Oggi il bonus bebè non è più in vigore dato che è stato unito insieme ad altre agevolazioni all’interno dell’assegno unico e universale per i figli a carico. Ovvero una somma che viene assegnata al nucleo familiare ogni mese in base all’ISEE.
Dal 1 marzo 2022 una serie di sostegni – assegno per la famiglia, premio alla nascita, bonus bebè – sono confluiti nell’assegno universale che funge da catalizzatore di tutti i benefici per agevolare i genitori nel percorso di crescita. Qualche informazione in più?
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Cosa sostituisce oggi il bonus bebè alla nascita?
Oggi l’assegno unico universale racchiude una serie di agevolazioni alla famiglia, compreso il bonus neonati e l’assegno alla nascita. D’altro canto, grazie a questa misura sociale è possibile percepire una somma mensile che va dai 50 ai 175 euro per un figlio. L’ISEE permette di valutare il tipo di assegno da percepire ma non è obbligatorio.
Per chi non presenta questo documento, e per gli ISEE superiori ai 40.000 euro l’anno, si procede con l’importo minimo. In ogni caso resta un beneficio universale, tutti possono fare domanda per ottenere il bonus bebè. Sia per il primo figlio che per gli altri.
Da leggere: reddito di cittadinanza e bonus bebè si sommano?
Come funziona il bonus bebè oggi, dal 2023
L’importo di quello che prima era il bonus neonati varia in relazione all’ISEE della famiglia. Mentre i pagamenti vengono effettuati ai beneficiari dall’INPS mensilmente. L’accredito avviene tramite bonifico bancario, utilizzando l’IBAN indicato dal richiedente.
L’erogazione del sussidio per i figli avviene dalla nascita o dall’adozione e termina al 21esimo anno di età ma con un adeguamento al ribasso al 18esimo compleanno.
Superata la maggiore età, gli importi minimi passano a 85 e 25 euro mensili. Gli importi verranno percepiti dal settimo mese di gravidanza (gli importi saranno rimborsati). Per fare domanda dell’assegno mensile basta andare sul sito dell’INPS e compilare.
Che bonus ci sono per le nascite 2023?
Prima si poteva chiedere il bonus alla nascita (800 euro), gli assegni al nucleo familiare, le detrazioni per i figli a carico, il bonus bebè e il fondo prestiti per i neogenitori. Oggi l’unico beneficio – oltre al bonus nido – è l’assegno unico (ma non solo primo figlio).
A chi spetta l’assegno unico universale?
A tutti i cittadini italiani, a prescindere dall’ISEE. Anche i redditi più alti possono fare domanda e ottenere il minimo che a oggi è di 54 euro mensili. Che però possono aumentare in caso di due o più figli o se ci sono figli disabili.
Quanto deve essere l’ISEE per il bonus bebè?
L’Indicatore dello stato economico della famiglia (ISEE) è fondamentale se si vuole adeguare l’importo del bonus bimbo alla propria condizione economica. Tale dichiarazione va presentata ogni anno, quindi va inoltrata all’INPS.
Questo è il motivo per cui agli utenti che non l’hanno ancora fatto, e che quindi non hanno dimostrato di rientrare nei criteri reddituali richiesti, l’assegno è stato sospeso.
Ci sono ritardi con il premio bebè?
Se non sono ancora passati 3 mesi è tutto normale: l’INPS ha dato questa tempistica massima tra la presentazione della domanda e l’erogazione effettiva. Se i 3 mesi sono passati c’è stato probabilmente qualche problema che va verificato sul portale INPS.
Come si chiedeva il bonus bebè prima del 2023
Per ottenere il bonus nascita si doveva seguire la procedura esclusivamente in via telematica. Per farlo bastava seguire i seguenti passaggi obbligati:
- Accedere al sito www.inps.it con credenziali SPID, CIE o CNS.
- Selezionare Assegno di natalità – Bonus Bebè (Cittadino).
- Compilare la domanda inserendo tutti i dati necessari.
In alternativa era possibile rivolgersi ai patronati che erano disponibili per la compilazione della richiesta oppure contattare telefonicamente il Contact Center al numero verde 803.164 (gratuito da fisso) o 06 164.164 (da mobile a pagamento).
Poteva essere presentata una sola domanda per ogni figlio. Quindi in caso di gemelli – o di agevolazioni per il secondo figlio – si doveva presentare due domande distinte.
La domanda doveva essere presentata entro 90 giorni dall’evento che riguarda il figlio (nascita, adozione o affidamento). In caso di nascita o altro evento, già avvenuto dal primo gennaio 2021, i 90 giorni valgono a partire dalla data di pubblicazione sull’INPS.
Bonus bebè della regione, cosa sono?
Molte regioni e comuni hanno attivato politiche di sostegno della natalità. Ad esempio la Regione Piemonte ha un arretrato di ben tre anni nell’erogazione dei suoi aiuti una tantum da 250 euro pro capite (per redditi inferiori ai 36 mila euro).
La Regione Sardegna, con delibera 19/80 del 1° giugno, ha previsto un bonus di 600 euro al mese per ogni nuovo nato o adottato nel 2023, se si tratta del primo figlio. Per tutti gli altri l’importo dell’assegno mensile è di 400 euro a prescindere dall’Isee del nucleo familiare. Il requisito per ottenere il contributo è avere la residenza in uno dei comuni sardi con meno di 3.000 abitanti.
Ecco altri esempi:
- Bonus mamma Umbria 1200 euro per i figli
- Bonus bebè per la Toscana
- Bonus nascita Abruzzo 2500 euro per i genitori
- Bonus figlio regione Sicilia 2023 Isee modello domanda
Web writer e autore di articoli online. Cura il blog My Social Web e scrive libri dedicati alla comunicazione efficace sul web. Fa formazione e scrive articoli dedicati a tecnologie varie.