Straordinaria impresa delle Azzurre che vincono in casa della Spagna nel quarto turno di UEFA Nation’s League
Straordinarie! L’Italia è stata straordinaria. Una vittoria che diventa il miglior biglietto da visita possibile per una squadra che gioca alla pari, segna tre gol a una Spagna che non subisce mai nulla e riesce a portare a casa un risultato destinato forse anche a cambiare la storia della squadra di Andrea Soncin.
É proprio di serate come queste che ha bisogno il calcio femminile italiano, qualcosa di cui essere orgogliosi. E di questa squadra c’è sicuramente molto di cui essere orgogliosi.
Spagna-Italia 2-3
Partiamo dalla cornice: che è splendida. Qualcosa che ci farebbe piacere vedere molto più spesso anche qui da noi. Il piccolo stadio di Pontevedra è delizioso ed è pieno in ogni ordine di posti. Oltre 15mila persone. Qui in Italia chissà quando le vedremo per una partita della Nazionale femminile.
Una grande festa per la Spagna campione del Mondo, ma è calorosa l’accoglienza anche per l’Italia che ha avuto il merito di riuscire ad arginare questa squadra incredibile che è passata a Salerno soffrendo molto, certamente senza dominare.
Forse questo è il prologo giusto di una serata incredibile: una squadra determinatissima a tenere testa a tutti i costi a una squadra notevolmente più quotata, sicuramente più forte.
Dopo la sconfitta della Svezia in Svizzera, molto sorprendente, la Spagna è già aritmeticamente prima. Ma una squadra che fino a oggi ha sempre vinto, segnando 16 gol in quattro partite e subendone solo tre, non ha alcuna intenzione di far fare bella figura alle Azzurre. Che almeno inizialmente subiscono. Spagna in vantaggio al 12’: l’azione che libera sulla destra Athenea è molto precisa e la nostra difesa forse non è completamente allineata. L’attaccante del Real Madrid si infila nel corridoio e buca Giuliani in uscita.
Rimonta meravigliosa
Nel secondo tempo però si assiste a una impresa sulla quale in pochi avrebbero mai scommesso. L’Italia si fa aggressiva, ed esce dal guscio. Al 3’ della ripresa il pareggio: appoggio di Caruso sulla destra per Giacinti che si appoggia e con il destro gira una incantevole parabola che si spegne imparabilmente alle spalle di Coll.
Spagna sorpresa. Italia che comincia a prenderci gusto. Le Azzurre spingono con generosità e nuove idee, un piglio davvero offensivo. Al 58’ l’impensabile: l’Italia è in vantaggio. Giugliano da destra crossa a centro area e Cambiaghi di testa sceglie tempo e traiettoria perfettamente per il suo primo gol in azzurro.
La Spagna comincia a scuotersi: a fare brutta figura non ci tiene nessuno. Ma le manovre delle campionesse del mondo si limitano a un gran numero di cross sui quali Giuliani si fa sempre trovare puntuale. E al 66’ l’Italia cala il tris: altro traversone da destra di Giugliano, Cambiaghi gioca di sponda per Linari che dal secondo palo insacca il terzo gol.
La Spagna non subiva tre gol da una vita. L’Italia ha inchiodato le campionesse del mondo all’angolo. Ma manca ancora mezz’ora: ed è inevitabilmente di grande sofferenza.
Spagna in gol al 76’: palla persa sulla trequarti che Teresa appoggia a Esther Gonzalez, appena entrata in campo. Le padrone di casa insistono, in modo tambureggiante ma nervoso e disordinato. La difesa italiana regge e Galli sfiora clamorosamente il quarto gol con una conclusione che Coll salva miracolosamente in calcio d’angolo. Caldentey mette sul fondo la palla del potenziale pareggio da ottima posizione: e a fine gara la festa è solo azzurra.
In classifica
La vittoria dell’Italia e la sconfitta della Svezia mettono le Azzurre aritmeticamente al terzo posto. Svizzera che anche vincendo martedì a Parma non potrebbero superare la nostra nazionale. Che a questo punto potrebbe addirittura piazzarsi al secondo posto, scavalcando anche la Svezia, impegnata in casa contro una Spagna che avrà grande voglia di riscatto.
Ma indipendentemente da tutto resta il senso di una impresa incredibile, davvero straordinaria. E di una vittoria meritata, che non è frutto di episodi e nemmeno di fortuna.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.