Ci sono sconfitte che fanno bene. Per quanto dure possano essere. La sconfitta contro l’Inghilterra, campione d’Europa e vicecampione del mondo, è indubbiamente un’amara lezione della quale fare tesoro. L’Inghilterra vince giocando un primo tempo praticamente perfetto costringendo sempre l’Italia sulla difensiva incapace quasi di reagire. Merito di una condizione fisica straripante e di una sicurezza tipica delle grandissime squadre. Dalle quali si può solo imparare… Così come dal pareggio contro l’Irlanda in una partita che forse si poteva interpretare meglio.
Italia-Inghilterra 1-5
Un passo indietro rispetto alle partite contro Svezia e Spagna con l’aggravante di un gol preso immediatamente, dopo nemmeno un paio di minuti.
Proprio come nei molti gol subiti ai Mondiali, è fatale un calcio d’angolo: zuccata perentoria di Wubben-Moy su un cross perfetto di Greenwood e l’Inghilterra è in vantaggio. Difesa fragile… che va in affanno subito dopo su un altro calcio d’angolo che offre un nuovo colpo di testa a Wooben-Moy.
L’Italia fatica molto a portarsi in avanti: nell’ultima occasione Cantore si libera splendidamente per Cambiaghi: ma Bronze spazza. Inghilterra davvero micidiale: Giuliani compie un primo miracolo su Alessia Russo, Kelly calcia splendidamente al volo mandando sul fondo. Ma su un altro calcio d’angolo un pasticcio, anche un po’ sfortunato della nostra difesa, consente a Hemp di insaccare il raddoppio su una corta respinta di Giuliani. Il gol à una carambola. Rinvio di Galli che si stampa sul piede di Laureen Hemp e diventa un tiro beffardo…
L’Italia coraggiosa vista in UEFA Nations League stavolta è davvero lontana. Inghilterra ancora in evidenza con altre conclusioni di Hemp e Kelly. Al 33’, sull’ennesimo traversone, un controcross di Stanway sempre da azione di calcio d’angolo, ed Hemp trova un colpo di testa imprendibile per Giuliani.
Punteggio molto severo per le Azzurre: che rischiano grosso anche subito dopo su una doppia conclusione a rete di Kelly sulla quale Giuliani compie un vero miracolo. La reazione azzurra si vede a tempo scaduto. Cambiaghi recupera uno splendido pallone a centrocampo che Cantore perfeziona in corsa, Catena appoggia e Cambiaghi insacca trovando il suo secondo gol azzurro.
Il secondo tempo
La ripresa si apre con Salvai per Bergamaschi nella difesa azzurra e Bonfantini per Catena in attacco: come in tutte le amichevoli nessun limite sulle sostituzioni per i tecnici che ne approfittano per altri test. Inghilterra che tuttavia non cambia atteggiamento, anche se le Azzurre riescono a portare più avanti un gioco che nel primo tempo era sembrato anche eccessivamente cauto. Kelly ancora pericolosa al tiro, respinto da Linari. Cambiaghi a un soffio da un gran colpo di testa su azione di calcio d’angolo: ma l’attaccante dell’Inter riesce solo a sfiorare.
Ritmi un po’ più blandi, Inghilterra appena un pochino meno aggressiva. Ci potrebbe essere un po’ più di spazio per l’Italia che però non riesce ad approfittarne.
Con l’ingresso di Laureen James sorella d’arte e grande talento, per quanto dal carattere bizzoso, le Leonesse tornano a farsi offensive. Prima è proprio l’attaccante del Chelsea, 22 anni, a calciare a rete dopo una bella azione personale, con Giuliani che si salva in angolo. Poi sempre James si inventa una devastante progressione sulla sinistra che si conclude con un sontuoso cross che Toone calcia a rete deliziosamente. É il 4-1…
Gran palla gol anche per l’Italia: Cantore ruba palla e appoggia a Cambiaghi che stavolta allarga troppo il compasso. Palla sul fondo da ottima posizione…
Soncin richiama Galli per Severini e Di Guglielmo per Serturini.
Il punteggio diventa davvero pesante con il quinto gol di Daly, lanciata in contropiede costringendo Giuliani a uscire a vuoto e lasciare la porta sguarnita. L’Inghilterra potrebbe esagerare: ma Giuliani para un tiro impossibile a James con uno straordinario riflesso di piede destro con Hemp che a due passi dalla porta mette sul fondo un pallone più fcile da insaccare che da sbagliare.
In sintesi, il prossimo appuntamento
Le Azzurre tornano a casa con la consapevolezza che c’è ancora del lavoro da fare. Ed è sicuramente la cosa migliore per una squadra che deve essere estremamente consapevole che il proprio margine di miglioramento è ancora estremamente ampio.
Ora per tutte testa di nuovo alla Coppa Italia, semifinali in programma domenica, e al campionato (si gioca dal 16 marzo) prima della prossima sosta, con convocazioni previste il 29 marzo, e iniziare il percorso delle qualificazioni al campionato Europeo del 2025 in Svizzera contro avversarie che saranno note dopo il sorteggio del 5 marzo.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.