Pensioni insegnanti scuola. Ecco come accedere al pensionamento anticipato nel 2022 e cosa cambia nel 2023. Ultime notizie per docenti.
Pensioni insegnanti statali 2022. I docenti di scuole d’infanzia, primarie e secondarie hanno sostanzialmente 3 opzioni per andare in pensione anticipatamente quest’anno. Analizziamo caso per caso quali sono e quanto si può guadagnare scegliendo ognuna di queste, per poi passare alle novitĂ previste nel 2023 con la riforma pensioni scuola.
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Quanti anni deve avere un insegnante per andare in pensione nel 2022?
L’etĂ pensionabile per un docente nel 2022 equivale a quello della pensione di vecchiaia nel pubblico impiego, ovvero 67 anni di etĂ (o in alternativa con 41 o 42 anni di contributi giĂ versati). Ma per raggiungere il prepensionamento, ovvero lasciare anticipatamente il lavoro evitando questi requisiti, esistono 3 strade alternative. Si tratta di:
- opzione donna (per le insegnanti con 58 anni di etĂ e almeno 35 di contributi)
- quota 102 (per docenti con 64 anni di etĂ e almeno 38 di contributi versati)
- ape sociale (con 63 anni di etĂ e almeno 30 contributivi).
In pratica le 3 possibilità a disposizione di ogni altro lavoratore in Italia attualmente. Ricordiamo però che si tratta di scivoli pensionistici in vigore fino al 31 dicembre 2022, come previsto dalla legge. Tuttavia potrebbero essere rinnovati nel 2023 con la riforma pensioni.
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Pensione docenti scuola da quando decorre
In virtĂą del calendario scolastico che determina gli impegni degli insegnanti ogni anno, la decorrenza delle trattamento pensionistico ha regole diverse rispetto ad altri settori. In particolare, come specifica l’Inps si va in pensione dal primo settembre e dal primo novembre dell’anno di perfezionamento dei requisiti di legge.
Ciò significa che se un docente ha maturato i requisiti per la pensione nel 2022, riceverà i pagamenti a partire da settembre o novembre, a seconda dei casi. Chi invece li raggiunge nel 2023, sempre da settembre o novembre dello stesso anno.
Quanto prende di pensione un insegnante con opzione donna
L’anticipo pensionistico accessibile con opzione donna, consente come visto di andare in pensione in un’etĂ non avanzata. Tuttavia risulta essere molto penalizzante per l’importo dell’assegno mensile.
In linea generale non è possibile fare un calcolo valido per tutti, perché dipende dalla carriera lavorativa e previdenziale di ognuno. Tuttavia spesso si arriva a prendere meno di 1.000 euro al mese in molti casi, visti i tanti anni di contributi mancanti rispetto al pensionamento ordinario.
Quanto si prende con la pensione anticipata nel 2022
Diverso invece è il discorso per quota 102, che permette di avere un trattamento previdenziale più alto e diventa tanto più conveniente quanti meno anni mancano al docente per raggiungere la pensione ordinaria. Quindi ad esempio risulta particolarmente conveniente per i nati nel 1958.
Infine, l’Ape Sociale che rappresenta un anticipo sulla pensione corrisposta per 12 mensilitĂ , può arrivare per legge fino ad un massimo di 1.500 euro. Questo significa che non è molto conveniente per i professori con una lunga carriera d’insegnamento alle spalle, che possono attenere un assegno piĂą elevato.
Pensioni scuola 2023 ultime notizie
Abbiamo visto quali sono gli scivoli a disposizione degli insegnanti statali per la pensione anticipata nel 2022 e quanto si prende a seconda dei casi. Tuttavia sono molti i docenti in attesa di sapere quali saranno le opzioni per lasciare il lavoro e la cattedra dal 2023. In altre parole si attendono novità sulle pensioni insegnanti, che però potranno arrivare solo dopo la formazione del nuovo governo, ovvero dopo le elezioni 2022.
Infatti, la discussione su come riformare il sistema previdenziale in Italia attualmente si è bloccata, dopo la caduta del governo Draghi. Quest’ultimo, tramite il ministro del lavoro Orlando aveva ipotizzato la proroga di almeno 2 misure giĂ esistenti, ossia opzione donna e ape sociale. Tuttavia adesso, visto che dovrĂ essere il nuovo esecutivo ad occuparsi della legge di bilancio 2023, bisognerĂ attendere l’autunno inoltrato per sapere cosa cambierĂ per le pensioni della scuola e di tutto il sistema previdenziale.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’UniversitĂ G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualitĂ per Donne Sul Web