Bonus gravidanza 2023. Ecco cosa spetta alle donne prima e dopo la nascita di un figlio. Importi, requisiti e come richiederli.
Il bonus gravidanza 800 euro non esiste più. Tuttavia nel 2023 le donne incinte hanno diritto a 3 tipologie di aiuti economici per la natalità : uno a livello nazionale, uno regionale e uno comunale. Questo significa le future mamme ricevono un sostegno economico da parte dello Stato, ma anche in base a comune o regione di residenza.
Vediamo allora con precisione quali sono i bonus 2023 da richiedere in gravidanza e cosa spetta a chi partorisce.
Quali sono i bonus per donne in gravidanza nazionali
Partiamo con il sussidio concesso in tutta Italia già durante la gravidanza, ovvero l’assegno unico per i figli. La legge prevede già dal settimo mese della maternità il diritto di ricevere l’aiuto erogato alle famiglie, non a caso si parla anche di bonus 7° mese di gravidanza.
Nel 2023 le donne incinte possono richiedere l’aiuto economico erogato dall’Inps non solo nei primi anni del neonato, ma fino ai 21 anni del figlio, se resta a carico dei genitori. Gli importi assegnati variano in base al reddito familiare come segue:
- 175 euro al mese a figlio con Isee familiare fino a 15.000 euro
- Fra 174 e 51 euro mensili per famiglie con figli dove l’Isee è compreso fra 15.000 e 40.000 euro
- 50 euro a figlio per Isee maggiori di 40.000 euro.
L’assegno è detto anche universale perché spetta a tutte le madri, ma diminuisce al crescere della fascia Isee di appartenenza del nucleo familiare.
Vedi anche: Che bonus ci sono con Isee basso nel 2023
Bonus regionali e comunali per donne in gravidanza 2023
Se il bonus gravidanza è cambiato a livello nazionale, diverso invece è il discorso per alcune regioni che assegnano ancora il bonus nascita. Potete trovarlo anche con la denominazione bonus bebè o premio alla nascita, ma non cambia la sostanza: viene erogata una somma di denaro (solitamente di centinaia o migliaia di euro) sul conto corrente delle famiglie in possesso dei requisiti previsti dagli avvisi pubblici.
Per esempio la regione Umbria eroga 1.200 euro tramite il bonus mamma 2023 oppure l’Abruzzo assegna un contributo alla nascita da 2.500 euro. Per sapere se anche la tua regione ha previsto un incentivo alla natalità puoi verificare sul suo sito internet. Infine fra gli aiuti per mamme in gravidanza ci sono anche quelli comunali, che però spettano solo per le disoccupate tramite l’assegno di maternità comunale 2023 e ammontano a circa 355 euro mensili.
Come e quando richiedere il bonus gravidanza 2023
Come spiega l’Inps nella sezione FAQ dell’assegno unico, l’incentivo statale per i figli deve essere richiesto dopo la nascita e l’assegnazione del codice fiscale. Poi con l’accettazione dell’istanza le famiglie riceveranno la prima mensilità dell’assegno unico e gli arretrati relativi al periodo finale della gravidanza. In altre parole, anche se il diritto a ricevere l’incentivo nazionale matura già quando la futura mamma è incita al settimo mese, i soldi (arretrati compresi) arrivano effettivamente solo dopo la nascita di un bambino.
Diverso invece è il discorso per gli incentivi regionali. In questo caso termini e modalità di presentazione delle istanze dipendono dai singoli bandi. Così come i tempi per il pagamento. L’assegno di maternità infine si richiede al comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita di un bambino. Se accordato viene erogato direttamente dall’Inps.
Queste in sintesi le novità sui bonus gravidanza 2023 per donne incinte o neomamme. Per ricevere tutte le informazioni su quali bonus ci sono per le future mamme e in generale per figli e famiglie, ti consigliamo di seguire Donne sul web su Google News.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web