Ibrahimovic non ha alcuna voglia di pensare al ritiro. Ecco chi è, quanto guadagna e curiosità sulla sua vita privata, la sua famiglia, i gol e la moglie.
Ibrahimovic, talento assoluto e fuoriclasse del Milan, non ha alcuna voglia di pensare al ritiro: programma un altro rinnovo in rossonero e pensa ai prossimi trofei. A dispetto dei suoi 39 anni, compiuti il 3 ottobre scorso, Zlatan Ibrahimovic è indiscutibilmente uno dei talenti più straordinari ancora in attività.
In grado di rivaleggiare con Cristiano Ronaldo e, da qualche anno almeno, persino di oscurare Lionel Messi. Nessuno ha vinto così tanto in campionati diversi, nessuno probabilmente sarà in grado di poter vincere ancora a quarant’anni suonati. Scopriamo tutto sul calciatore più famoso e ricco del mondo.
Ibrahimovic, chi è il fuoriclasse del Milan
Nato a Malmo, in Svezia, Ibrahimovic è l’espressione di un mix di culture che si sposa perfettamente con quella che l’espressione del suo talento sul campo. Il mito di Ibra, figlio di Sefik, un bosniaco musulmano, e di Jurka, una croata cattolica, nasce nei sobborghi più modesti di Rosengard tra il campetto di calcio della scuola e il parco.
É qui che Ibrahimovic diventa il fenomeno che oggi il calcio ama e conosce imparando a controllare il pallone con una capacità tecnica straordinaria che prende spunto anche dalle figure delle arti marziali, una delle sue grandi passioni. Fa il suo esordio nel Balkan, la squadra giovanile dei figli degli immigrati, poi passa al Malmo che lo cede a diciannove anni all’Ajax dove si impone all’attenzione generale.
Dieci maglie in 21 anni
Poi Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Paris Saint Germain, Manchester United, Los Angeles Galaxy e ancora Milan: dieci trasferimenti in 21 anni di carriera professionistica che lo vedono vincere ovunque. Ibrahimovic è l’unico attaccante in attività che può vantare il titolo nazionale in Olanda (due), Italia (tre con la Juve, uno con l’Inter e un altro con il Milan) , Francia (quattro), oltre a un gran numero di coppe nazionali, supercoppe nazionali e internazionali e un’infinità di riconoscimenti personali.
Capocannoniere ovunque abbia giocato ha collezionato nomination per il Best Player Fifa e il Pallone d’Oro: che non ha mai vinto. Anche perché gli è mancato il grande successo con la Svezia nonostante due Mondiali e quattro Europei.
La famiglia, i guadagni
Zlatan ha una moglie forte quanto lui: Helena Seger, più grande di lui di qualche anno, bellissima, da cui ha avuto due figli maschi, Maximilian e Vincent, che stanno cominciando a mettersi in evidenza nelle squadre giovanili del Milan. Ha sempre guadagnato moltissimo, una media di quindici milioni di euro a stagione, senza contare i ricchissimi introiti frutto di diritti, campagne pubblicitarie investimenti.
Ha scritto una biografia (“Io, Zlatan”) che per anni è stato il libro più letto e tradotto in Svezia così come il film documentario che lo ha per protagonista (“Becoming Zlatan”) ha vinto riconoscimenti in tutto il mondo. Secondo le statistiche di riviste autorevoli come Forbes è il calciatore più ricco del mondo. Più anche di Cristiano Ronaldo. People With Money lo mette al primo posto tra i guadagni del 2020 con un patrimonio acquisito (titoli, liquidità, immobili) di 275 milioni di dollari. Il ritorno al Milan gli ha fruttato quasi 100 milioni di euro anno su anno, tra il 2019 e il 2020.
I record di Ibra
I record di Ibrahimovic sono tanti: e difficilmente raggiungibili. É stato il primo – e al momento è l’unico straniero – ad avere vinto il titolo di top scorer in Italia con due squadre diverse: Inter e Milan. Nonostante il ritiro dalla Nazionale sia ormai di alcuni anni fa è il marcatore assoluto del suo paese: 62 gol in 116 presenze. Al punto che in Svezia c’è un autentico plebiscito per riportarlo in Nazionale in vista del prossimo Europeo. É il calciatore che in Spagna ha segnato la tripletta più veloce nella storia della Liga (nove minuti) ed è l’unico ad avere vinto 11 titoli nazionali in quattro paesi diversi. In Inghilterra è il calciatore più anziano ad avere superato almeno 15 gol (35 anni…)
Zlatan il burbero
Ibrahimovic è famoso per il suo carattere bizzoso, irascibile e poco incline ai compromessi: si rifiutò di fare un provino con l’Arsenal a 18 anni dicendo “Zlatan non fa provini”: e andò all’Ajax. Famose sono le sue ‘discussioni’ dentro e fuori dal campo. Nel ritiro della Svezia, poco prima dei Mondiali, scatenò una rissa con Ljunberg. Si picchiò in allenamento con il difensore americano del Milan Onyewu: i due vennero separati a fatica da Gattuso che si prese anche un pugno.
Litigò con Mido, all’Ajax, ma soprattutto con Van De Vaart cui minacciò di rompere una gamba in allenamento. Poi con Guardiola, al Barcellona: i due si detestavano. E negli Stati Uniti prese il suo impegno molto sul serio litigando con diversi giocatori avversari e salutando i giornalisti con un’altra frase culto: “Veni, Vidi, Vici – disse annunciando il suo ritorno in Europa – ora potete anche tornare a vedere il baseball”.
Il suo futuro
Il futuro di Ibrahimovic è già scritto: il ritiro può attendere. Ibra sta trattando un altro rinnovo con il Milan anche in considerazione della sua incredibile condizione tecnica. Quest’anno non lo hanno fermato il Coronavirus e nemmeno un acciacco muscolare: rientri sempre a tempo di record. Con il suo formidabile seguito di follower (oltre 100 milioni di persone sono raggiunte dai suoi post) Ibrahimovic è probabilmente destinato a essere il prossimo grande testimonial del Milan, un brand ambassador di valore internazionale. Ibra vuole restare nel calcio ma non sembra avere alcuna intenzione di voler iniziare una carriera da allenatore.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.