In Serie A femminile arriva la clamorosa decisione diramata con un comunicato social del Pomigliano femminile di ritirarsi dal campionato. Ecco perché.
La sesta giornata del campionato di Serie A Femminile, ha riservato numerosi colpi di scena. Da una parte la clamorosa sconfitta della Juventus. Dall’altra il tonfo dell’Inter contro il Como, sorprendentemente terzo in classifica. Ma è il Pomigliano femminile a fare notizia, con la decisione di ritirare la squadra dal campionato a seguito delle polemiche relative all’arbitraggio nella partita persa in casa contro la Sampdoria sabato scorso.
Pomigliano Femminile: i motivi del ritiro dalla serie A
Sotto accusa alcune decisioni del direttore di gara Catanoso di Reggio Calabria soprattutto per il calcio di rigore, per la verità piuttosto dubbio, concesso per un atterramento di Harvey a danno di Bragonzi e trasformato da Taty. Non che la Sampdoria non avesse meritato. Una buona partita quella della squadra blucerchiata che di occasioni per passare in vantaggio ne ha avute diverse.
A distanza di poche ore il Pomigliano donne ha diffuso un comunicato con il quale ufficializza l’intenzione di ritirarsi dal campionato di Serie A con effetto immediato.
Sotto accusa non solo l’arbitraggio con la Sampdoria ma altre direzioni di gara al punto che il comunicato parla di “lotta contro avversari invisibili”. Tirando in ballo anche le responsabilità della Divisione Calcio Femminile, da qualche mese presieduta da Federica Cappelletti, sia in termini di organizzazione e programmazione che di tutela economica dei club.
Che cosa dice il regolamento della Serie A
Le carte federali riassunte nel regolamento interno, non escludono il fatto che una società possa ritirarsi, ma anche essere esclusa, da un campionato. In questo caso tutte le gare in programma vengono annullate e quelle già disputate perdono qualsiasi valore di classifica.
Il Pomigliano, a oggi, aveva perso cinque partite su sei conquistando un solo punto contro il Sassuolo. Tuttavia ci sono tempi e modi per ritirare una squadra e la comunicazione pubblica delle intenzioni della direzione della società non fa parte di quella che dovrebbe essere la prassi prevista dal regolamento. Il che significa che, esattamente così come era accaduto per la Sampdoria in estate, che si era ufficialmente ritirata dalle competizioni secondo una dichiarazione della sua nuova proprietà, la Federazione potrebbe non tenere conto delle dichiarazioni dei dirigenti del Pomigliano.
Tant’è che la Sampdoria fu regolarmente inserita nei sorteggi per poi iniziare la preparazione in forte ritardo ma partecipando regolarmente al torneo fin dalla prima giornata dopo l’arrivo di nuovi investitori.
Federazione e Pomigliano le trattative
Voci di corridoio sostengono che fin da oggi sarebbero previsti alcuni incontri tra Divisione calcio Femminile e la dirigenza della società per dirimere la questione, calmare le acque e riportare il Pomigliano in campo fin dalla prossima giornata di campionato che vede le Pantere impegnate domenica pomeriggio alle 15 al Breda di Sesto San Giovanni contro l’Inter.
La speranza è che questo ennesimo segnale di crisi di un campionato che dal punto di vista organizzativo è molto lontano dagli standard degli altri paesi di riferimento – come Spagna, Inghilterra, Germania e Francia – posso essere ricomposto senza ulteriori strascichi e polemiche. Diversamente classifica da ricalcolare e calendario zoppo in un torneo a nove squadre quando già dieci sembrano essere troppo poche per dare credibilità a un campionato che ha bisogno di maggiore spessore e diffusione.
Questa la nota ufficiale del Pomigliano
“Combattere contro ogni tipo di avversario rende vana qualsiasi difesa.
La società, al termine della gara odierna si è riunita con il suo CdA e alla presenza di tutti i soci, nel rispetto dei propri investimenti, nella nobiltà del progetto sportivo che da anni sta portando avanti, nella convinzione che i principi dello sport nel calcio femminile sono diventati vera utopia, dice basta! Lottare contro avversari invisibili diventa una lotta impari che ti toglie energie e la voglia di continuare”.
“In virtù di una Divisione che da un lato pretende il rispetto delle tempistiche e delle modalità di versamento, mentre dall’altro non riesce a garantire una programmazione certa sulla gestione dei versamenti da effettuare condizionando la reale programmazione interna della società, costringendo un’azienda ad operare senza tempi certi e senza modalità specifiche”.
“In aggiunta alla gestione arbitrale della gara con la Sampdoria dove arbitro e quarto uomo hanno gestito ed indirizzato l’esito della partita in favore delle liguri, attuando un atteggiamento monocolore dall’inizio alla fine della partita. Severità eccessiva nei confronti delle nostre calciatrici, permissivi in analoghi episodi a carico delle sampdoriane. Un doppio giallo a carico di una calciatrice della Sampdoria è stato trasformato in un’ammonizione per un membro della nostra panchina su ‘suggerimento’ del quarto uomo che di fatto ha gestito la direzione arbitrale in campo. Senza parlare del calcio di rigore inventato, come mostrato dalle immagini televisive, con la calciatrice ospite che non è stata minimamente toccata dal nostro difensore; una decisione che ha determinato il risultato finale”.
“Per tutto questo e per altro comunicato direttamente alla Divisione Calcio Femminile, la società annuncia il ritiro della squadra dal campionato con effetto immediato”.
Vedi anche: Calendario Serie A femminile
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.