Piove e fa freddo. Ma c’è davvero un bel pubblico al Viola Park, impianto assolutamente splendido, comodo, luminosissimo, un manto erboso da favola. Firenze accoglie la nazionale femminile con un caldo abbraccio dopo la splendida avventura vissuta in UEFA Nation’s League. Manca il gol e forse anche qualche occasione da rete importante per le Azzurre, certo non l’impegno contro una squadra fisica e bene impostata che ha concesso pochissimo.
Italia-Irlanda 0-0
É l’ultima volta di Sara Gama accolta in modo molto affettuoso per la sua 140esima e ultima partita. Esordio assoluto dal primo minuto per Elisabetta Oliviero; conferma per Giulia Dragoni.
L’Irlanda con l’Italia non ha mai vinto ma arriva da un rush di sei vittorie e sette risultati utili consecutivi. Un movimento in crescita che si esprime con un modulo tipicamente britannico, trequartista avanzato e due punte. La prima emozione è irlandese: un pallone in profondità per Carusa, al rientro in nazionale: inutile il tentativo di scartare Schroffenegger che chiude senza incertezza. L’Italia si presenta in area di rigore al 20’: lunghissimo cross dalla destra di Glionna che Piemonte colpisce di testa, ma debolmente. Palla sul fondo. Bella percussione anche di Oliviero il cui cross basso e teso viene raccolto da Brosnan.
L’idea di cercare le fasce è una delle costanti della squadra azzurra: ci provano due o tre volte, da destra e sinistra, sia Glionna che Oliviero in modo intraprendente. Davvero spregiudicato l’atteggiamento di Oliviero che conquista un corner e un ottimo calcio di punizione: che Brosnan para centralmente.
Allo scadere del primo tempo la migliore occasione, una percussione di Piemonte che anziché crossare decide di tirare: ne esce una parabola splendida, insidiosissima che si spegne sul fondo dopo una deviazione a un nulla dalla linea di porta.
Il secondo tempo
Un paio di minuti e per Sara Gama è il momento di salutare. Un momento molto emozionante: le compagne la accolgono schierate al punto di uscita, qualche lacrima. Non solo sul campo. L’impronta che Sara lascia nel calcio femminile italiano è davvero concreta e innegabile.
Poi si ricomincia a giocare: e Dragoni spedisce un pallone fantastico a un soffio dall’incrocio dei pali. Poi è Girelli, pochi secondi prima di uscire che va vicinissima al bersaglio: ma la posizione al momento del lancio è irregolare.
Si vede anche l’Irlanda al tiro. In bella evidenza il tandem d’attacco composto da Barrett e Larkin, 18enne del Crystal Palace appena entrata in campo e subito in evidenza. Larkin prima impegna Salvai in un velocissimo contropiede: poi conclude in rete, ma in posizione irregolare.
La girandola di sostituzioni rende un po’ più complicato il flusso del gioco che scivola fino alla fine del match con una sola sostanziale emozione: una clamorosa palla gol per Michela Catena, che sola davanti al portiere calcia alto un pallone perfetto. Poteva essere grande festa per l’attaccante viola davanti al suo pubblico.
Finisce 0-0. Un buon pareggio, una buona sgambata, contro un’ottima squadra.
Il prossimo appuntamento
Italia che torna a Coverciano per altri due giorni di lavoro: lunedì mattina l’ultimo appuntamento, poi la partenza per la Spagna dove martedì sera ad Algeciras le Azzurre affronteranno un secondo test, decisamente probante, contro l’Inghilterra campione d’Europa e vice-campione del mondo. Soncin avrà modo di fare altri test e ruotare l’organico. Le qualificazioni all’Europeo, il cui sorteggio è in programma il 5 marzo, sono ormai dietro l’angolo…
ITALIA-IRLANDA
Italia: Schroffenegger; Gama (49’ Bartoli), Linari, Salvai, Oliviero; Greggi (77’ Severini), Galli (77’ Caruso), Dragoni (85′ Bonansea); Girelli (64’ Catena), Piemonte, Glionna (64’ Bonfantini). CT Andrea Soncin.
A disposizione: Baldi, Giuliani, Bartoli, Boattin, Cambiaghi, De Rita, Lenzini, Piga, Schatzer.
Irlanda: Brosnan, Fahey (90′ Mannion), Stapleton, Hayes; McCabe, Littlejohn (dal 46’ Quinn), Connolly, Payne; Ziu (69’ Larkin); Carusa (61’ Barrett), Atkinson (61’ Kiernan). CT Eileen Gleeson.
A disposizione: Agg, Caldwell, Campbell, McLaughlin, Moloney, Murphy, Whitehouse.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.