Sampdoria scampata a un debito pauroso a un fallimento che sembrava ormai certo, ma a farne le spese è la squadra femminile, ritirata dalle competizioni
Non è la prima e sicuramente non sarà nemmeno l’ultima volta che una squadra di calcio femminile dovrà pagare i debiti e le colpe di gestioni fallimentari.
Si parla ovviamente del caso della Sampdoria Femminile che è stata definitivamente ritirata dalle competizioni dopo che la nuova proprietà è riuscita in qualche modo a salvare il pacchetto azionario del club blucerchiato da un fallimento che sembrava ormai scritto.
 La Samp Femminile si salva per restare in A
Una vicenda che ha veramente del paradossale perché al termine di un campionato di enorme sofferenza, con giocatrici che continuavano ad allenarsi e a giocare senza aver mai ricevuto il pagamento di un banale rimborso spese per mesi, la squadra Sampdoria è riuscita nell’intento di portare a casa una salvezza che a metà stagione, dopo una raffica di sconfitte consecutive, sembrava praticamente impossibile.
L’arrivo del nuovo allenatore Salvatore Mango, giocatore con una lunga e brillante carriera da difensore sui campi dei dilettanti e con un patentino di tecnico da valorizzare, insieme a quello di Agnese Bonfantini dalla Juventus, avevano completamente rilanciato una squadra che sembrava destinata a schiantarsi in Serie B mentre la società falliva.
Le cose, come sappiamo, sono andate diversamente. Una serie di risultati positivi nel corso dei play off salvezza e una vittoria capolavoro nell’ultima giornata a Pomigliano d’Arco, avevano relegato alla retrocessione il Parma consentendo alla Samp un finale di dolce soddisfazione dopo una stagione drammatica. Il tutto mentre la squadra maschile retrocedeva e il club si trovava al centro di una contorta trattativa per scampare il fallimento.
…la società Sampdoria no
In realtà l’operazione di recupero vedrà tantissimi creditori disattesi, perché non vedranno mai i soldi accumulati dal debito della gestione disastrosa di Massimo Ferrero. E tra questi ci sono proprio i calciatori e le calciatrici, quelli che nonostante tutto hanno cercato di fare il loro lavoro con serietà e onestà intellettuale. Solo che mentre gli uomini sono al lavoro, le donne il lavoro lo hanno perso. Insieme a tutti i loro crediti maturati.
Di qui il messaggio postato sul proprio account ufficiale di Agnese Bonfantini che traduce tutta l’amarezza di una giocatrice che, come tante sue compagne di squadra e il tecnico, ha fatto di tutto per onorare la maglia e il club. E che dal club in qualche modo è stata tradita proprio dopo aver fatto il proprio dovere.
E dire che la Sampdoria femminile poteva essere considerato l’ultimo fiore all’occhiello di una società che sta ripartendo dalla serie B con Andrea Pirlo e che, perlomeno nell’ambito femminile, poteva considerarsi superiore all’eterno rivale Genoa, promosso in massima serie con il club maschile ma ancora in serie B con quello femminile.
Il post molto sofferto di Agnese Bonfantini
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Quasi tutti, giocatrici, dirigenti e tecnico, sono stati colti impreparati dalla decisione del nuovo proprietario Andrea Radrizzani e del suo socio Matteo Manfredi, al suo fianco anche nella gestione del club inglese Leeds United recentemente retrocesso e ceduto agli americani proprietari del San Francisco 49ers. Di sicuro sotto l’aspetto della comunicazione si poteva fare meglio. E resta da capire come la Sampdoria rispetterà le norme previste dalla Federcalcio che di fatto obbligano tutti i club professionistici maschili ad avere anche una declinazione femminile.
Da dove ripartirà la Sampdoria non si sa. Probabilmente dalla Serie C. E le giocatrici ancora in organico saranno svincolate e libere di trovare un’altra collocazione, proprietarie del loro cartellino.
Così come per il momento non è ancora chiaro quale società prenderà il posto delle blucerchiate nel massimo campionato femminile, con ogni probabilità il Parma, retrocesso al termine dei play off. Ma potrebbero esserci altri ripescaggi dalla cadetteria, sempre che la Samp non decida di vendere il titolo sportivo, cosa cui il comunicato del club non fa alcun riferimento. Magari alla Lazio, battuta nello spareggio decisivo contro il Pomigliano d’Arco che si è aggiudicato invece il diritto di restare in Serie A anche per la prossima stagione.
Il comunicato della UC Sampdoria
L’U.C. Sampdoria comunica il proprio disimpegno dal calcio femminile professionistico. La Sampdoria tornerà a investire nel calcio femminile, che sarà anche cardine dei futuri progetti sociali per la città . La società sarà presente nelle scuole per favorire l’integrazione delle ragazze nel calcio, con inclusione e senza pregiudizi.
Purtroppo le situazioni economiche ereditate e i costi eccessivi della gestione di una squadra femminile professionistica in Serie A non ci permettono di continuare in questo momento. Tutto ciò anche per rispetto ai creditori e ai dipendenti della Sampdoria che hanno sostenuto diversi sacrifici negli ultimi mesi e continuano a farlo per garantire il futuro del club.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.