Europeo Femminile. A distanza di oltre un mese da quelle che pensavamo sarebbero state le migliori giocatrici del torneo, ecco una graduatoria a conti fatti, a risultato acquisito
Il 7 luglio, l’Europeo stava cominciando, avevamo giocato ad assegnare la palma delle giocatrici più attese del torneo più importanti.
Le nomination erano andate a Lucy Bronze (Inghilterra), Ada Hegerberg (Norvegia), Pernilla Harder (Danimarca), Lauren Hemp (Inghilterra) e Vivanne Miedema (Olanda). Le assenze di Alexia Putellas, il pallone d’oro spagnolo vittima di un grave infortunio immediatamente prima dell’inizio del torneo, e quella di Katoto, che si è infortunata proprio all’apice delle sue prestazioni, ha privato l’Europeo di una grande protagonista. Ma le sorprese non sono mancate.
Archiviata la 13esima edizione dell’Europeo vale la pena stilare la Top 5 delle migliori giocatrici di questa edizione. Prestando attenzione anche a chi non è arrivato in finale, ma ha colpito l’attenzione degli addetti ai lavori.
Beth Mead
Inutile dire che la prima nomination è per Beth Mead, MVP assoluta della finale, capocannoniere con sei gol, giocatrice più decisiva – considerando anche il numero degli assist. Decisiva in qualunque zona del campo e in condizioni atletiche semplicemente incontenibili. Il terminale perfetto considerando una squadra sempre protesa al gioco offensivo, sorretta da Hemp, Stanway, Kirby, White nella quale tuttavia Mead ha fatto la differenza.
Alessia Russo
Senza voler appaltare questa breve graduatoria all’Inghilterra non si piò non citare Alessia Russo. A 23 anni l’attaccante del Manchester United, entrando sempre dalla panchina, ha segnato quattro gol risolvendo non pochi problemi alla squadra di Sarina Wiegman quando la squadra aveva qualche flessione. É successa la stessa cosa anche in finale. Quattro gol. Tra i quali il più bello del campionato: non segnato da lei ma fornito, con un geniale di tacco, in semifinale contro la Svezia.
Grazia Geyoro
I progressi della Francia, per la prima volta a una semifinale, sono perfettamente rappresentati da Geyoro, la prima donna nella storia del Campionato Europeo a segnare una tripletta nel primo tempo. Purtoppo proprio contro l’Italia. Tanto lavoro costante e continuo a centrocampo con molta lucidità e una intensità fisica straordinaria che non le ha mai impedito di arrivare alla conclusione con grande puntualità e precisione.
Kosovare Asllani
Il nuovo acquisto del Milan femminile, 33 anni appena compiuti, ha dimostrato come deve giocare un regista moderno. Veloce, intelligentissima, brava a chiudere, straordinaria a impostare. Asllani è il miglior acquisto possibile non solo per il Milan ma anche per la nostra Serie A: gioca a tutto campo, offre assist mai banali, implacabile sui calci piazzati. Una macchina da gioco di grande valore che alla Svezia, tuttavia, non è bastata.
Alessandra Popp
Un vero peccato non averla vista in finale. C’è da chiedersi se con lei in campo il risultato sarebbe stato diverso perché fino a quel momento Popp era sempre risultata decisiva. Avrebbe meritato più di chiunque altro, se non di vincere, per lo meno di giocare visto che aveva saltato gli ultimi due Europei per infortunio. Lo scorso anno non faceva parte della squadra: chiamata all’ultimo istante è stata la migliore in assoluto di una Germania che si è completamente appoggiata al suo leader. Fino a quel dannato risentimento in riscaldamento prima della finalissima.
Nicky Evrard
Cinque nomi in fondo sono pochi. Dunque ne abbiamo aggiunto un sesto cui forse penserebbero in pochi perché raramente si presta attenzione a chi perde, o esce troppo presto. Ma Nicky Evrard, il portiere titolare del Belgio, merita una citazione. Portiere del Leuven, campionato belga, la 27enne delle Red Flames si è dimostrata di gran lungo il miglior portiere in assoluto del torneo. Decisiva nella fase a gironi, in particolare contro l’Italia, protagonista di una gara semplicemente mostruosa contro la Svezia nella quale ha difeso quasi da sola la propria porta dall’assalto avversario. Semplicemente straordinaria…
Un cenno a chi non ha mantenuto le attese. Hegerberg, Miedema e Harder hanno sicuramente fallito le aspettative generali. Norvegia e Danimarca eliminate al primo turno. Miedema, con l’Olanda, scavalcata dalla Francia che per la prima volta arrivava a una semifinale continentale.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.