Una Italia concentrata, efficacissima, estremamente attenta e di grande efficacia batte 2-0 l’Olanda concedendo poco o nulla a una squadra sulla carta più quotata e più forte.
Tatticamente una partita praticamente perfetta da parte della squadra diretta da Andrea Soncin: anche grazie a una condizione fisica che ha consentito alla squadra una prestazione di grande sacrificio e a una dedizione assolutamente ammirevole che rappresenta un altro passo avanti nel percorso di crescita di una squadra che comincia ad avere una impronta decisamente molto ben delineata.
Italia-Olanda 2-0
Cosenza risponde con discreto entusiasmo alla chiamata della Nazionale azzurra che qui ha giocato con la rappresentativa maggiore una sola volta.
L’Italia si presenta con uno schieramento molto offensivo e aggressivo. L’Olanda ha tantissime assenze di rilievo e un paio di giocatrici arrangiate in posizioni non abituali a cominciare da Beerensteyn cui il tecnico olandese chiede un lavoro di grandissimo sacrificio in posizione avanzatissimo da falsa nueve che poco si adattano alle sue grandi qualità di esterna.
Italia che si presenta subito in area di rigore con Bonansea che cerca spazio per il tiro e finisce per favorire la conclusione di Greggi, il primo pericolo per il portiere Kop. Al 6’ l’Italia è avanti: con Boattin a terra l’Italia sfrutta una norma del vantaggio e riparte in modo perfetto: pallone in profondità di Giugliano bucato da Spitse che Valentina Giacinti, da posizione angolata, conclude splendidamente direttamente alla base del secondo palo. Gol splendido, il 26esimo in maglia azzurra per l’attaccante della Roma.
Al 10’ concretamente vicina al raddoppio la squadra azzurra: stavolta è Bonfantini a trovare lo spazio per la conclusione su azione personale di Giacinti, sinistro un po’ sporco, e palla sul fondo.
Olanda molto sorpresa dall’atteggiamento delle Azzurre che giocano bene e con personalità : Beerensteyn tenta una conclusione estemporanea non insidiosa per Giuliani. Italia di nuovo pericolosissima al 21’: calcio d’angolo di Giugliano che Linari colpisce staccando altissimo di testa e Bonansea che arriva a un nulla dalla deviazione che poteva diventare davvero decisiva.
L’Italia del primo tempo ha il grande merito di non aspettare che la partita passi dalle sue parti: va a prendersi spazio e pallone lasciando pochissima iniziativa all’Olanda in una scelta estremamente dispendiosa dal punto di vista fisico. Ma che le Orange subiscono in modo molto evidente. L’Olanda gioca, si muove, ma non va da nessuna parte e non calcia praticamente mai con Giuliani quasi del tutto inoperosa per tutto il primo tempo.
Il secondo tempo
Italia che mantiene lo stesso atteggiamento nel corso del secondo tempo. Squadra alta e profonda con un pressing molto aggressivo. Le manovre dell’Olanda restano un predicato verbale senza soggetto: tanti passaggi ma spesso destinati al nulla. Soncin aggiunge altra fisicità con Cambiaghi e Galli per Bonansea e Greggi: un segnale evidente che la partita si può anche chiudere. E su un affondo, il primo di Cambiaghi, intensissimo, arriva un lungo pallone che Agnese Bonfantini raccoglie su una smanacciata davvero infelice di Kop. É il 61’ per questo raddoppio griffato Inter.
Jonker si decide a cambiare qualcosa inserendo Leuchter, attaccante dell’Ajax per una impalpabile Van de Donk. A venti minuti dal termine Bartoli e Bonfantini lasciano campo a Salvai e Bergamaschi. Italia di nuovo pericolosa sul solito pallone tagliatissimo da Giugliano sul quale Giacinti cerca una conclusione acrobatica.
Italia vicinissima al terzo gol nel finale: Giugliano si impone in area di rigore e costringe Kop a un autentico miracolo sul quale Cambiaghi fallisce il tap-in. Poi è Galli a costringere ancora il portiere avversario al calcio d’angolo con un tocco provvidenziale su un gran tiro dal limite. Olanda insistente e pressante fino al termine: ma è una pressione sterile che non impensierisce mai Laura Giuliani protetta da una difesa estremamente attenta e diligente.
Il nostro giudizio
È la prima vittoria in una partita ufficiale non amichevole della nostra storia contro l’Olanda. Era davvero la partita che ci voleva. Forse non quella che ci si aspettava dopo le opache prestazioni in amichevole contro l’Irlanda a Firenze e Inghilterra in Spagna. Una squadra che evidentemente sa trovare la sua consapevolezza solo di fronte alla grande impresa: e avere battuto in modo così netto, non solo in termini di punteggio ma anche di prestazione, una squadra più quotata, la testa di serie del girone, è una impresa da incorniciare. Il modo migliore per iniziare il percorso che porterà agli Europei in Svizzera.
In classifica
L’Italia sale a quota tre dopo il primo turno del girone. Nell’altra partita del nostro girone tutto facile per la Norvegia che batte nettamente, 4-0, la Finlandia con gol di Ildhusoy, Haug, Bjelde e Terland. Ma alla Norvegia ci si penserà più avanti.
L’Italia adesso tornerà in campo martedì 9 marzo, alle 18.15 in trasferta contro la Finlandia con cui l’Italia ha un bilancio sostanzialmente positivo, cinque vittorie, una sconfitta e ben sei pareggi. Anche a Helsinki, però, una vittoria sarebbe davvero fondamentale.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.