La Fiorentina non aveva mai vinto in casa della Juventus. E chiude definitivamente un ciclo cominciato molti anni fa con Rita Guarino e concluso con l’esonero di Joe Montemurro, dimissionato in settimana dalla società dopo la sconfitta di Firenze di domenica scorsa.
Juventus-Fiorentina 1-3
Ci si aspettava una reazione se non altro caratteriale da parte della Juve dopo la decisione del club di concludere anzitempo in modo clamoroso e sicuramente improvviso il suo rapporto con l’allenatore australiano. A conquistare la scena è invece la Fiorentina che torna dopo cinque anni in finale di Coppa Italia ed esclude la Juventus, dal secondo trofeo stagionale per importanza dopo lo scudetto.
In panchina al posto di Montemurro c’è Zappella che butta in campo dal primo minuto Bragonzi insieme alle veterane Bonansea e Girelli oltre a Caruso, Cantore e Grosso. La grande esclusa è Beerensteyn. Juve che deve vincere con due gol di scarto. Ma al 4’ è già sotto.
Calcio di punizione di Boquete, potente e preciso. La palla si stampa sul palo e sulla ribattuta Madalen Janogy insacca il gol del vantaggio che ipoteca ulteriormente la finale di Coppa Italia.
Una Juventus sorpresa e quasi sotto shock rischia il tracollo: all’8’ su contropiede Longo lancia ancora Janogy che si prepara perfettamente e salta persino Peyraud Magnin prima di mancare clamorosamente il bersaglio da posizione comodissima. Al 14’ ancora Fiorentina in evidenza: stavolta è Peyraud Magnin a salvare il risultato con un grande intervento in volo su un colpo di testa di Johansdottir. La Juve si vede solo su un colpo di testa di Girelli sul quale Schroffenegger interviene con efficacia. Al 22’ la Fiorentina raddoppia: Catena si getta all’inseguimento di un pallone in area di rigore rubato a Caruso. Boattin la aggancia e la stende in piena area: calcio di rigore che Boquete insacca all’incrocio.
Solo sotto di due gol la Juventus si sveglia e prova a rendersi pericolosa: ci vogliono un paio di parate importantissime di Schroffenegger su Girelli, protagonista anche di un clamoroso errore davanti alla porta con un facile tap-in concluso sulla figura del portiere, a salvare il risultato prima del gol di I Bregonzi che sull’ennesimo cross di Bonansea insacca e riapre la partita a primo tempo scaduto.
Il secondo tempo
Nel duello tra Girelli e Schroffenegger si impone anche Georgieva, decisiva in avvio di ripresa respingendo con un anticipo micidiale un’altra conclusione a botta sicuro dell’attaccante bianconera. Al 50’ con la Juventus completamente sbilanciata in avanti la Fiorentina chiude il match: Janogy perfeziona con un tremendo killer instinct in rete un gran traversone di Faerge. Sul 3-1 La Juventus insiste ancora, più con l’orgoglio che con la testa. Schroffenegger, sicuramente MVP della Viola insieme a Janogy, ancora una volta salva il risultato al 58’ con un splendido intervento sull’ennesimo tentativo di testa di Girelli.
Il modo in cui Cristiana Girelli cerca di tenere sveglia la squadra è ammirevole, almeno quanto la resistenza dell’estremo difensore viola. Un duello di altissimo livello che ricalca l’esito finale della partita. Con la Juve che a poco a poco abbandona ogni speranza e si lascia andare ai rimpianti.
L’ultimo tentativo di Echegini su spegne sul fondo. E la partita di fatto si chiude con una Fiorentina che passa per la prima volta nella sua storia e con pieno merito sul campo della Juve. Un 1-3 che davvero non ammette repliche.
Fiorentina in finale
Dopo la vittoria di misura del Viola Park di domenica scorsa, la Fiorentina legittima ulteriormente la sua superiorità sulla Juventus e torna a giocarsi la finale di un trofeo nazionale 5 anni dopo la Coppa Italia vinta 2019 e tre anni dopo la Supercoppa persa a Chiavari contro la Juventus nel 2021.
Ma al di là della straordinaria prestazione della formazione di De La Fuente la vera notizia, il grande interrogativo, è proprio la condizione della Juventus che dopo lo shock dell’esonero di Montemurro non sembra in alcun modo aver ritrovato smalto né brillantezza emotiva. Un risultato pesante, al di là della prestazione in campo che non è stata negativa considerando le tante occasioni da rete costruite e le splendide parate di Schroffenegger, che farà riflettere in vista della post season che comincia fin dal prossimo fine settimana.
Saranno lunghe giornate di riflessione nella sede della Juventus per pianificare la fine di questa stagione e virgola soprattutto, la prossima.
La Fiorentina, dal canto suo, festeggia un risultato storico e attende con ansia il risultato della seconda semifinale in programma domani pomeriggio alle 15 al Tre Fontane, pesantemente ipotecato dalla Roma dopo la vittoria nella gara d’andata sul Milan.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.