prossimo fine settimana.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.