Perché e quanto aumentano i prezzi di pannolini e seggiolini per bambini. Elenco prodotti per l’infanzia che costano di più a inizio 2024. Tutte le novità per le mamme.
Pannolini e seggiolini si pagano di più da gennaio 2024 a causa dell’aumento dell’IVA dal 10 al 22% deciso dal governo Meloni nella manovra finanziaria. Ma non solo, aumentano anche altri prodotti per l’infanzia. Questo significa che le spese per le famiglie con figli crescono durante l’anno nuovo. Ecco allora quanto spenderanno di più le madri in Italia e su che cosa.
Pannolini e seggiolini quanto costano nel 2024
A causa dell’aumento dell’iva su pannolini e seggiolini (nel 2023 al 10% mentre dal prossimo gennaio al 22%) pannolini e seggiolini necessari per i neonati si pagano di più. Le madri quindi dovranno fare i conti con maggiori spese. Per esempio un pacco di pannolini da 28 unità passera dai circa 25 euro di media attuali a circa 28 euro. E anche se sembra un aumento contenuto, in realtà il salasso c’è visto che in un anno si acquistano diverse decine di pacchi di pannolini.
Mentre per i seggiolini auto l’incremento è più consistente, anche se in questo caso l’acquisto potrebbe essere unico salvo rotture. Anche qui l’aumento sarà del 12% dell’iva, passando da un prezzo ipotizzato di 150 euro a circa 170 € (il prezzo poi varia in base a modelli e marche prese in considerazione). In generale mentre in passato l’acquisto veniva incentivato con il bonus seggiolino auto ora succede il contrario. Mettere i propri bambini in sicurezza in macchina costerà di più ai genitori.
Elenco aumento prodotti per l’infanzia dal 2024
Gli aumenti previsti dalla legge di bilancio però non finiscono qui. Infatti ce ne sono altri che riguardano gli alimenti per i bambini piccoli. In particolare:
- latte in polvere
- liquido per l’alimentazione dei lattanti
- estratti di malto
- preparazioni per l’alimentazione dei fanciulli, per usi dietetici o di cucina
Anche qui i prezzi negli scaffali del supermercato aumenteranno per effetto dell’incremento dell’iva dal 10 al 22%. Questo significa che le mamme o le donne in gravidanza devono mettere in conto per i prossimi mesi di spendere di più per accudire i figli.
Aumenti da gennaio 2024 per tutte le donne
La legge di bilancio contiene perfino degli aumenti su prodotti che riguardano non solo le mamme, ma anche le donne senza figli. Stiamo parlando dell’incremento del prezzo di assorbenti, tamponi e coppette mestruali. In questo caso da gennaio 2024 l’iva aumenterà dall’attuale 5% al 10%. Cresce quindi anche la cosiddetta tampon tax in Italia.
Come avrete capito gli aumenti sono generalizzati per il 2024, ma non riguardano l’inflazione bensì l’aumento delle tasse decise dal governo su prodotti di consumo. Ne è un altro esempio l’incremento delle accise sulle sigarette. Tutti strumenti che consentono allo stato di incassare di più dalle imposte, ma che pesano sui bilanci delle famiglie italiane.
Natalità incentivata solo a metà nel 2024
Quindi se da un lato con la manovra il governo vuole incentivare la natalità , con la decontribuzione lavoratrici madri o il rinnovo del bonus nido, dall’altra la penalizza con una serie di aumenti che incidono sulle tasche degli italiani con figli. A partire dall’incremento di pannolini e seggiolini fino a quello dei prodotti alimentari di prima infanzia.
Se poi si considerano l’aumento dei costi per l’igiene femminile e la crescita di accise varie, ecco che il salasso per le famiglie è servito. Insomma, fare figli è bello e necessario per il futuro dell’Italia, ma i costi sono sempre più alti per le mamme e i papà . Il 2024 conferma questa tendenza e per il futuro molti giovani potrebbero decidere di rinunciare alla genitorialità anche per motivi economici.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web