Aumento pensioni 2022 Circolare Inps. Come e quando cambiano gli importi della pensione per l’inflazione. Ultime news sulla rivalutazione degli assegni.
Aumento pensioni 2022. L’Istat ha certificato un aumento definitivo del tasso di inflazione per il 2021, pari all’1,9%. Questo significa che la rivalutazione provvisoria dell’1,7% sulla pensione, scattata dal primo gennaio di quest’anno, dovrà essere adeguata con un ulteriore aumento.
Vediamo allora da quando scatterà questo incremento sugli assegni per i pensionati e chi riguarda, secondo quanto stabilito dall’Inps.
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Aumento pensioni 2022 quando arriva e a chi spetta
Con la circolare n.15 del 28-01-2022 l’Inps ha comunicato il tasso definitivo di inflazione 2021, pari all’1,9%. E’ un tasso più alto rispetto a quello provvisorio (1,7%) applicato come sempre ad inizio anno dall’Inps. Quindi ai pensionati italiani verrà corrisposto un conguaglio per compensare la somma mancante.
Tale aumento sarà erogato ai beneficiari solo a partire da gennaio 2023. In particolare gli assegni pensionistici saranno adeguati al tasso di inflazione più alto. Inoltre saranno accreditati gli arretrati che spettavano nel 2022 in un’unica soluzione. In altre parole l’aumento delle pensioni di fatto è già scattato, ma l’ulteriore rivalutazione legata all’inflazione (arretrati inclusi) verrà pagati dal 2023.
Rivalutazione pensioni 2022, importi
Per chiarire meglio la portata degli aumenti confermati dall’Inps, vediamo quali sono gli importi in base alle pensione percepita. In pratica bisogna aumentare l’importo delle pensioni attuali con la differenza fra il tasso d’inflazione provvisorio e quello effettivo (0,2% in questo caso). Inoltre, bisognerà aggiungere tale somma per le 13 mensilità del 2022 non erogate, sotto forma di arretrati accreditati una tantum.
Quindi, facendo dei calcoli numerici, ad una pensione di 1.500 euro mensili, spetterà un adeguamento di 3 euro lordi e arretrati di circa 39 euro (3*13). Per chi percepisce un assegno di 2.000 euro mensili, l’aumento è di 4 euro, mentre gli arretrati ammontano a 52 euro. E così via a crescere. Chiaramente con importi sempre più elevati all’aumentare dell’importo del trattamento previdenziale.
Novità pensioni 2022 circolare Inps
Come visto l’adeguamento delle pensioni 2022 verrà accreditato solo dal 2023. Tuttavia come riporta l’avviso dell’Inps, questo tasso è già valido per minimali e massimali dovuti dai datori di lavoro per il versamento dei contributi.
Inoltre, aumenta anche lo stipendio minimo necessario per i lavoratori dipendenti del settore privato, per ottenere un’intera annualità contributiva. Nel 2022 dovrà essere di 10.928 euro, per ricevere tutte le 52 settimane di contribuzione previste in un anno. Ricordiamo che il versamento dei contributi è necessario per il raggiungimento dei requisiti previsti per raggiungere l’età pensionabile in Italia.
Di seguito il documento che contiene per esteso tutte queste informazioni, tratto dal sito internet www.inps.it e scaricabile anche in formato pdf, tramite gli allegati presenti nella pagina.
Ricapitolando, per effetto del tasso di inflazione definitivo più alto di quello provvisorio, arriva un aumento delle pensioni 2022. Tuttavia la sua erogazione avverrà solo da gennaio 2023, inclusi gli arretrati.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web