Juventus-Ferencvaros 2-1: gli uomini di Pirlo vanno sotto, ma rimontano grazie a Ronaldo e a un gol in extremis di un super Morata. I bianconeri volano così agli ottavi di Champions League. Voti e pagelle
Juventus-Ferencvaros 2-1 e i bianconeri volano agli ottavi di finale di Champions League. Per quasi tutta la partita, gli uomini di Andrea Pirlo vedono, però, gli spettri di un’altra deludentissima notte europea (dopo la già non brillante sconfitta contro il Barcellona). Abbiamo detto quasi perché, in pieno recupero, è Alvaro Morata a spedire in rete la palla che, con due giornate d’anticipo, manda la Juve alla fase a eliminazione diretta.
I bianconeri, infatti, raggiungono quota 9 punti nel girone G di Champions League e rimangono al secondo posto, dietro al Barca che, sul campo della Dinamo Kiev, vince per 0-4. Gli ucraini e gli ungheresi del Ferencvaros, entrambi fermi a 1 punto, non possono così più raggiungere la Juventus che, con ogni probabilità , si giocherà il primo posto nel girone all’ultima gara, sperando in una difficile rimonta al Camp Nou.
Juventus-Ferencvaros: la partita
Questa sera, la Juventus può sorridere solo per il risultato. Contro il meno quotato Ferencvaros, squadra “Cenerentola” di questa Champions League, dovrebbe essere semplice accademia per i bianconeri che, invece, fin dai primi minuti intuiscono quanto diversa sarà la partita rispetto al facile 4-1 della gara d’andata.
Al quarto d’ora del primo tempo, infatti, è il Ferencvaros a passare in vantaggio: Nguen scappa a Danilo e mette un pallone al centro per Uzuni che, approfittando di una deviazione e di un Szczensy non impeccabile, ammutolisce un deserto Allianz Stadium ed esulta come Cristiano Ronaldo.
La Juventus, ferita nell’orgoglio, non riesce però a reagire, intrappolata nei suoi compassati ritmi di gioco. A trovare il pareggio, allora, ci pensa il solito Cristiano Ronaldo. Il portoghese si mette in proprio e, dopo aver saltato secco Dvali, scarica un mancino alle spalle del portiere Dibusz che sarà croce e delizia della partita degli ungheresi. Alla seconda partita in Europa, dopo aver saltato le gare contro Dinamo Kiev e Barcellona per la positività al coronavirus, CR7 trova il suo primo gol di questa Champions League.
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Galvanizzata dalla rete della sua stella, da qui in avanti tutti si aspettano una Juventus autoritaria e arrembante. Non sarà così. Il campo, infatti, ci restituisce una squadra lenta e svogliata, incapace di accendersi contro l’ordinata difesa degli ungheresi. Le uniche due fiammate – autori Bernardeschi e Morata – si infrangono contro il palo, mentre Cristiano Ronaldo viene ipnotizzato a tu per tu col portiere da un super Dibusz.
Il calcio, però, si sa: vive anche di episodi. E così, proprio quando la partita stava per scorrere verso uno storico e meritato pareggio per il Ferencvaros, Cuadrado si invola sulla fascia destra e serve un cioccolatino sulla testa di Morata. Lo spagnolo, aiutato da un colpevole Dibusz, segna la rete che spedisce i bianconeri agli ottavi di Champions League e conferma il suo momento d’oro, soprattutto in Europa: 5 gol in 4 partite. È il sigillo che decide il march spegne i riflettori su una Juve “brutta di notte”, ma che si tiene stretta il risultato e l’accesso alla fase a eliminazione diretta.
Juve-Ferencvaros: cosa ha funzionato
Prestazione horror e pochi segnali positivi mandati. Fra questi, c’è sicuramente l’asse Cuadrado-Morata che, ancora una volta, manda lo spagnolo in gol. I due, infatti, sembrano trovarsi a meraviglia e, dopo le reti alla Dinamo Kiev e al Ferencvaros nella gara d’andata, oltre a quella annullata per pochi centimetri di fuorigioco contro l’Hellas Verona, è ancora una volta una loro combinazione a spaccare in due la difesa avversaria.
Il colombiano, vero padrone della fascia destra bianconera, riesce infatti a leggere alla perfezione i movimenti dell’ex Atletico Madrid e a pennellare perfetti cross che un ariete come Morata non può proprio non sfruttare. All’interno di una gara che ha messo in mostra i tanti limiti di questa Juventus, la connection Colombia-Spagna è una delle (poche) armi che Pirlo – capitolo CR7 a parte – sembra avere a disposizione.
 Cosa non funziona nella Juventus
Ma Morata non è solo il perfetto partner di Cuadrado. Ancora una volta, il numero 9 ha mostrato di muoversi molto meglio rispetto a Paulo Dybala nel ruolo di scudiero di Cristiano Ronaldo. L’argentino, partito da titolare, non è riuscito a mettersi alle spalle la poca brillantezza mostrata nelle ultime uscite e, anche contro il Ferencvaros, non è riuscito a duettare “da Joya” con CR7.
Una qualità che Morata, invece, non smette di mettere in mostra. Entrato a mezz’ora dalla fine, l’ex Atletico Madrid non solo libera l’area per il portoghese, ma è capace, nei panni di assist-man, di mandarlo in porta con un tempismo perfetto, come in occasione del gol salvato da un super Dibusz.
A parte il nodo (irrisolto) Dybala, è tutta la Juventus a faticare tremendamente. Non convince la scelta di Pirlo di affidarsi a un centrocampo statico e di relegare Weston McKennie nell’insolito ruolo di ala destra. Troppo compassata la manovra dei bianconeri che, come nel Subuteo, non si muovono senza palla, ma la pretendono solo nei piedi. In una notte di Champions League, tutti i grandi passi avanti sul piano del gioco fatti vedere contro il Cagliari sono… puff, spariti. A.A.A. cercasi continuità . O saranno guai.
Juventus-Ferencvaros: voti e pagelle
Il gol a tempo quasi scaduto salva solo in parte alcuni giocatori da una netta stroncatura. Morata entra nel secondo tempo e, anche grazie alla rete che decide il match, si aggiudica il titolo di MVP. Andiamo a vedere, allora, quali sono gli altri bianconeri ad aver strappato una sufficienza (o, magari, qualcosina in più):
Szczensy 5, Cuadrado 7, Danilo 5,5, de Ligt 6, Alex Sandro 5,5, McKennie 5,5 (Kulusevski 5), Arthur 5,5 (Ramsey sv), Bentancur 5,5 (Rabiot sv), Bernardeschi 6 (Chiesa 5), Dybala 5, Cristiano Ronaldo 6,5. Il migliore: Morata 7. All. Pirlo 5,5
Come diceva spesso l’ex allenatore bianconero Massimiliano Allegri, la Juventus se la cava con un “fiuuuu“. Non sempre però, soprattutto in Champions League, gli uomini di Pirlo potranno regalare oltre un tempo agli avversari.
La squadra ha disperato bisogno di più dinamismo se vuole aggredire in pressing, ma anche di una maggiore qualità per rendere fluido e verticale il gioco. Il tecnico è chiamato al difficile compito di trasformare questa “bozza” di progetto in un ciclo vincente. Come detto in conferenza stampa, gli esperimenti sono finiti: per la prossima gara, appuntamento a sabato 28 novembre con Benevento-Juventus. Vietato sbagliare.
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