Atalanta, rosa giocatori 2022 2023. Di chi è la squadra di Bergamo

Atalanta, rosa 2022/2023. Elenco aggiornato giocatori e formazione dell’Atalanta Bergamasca Calcio. Stipendi, proprietà, dirigenza e palmares.

Atalanta, giocatori 2022-23. Nell’ultima stagione, l’Atalanta ha mancato la qualificazione alle competizioni europee, ma è probabile che nel campionato 2022/2023 ci riprovi. Per provare a centrare l’obiettivo, la proprietà ha confermato l’allenatore Gian Piero Gasperini e un sostanzioso gruppo di giocatori.

Atalanta formazione giocatori
Foto (Ipapress)

Di seguito ecco l’elenco dei giocatori dell’Atalanta suddivisi per ruolo.

(rosa aggiornata al 7/7/2022)

Formazione Atalanta 2022-23

Portieri Atalanta

1 Juan Musso: argentino classe 1994, è nel giro dell’Albiceleste. Arrivato all’Atalanta nell’estate 2021, il club orobico ha sborsato circa 20 milioni all’Udinese per averlo. Nonostante sia reduce da una stagione di alti e bassi, è ancora il portiere titolare.
31 Francesco Rossi: uno dei tanti prodotti del settore giovanile orobico. Nato nel 1991, dopo la trafila nel vivaio ha fatto qualche esperienze in C prima di tornare laddove è cresciuto e recitare i panni del terzo portiere.
57 Marco Sportiello: come Rossi è stato svezzato a Zingonia. Classe 92, dopo le esperienze in categorie minori a Seregno, Poggibonsi e Carpi, è stato titolare nella Dea fino al 2016. Poi Fiorentina e Frosinone prima di tornare alla casa madre nelle vesti di affidabile dodicesimo.

Difensori dell’Atalanta

28 Merih Demiral: difensore centrale della nazionale turca, è cresciuto nel Fenerbahce e portato in Italia dal Sassuolo. Il classe 1998, dopo due anni in ombra alla Juventus, è tornato in luce all’Atalanta.
19 Berat Djimsiti: albanese, è stato scovato dall’Atalanta allo Zurigo. Dopo due anni di prestiti ad Avellino e Benevento, il classe 93 è diventato uno dei perni della difesa. Duttile, può giocare sia sul centrodestra e sul centrosinistra in una difesa a tre e sa fare uno dei due centrali in un pacchetto a quattro.
6 José Palomino: argentino, ha sfiorato un paio di volte la convocazione con l’Argentina, è il più esperto nella retroguardia. Classe 1990, forte fisicamente e nel gioco aereo sta per iniziare il quinto anno con i nerazzurri.
42 Giorgio Scalvini: una delle piacevoli scoperte della scorsa stagione. Classe 2003, dispone di buone qualità aeree e fisiche, oltre a possedere tanta personalità.
2 Rafael Toloi: capitano, di origini brasiliane, ma campione d’Europa con l’Italia a Euro2020. Un modello per i compagni più giovani, è un difensore centrale che, all’occorrenza, può interpretare anche il ruolo di terzino grazie anche alle sue qualità offensive.

Centrocampisti Atalanta

15 Marten de Roon: olandese, pescato nell’Heerenveen di Van Basten di cui era capitano, è uno dei due equilibratori del centrocampo dell’Atalanta, club in cui milita dal 2015 salvo una sfortunata stagione al Middlesbrough (2016/2017). Dotato di grinta e senso tattico, si adatta anche al ruolo di difensore.
13 Ederson José dos Santos Lourenço da Silva: 23enne brasiliano, noto semplicemente come Ederson, è stato il primo acquisto estivo della Dea. Prelevato dalla Salernitana, club in cui era arrivato solo sei mesi prima, potrebbe essere il colpo dell’estate.
11 Remo Freuler: svizzero, è il secondo equilibratore della mediana orobica. Agonismo e generosità sono i suoi punti di forza. Classe 1992, pronto per l’ottava con la maglia dell’Atalanta.
33 Hans Hateboer: laterale olandese i cui punti di forza sono la velocità e la resistenza. A suon di sgroppate sulla destra è stato ribattezzato “cavallo pazzo” da qualche tifoso. Nato nel 1994, sta però facendo fatica a tornare sui suoi livelli dopo il lungo stop per infortunio.
7 Teun Koopmeiners: jolly orange che gioca dovunque lo si metta. Davanti alla difesa, trequartista o mezzala non fa differenza: senso della posizione, visione di gioco, tiro e un delizioso mancino sono le principali caratteristiche di un elemento che ha ancora molti margini di miglioramento (classe 1998).
3 Joakim Maehle: esterno di difesa o di centrocampo danese, predilige giocare sulla corsia di destra ma si destreggia bene anche sulla sinistra. Possiede una buona accelerazione e giunge spesso alla conclusione. Classe 1997, l’Atalanta lo ha prelevato dal Genk nel gennaio 2021.
18 Ruslan Malinovskyi: ucraino nato nel 1993, come Maehle è arrivato dal Genk, ma un anno e mezzo prima. In Belgio giocava da centrocampista puro, mentre Gasperini, al fine di sfruttare al meglio il suo potente sinistro, ha scelto di avanzarlo sulla trequarti oppure di schierarlo anche come seconda punta.
88 Mario Pasalic: dopo aver girato l’Europa con Hajduk Spalato, Elche, Monaco, Milan e Spartak Mosca, il classe 1995 croato ha trovato casa a Bergamo. Diligente e obbediente, da trequartista si fa valere con i suoi inserimenti, ma può essere schierato anche come interno di centrocampo.
77 Davide Zappacosta: svezzato nel vivaio nerazzurro, è un laterale destro e sa destreggiarsi anche a sinistra. Tornato a Bergamo dopo le parentesi con Torino, Chelsea, Roma e Genoa, il classe 1992 si fa apprezzare per spirito di sacrificio e buone qualità da crossatore.

Attaccanti dell’Atalanta

10 Jeremie Boga: in sei mesi ha rischiato di essere bollato come flop. Accelerazione, progressione e tiro sono i suoi tre principali punti di forza, ma l’ivoriano dovrà mostrarli al pubblico per evitare di finire ai margini.
99 Moustapha Cissé: un talento interessante con alle spalle una storia da raccontare. Fino a sei mesi fa giocava con i rifugiati, oggi ha già segnato in Serie A. Questo ragazzo ha dimostrato di avere una dote che manca in molti giovani d’oggi: la fame.
72 Josip Ilicic: lo sloveno è indubbiamente la stella di questa squadra. Tecnicamente non c’è nessuno come lui e con il suo mancino sembra danzare palla al piede. Imprevedibile, ha la capacità di risolvere da solo le partite. Peccato che un serio problema lo stia limitando parecchio negli ultimi due anni.
59 Aleksej Miranchuk: il russo è stato l’oggetto misterioso delle ultime due stagioni. Utilizzato come seconda punta, ha raramente mostrato il proprio bagaglio. Usa quasi esclusivamente il mancino, dotato di un buon dribbling, manca un po’ di carattere.
9 Luis Muriel: in certi momenti il colombiano ricorda Ronaldo il Fenomeno. Stessa eleganza nel controllo del pallone e medesime finte ubriacanti. Tecnica sopraffina, peccato faccia fatica a mantenere a lungo un buono stato di forma.
91 Duvan Zapata: quando è in forma, il Gigante di Calì è straripante. Ha una forza fisica in grado di trascinar con sé anche un paio di avversari, oltre a possedere un buon senso del gol ed essere un gran lavoratore.

Chi è l’allenatore dell’Atalanta

Gian Piero Gasperini
Foto Ipa

Il tecnico dell’Atalanta è ancora Gian Piero Gasperini che sarà al timone della squadra nerazzurra per la settima stagione consecutiva, record per la Serie A attuale.

Il timoniere atalantino, originario di Grugliasco, è legato alla Dea da un contratto con scadenza fissata a giugno 2024, con opzione di prolungamento fino a giugno 2025, da circa 3 milioni netti a stagione.

Dopo aver iniziato la carriera da allenatore nelle giovanili della Juventus, Gasperini ha guidato Crotone, Genoa (due volte), Inter e Palermo, prima di aprire un ciclo ricco di soddisfazioni con l’Atalanta, con cui ha conquistato tre qualificazioni in Champions League, due in Europa League e due finali di Coppa Italia.

Chi sono i principali dirigenti dell’Atalanta

Il presidente dell’Atalanta è Antonio Percassi, imprenditore bergamasco attivo in più settori e uno dei 50 uomini più ricchi d’Italia secondo Forbes con un patrimonio personale da oltre un miliardo di euro.

L’amministratore delegato del club orobico è Luca Percassi, figlio di Antonio, che ricopre anche la carica di vicepresidente. Luca ha un passato da calciatore nelle giovanili nerazzurre e nel Chelsea, ma ben presto ha appeso gli scarpini al chiodo per seguire le orme del padre. Oggi è anche vicepresidente della Lega di Serie A.

Le altre figure chiave dell’Atalanta sono quelle che si occupano dell’allestimento della squadra. In prima linea ci sarà Tony D’Amico, appena arrivato dopo diverse stagioni all’Hellas Verona, insieme a Lee Congerton, giunto a Bergamo dopo le esperienze con Chelsea, Amburgo e Leicester. Senza dimenticare lo storico Gabriele Zamagna, uomo abile a scovare talenti in giro per il mondo.

Di chi è l’Atalanta

Fino a qualche mese fa l’Atalanta era di proprietà quasi esclusiva della famiglia Percassi che con Dea srl deteneva l’86% del pacchetto azionario, mentre il restante 14% era suddiviso fra azionisti minori.

Poi, il 19 febbraio 2022, è stato ratificato il passaggio del 55% delle quote di Dea Srl al gruppo di investitori americani capitanato da Stephen Pagliuca, coproprietario anche dei Boston Celtics di Nba, che in seconda istanza è diventato anche co-chairman dell’Atalanta.

Oltre alle quote in possesso a Pagliuca e Percassi, gli azionisti minori si dividono equamente le quote rimanenti: una fetta fa capo a imprenditori guidati da Selini, l’altra al Gruppo Radici, molto vicino ai Percassi (Luca Percassi ha sposato Cristina Radici).

Gli stipendi dell’Atalanta

Nonostante negli ultimi anni l’Atalanta abbia raggiunto le prime posizioni del campionato italiano e abbia raccolto consensi anche in Europa, il club è sempre riuscito a mantenere contenute le spese per gli stipendi dei calciatori.

Infatti la dirigenza ha stanziato il tetto dei 2 milioni netti per i cosiddetti big che, ovviamente, si contano sulle dita di una mano. Questo ingaggio, o comunque di poco inferiore, è riservato a Zapata, Muriel e Ilicic, mentre altre figure come Miranchuk, Malinovskyi, Pasalic si attestano attorno al milione e mezzo. Attorno al milione ci sono invece de Roon, Toloi, Palomino, Demiral, Freuler, Koopmeiners e altri.

Cosa ha vinto l’Atalanta

Il palmares dell’Atalanta è abbastanza misero. In bacheca gli orobici hanno inserito solamente la Coppa Italia vinta nel 1963, battendo il Torino con la tripletta di Domenghini, oltre a un campionato di C1 e diversi di Serie B.

Perché la Dea si chiama così?

L’Atalanta è anche chiamata Dea (simbolo che compare nel logo della squadra). Il motivo riguarda la mitologia greca, dove Atalanta era la dea della velocità, cacciatrice e al tempo stesso virtuosa. Da qui l’associazione con la società di calcio. Queste caratteristiche le ritroviamo anche nella squadra nerazzurra durante le partite di Serie A e Coppa Italia. Infatti, velocità, intensità e caccia agli avversari sono peculiarità del team allenato da Gasperini, quasi a voler tenere fede alle origini del suo nome.

Siamo giunti al termine di questa nostro approfondimento dedicato all’Atalanta Bergamasca Calcio. I giocatori che fanno parte della rosa 2022-23 sono per lo più stranieri, ma ci sono anche italiani di ottimo livello, allenati da un maestro come Gasperini. Vedremo quali risultati sarà in grado di ottenere nelle prossime stagioni.

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