Un’Italia brutta e distratta in difesa subisce una durissima lezione dalla Francia all’esordio nell’Europeo femminile, punteggio pesante: senza scusanti
Francia troppo forte, ma Italia decisamente al di sotto delle aspettative, è la sentenza del 5-1 che inaugura l’Europeo femminile per la squadra azzurra.
Non ci sono molte scusanti per una squadra letteralmente demolita colpo su colpo da una Francia devastante in attacco e che non ha concesso praticamente nulla alla squadra di Milena Bertolini.
Francia-Italia 5-1
La cronaca dice molto, praticamente tutto di una partita che ha visto l’Italia costantemente sotto, fin dalla prima azione offensiva della partita. Forse un pizzico di nervosismo, magari anche di emozione. Che non deve comunque delegittimare la prestazione straordinaria della Francia che si conferma una tra le favorite di questo Europeo. Paradossalmente l’occasione migliore per l’Italia arriva quando il risultato è ancora sullo 0-0 con Pauline Peyraud-Magnin che nega il gol alla sua compagna di club nella Juventus Barbara Bonansea.
Ma dopo pochi secondi la gara cambia completamente connotato. Una brutta respinta della difesa azzurra su un cross Kadidiatou Diani consente a Grace Geyoro di insaccare una palla vagante. Tre minuti dopo è Marie-Antoinette Katoto a firmare il raddoppio, costringendo subito dopo Giuliani a un grande intervento e poi colpendo di testa il palo da distanza ravvicinata. Italia nemmeno troppo fortunata sul tiro dalla lunga distanza di Delphine Cascarino che viene deviato imparabilmente per Giuliani.
Poi l’Italia tracolla: altri due gol di Geyoro, prima su appoggio di Katoto e poi dopo un bell’uno-due con Sandie Toletti.
Un po’ meglio l’Italia della ripresa anche perché la Francia gioca con molta minore intensità badando al risparmio fisico ed energetico. Gol della consolazione, molto magra per la verità , di Martina Piemonte, che segna di testa su cross di Lisa Boattin.
Nazionale femminile fragile in difesa, nervosa e sempre con troppa ansia nella gestione del pallone di fronte a una squadra che ha giocato con autorità ma anche con molta naturalezza.
Ora, con molta umiltà , occorre mettere testa alla partita contro l’Islanda, in programma giovedì alle 18, cercando di sfruttare il pareggio tra le islandesi e il Belgio
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.