Come previsto la MVP del Mondiale appena concluso, Aitani Bonmatí conquista anche il premio UEFA di Calciatrice dell’Anno
Non c’erano dubbi. Unica candidata a quello che si profila un Pallone d’Oro ormai certo, Aitani Bonmatì ha vinto il titolo europeo di calciatrice dell’anno.
Un titolo assolutamente meritato, non solo per il Mondiale vinto con prestazioni di assoluta autorevolezza che le sono valse anche il titolo di MVP assoluto della competizione. Ma anche per la Champions League e l’ennesimo titolo nazionale conquistato con il Barcellona, il secondo in tre anni.
Aitani Bonmatì, stella assoluta
La 25enne centrocampista del Barcellona e della Spagna ha preceduto l’australiana Samantha Kerr (Chelsea) e la compagna di nazionale Olga Carmona (Real Madrid, suo il gol nella finale del Mondiale vinto contro l’Inghilterra), nelle votazioni delle giurie. É la logica conseguenza di una stagione meravigliosa per Bonmatí MVP al Mondiale, nella Liga ma anche in Champions League.
I numeri di una stagione incredibile
Una stagione impressionante per Aitani Bonmatì che nel corso degli ultimi anni ha progressivamente cambiato il proprio ruolo in campo operando in un ruolo sempre più offensivo rispetto quello che a prima giocava per il Barcellona. Merito anche del progressivo rientro di Alexia Putellas, due volte Pallone d’Oro e due volte migliori giocatrice europea negli ultimi due anni, che sta rientrando da un lungo infortunio consentendo così a Bonmatì di tornare al suo ruolo migliore.
Meglio di così non si poteva fare. Cinque gol e otto assist in Women’s Champions League, un record assoluto con cinque titoli MVP nelle 11 partite giocate dal Barcellona femminile, inclusa quella della finalissima.
Una stagione da incorniciare quella di Bonmatí, autentico fulcro della Spagna ai Mondiali in Australia e Nuova Zelanda. La sua doppietta agli ottavi contro la Svizzera ha ispirato la prima vittoria a eliminazione diretta della Spagna in una major spalancando la corsa al titolo che è anche il primo trofeo assoluto in nazionale maggiore per la fuoriclasse del Barcellona.
Come si svolgono le votazioni UEFA
Anche per questo premio, come per quello attribuito agli allenatori, che in ambito femminile è andato a Sarina Wiegman, le giocatrici europee, indipendentemente dalla nazionalità, sono stati giudicati in base alle loro prestazioni durante l’intera stagione in tutte le competizioni – sia nazionali che internazionali – sia a livello di club che di squadra nazionale. La votazione riguarda tutte le giocatrici europee e quelle non europee che militano in club UEFA, come nel caso di Kerr.
Una prima lista di giocatori viene selezionata dagli osservatori tecnici UEFA in base alle loro prestazioni durante la stagione 2022/23 a livello di club e nazionale. I primi tre candidati engono votati da una giuria composta dagli allenatori dei club partecipanti alla fase a gironi della UEFA Women’s Champions League, insieme agli allenatori delle squadre nazionali femminili delle federazioni affiliate alla UEFA. Della giuria faceva parte anche un gruppo di giornalisti selezionati dall’European Sports Media (ESM).
I voti per ogni singola nomination sono tre: cinque punti al migliore, tre al secondo, uno al terzo. Niente giocatrici italiane in questa edizione. Autentico plebiscito per Bonmatì in una vittoria mai così ampia in termini di scarto di punteggio.
Questo il risultato finale Risultato della votazione
1 Aitana Bonmatí (Spagna e Barcellona) – 308 punti
2 Sam Kerr (Australia e Chelsea) – 88 punti
3 Olga Carmona (Spagna e Real Madrid) – 72 punti
4 Mary Earps (Inghilterra e Manchester United) – 55 punti
5= Salma Paralluelo (Spagna e Barcellona) – 48 punti
5= Alexandra Popp (Germania e Wolfsburg) – 48 punti
7 Keira Walsh (Inghilterra e Barcellona) – 24 punti
8 Caroline Graham Hansen (Norvegia e Barcellona) – 11 punti
9 Rachel Daly (Inghilterra e Aston Villa) – 8 punti
10 Ewa Pajor (Polonia e Wolfsburg) – 5 punti
Questo l’Albo d’oro del premio
2023: Aitana Bonmatí (Spagna/Barcellona)
2022: Alexia Putellas (Spagna/Barcellona)
2021: Alexia Putellas (Spagna/Barcellona)
2020: Pernille Harder (Danimarca/Wolfsburg)
2019: Lucy Bronze (Inghilterra/Lione)
2018: Pernille Harder (Danimarca/Wolfsburg)
2017: Lieke Martens (Paesi Bassi/Linköping)
2016: Ada Hegerberg (Norvegia/Lione)
2015: Célia Šašić (Germania/Francoforte)
2014: Nadine Kessler (Germania/Wolfsburg)
2013: Nadine Angerer (Germania/Francoforte)
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.