Ancora una sconfitta per la Juventus che cade in casa con l’Atalanta e vede il campionato definitivamente pregiudicato
Reduce dalla pesantissima sconfitta di Champions League contro il Chelsea (4-0), con le inquietanti notizie che riguardano le indagini di magistratura e Guardia di Finanza sui conti della società , la Juventus rimedia un’altra sconfitta, la terza nelle ultime cinque  giornate di Serie A nella gara di cartello contro l’Atalanta.
Juventus – Atalanta 0-1
Difficile trovare un argomento di sintesi in una partita che la Juventus non ha nemmeno giocato troppo male. Forse in modo confuso, forse in modo troppo nervoso. Ma che, di fatto, ha visto una squadra bianconera che nel secondo tempo ha prodotto molto senza tuttavia riuscire a recuperare un match che coincide con una situazione che si fa pesantissima in termini di punteggio e di campionato.
La Juve, ancora una volta, paga un pessimo primo tempo nel corso del quale ha faticato a trovare continuità di gioco verso la porta avversaria rischiando peraltro sempre molto sulle ripartenze estremamente organizzate della formazione avversaria. Archiviato un sospetto fallo di mano di Bonucci, che il VAR giudica non da calcio di rigore, la Juventus spreca la più importante palla gol del primo tempo con Federico Chiesa.
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Poi va in svantaggio: errore di Morata a centrocampo, verticalizzazione velocissima che Zapata controlla e insacca sotto la traversa. A complicare le cose, nella ripresa, ci si mette anche l’infortunio di Chiesa che non rientra in campo dopo l’intervallo.
Ma non è che le soluzioni trovate dalla panchina da Massimiliano Allegri, in modo particolare con un Kean molto spento e inconcludente, portino qualche beneficio. La Juve, che pure conduce una ripresa in crescendo con un finale palpitante, si schianta contro la difesa dell’Atalanta che, questa volta, regge.
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L’emozione più grande, oltre a un paio di conclusioni insidiose di Morata e Dybala, è un calcio di punizione con il quale l’argentino scheggia la traversa a tempo praticamente esaurito. Troppo poco.
Il pubblico, deluso, lascia lo Stadium fischiando. Non solo una contestazione alla prestazione della squadra ma forse alla situazione generale che trapela in un finale molto nervoso al momento di lasciare il terreno di gioco.
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Juventus prossime partite
Per la Juventus è la seconda sconfitta in tre giorni alla vigilia di una settimana estremamente intensa e complicata, considerando anche le voci extracalcistiche che riguardano la società .
La Juve ora è chiamata a due partite di routine contro la Salernitana, martedì sera in trasferta.e il Genoa, domenica sera di nuovo allo Stadium. Ma l’impressione è che i conti per questa edizione di Serie A ormai non tornino già più punto: ed è soltanto novembre.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.