Riforma pensioni 2022: donne, flessibilità in uscita e proposte sindacati. Ecco le ultime notizie sulla pensione anticipata.
Riforma pensioni. Dopo l’incontro governo – sindacati degli scorsi giorni, le parti sociali hanno detto la loro, avanzando proposte per garantire la flessibilità in uscita dal lavoro nel post quota 100.
Vediamo allora quali sono le ipotesi avanzate dalle parti sociali sulle pensioni anticipate e a che punto siamo con la riforma previdenziale 2022.
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Pensioni anticipate 2022: le richieste sindacati
I lavoratori vicini ai requisiti previsti per la pensione anticipata, ma lontani da quelli per la pensione di vecchiaia, da gennaio 2022 potrebbero non avere scivoli per uscire anticipatamente dal lavoro. Per risolvere questo problema, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, hanno avanzato le seguenti proposte:
- pensione anticipata a partire da 62 anni di età , senza alcun ricalcolo contributivo dell’assegno.
- Quota 41, per garantire flessibilità in uscita ai lavoratori con 41 anni di contributi versati, indipendentemente dall’età anagrafica.
- Riconoscimento previdenziale dei lavoro gravosi.
- Riconoscimento del lavoro di cura in ambito familiare svolto dalle donne.
- La proroga di opzione donna (da rendere possibilmente strutturale).
- La tutela dei lavoratori più giovani, con carriere lavorative discontinue e redditi bassi (tramite la cosiddetta pensione di garanzia giovani).
Riforma pensioni 2022 novitÃ
Abbiamo visto le proposte avanzate dai sindacati, che però in alcuni casi implicano costi insostenibili per le casse dello Stato. E’ il caso ad esempio di quota 41 per tutti, che l’Inps ha stimato costare fino a 9 miliardi di euro nel lungo periodo. In altri termini la proposta è irricevibile, dato che l’esecutivo intende contenere la spesa per il sistema previdenziale del paese. Diverso invece è il discorso per le altre idee, su cui sembra possibile trovare un’intesa.
Le altre novità sulla riforma pensioni, compatibilmente con le esigenze dei conti pubblici, arrivano dalle ipotesi del presidente Inps. Pasquale Tridico, in un recente intervento ha spiegato su quali misure si potrebbe intervenire. In particolare:
- rafforzamento dell‘Ape Sociale, includendo nuove categorie lavorative degne di protezione, sulla base della gravosità delle mansioni svolte.
- Uscita anticipata dal lavoro con 2 quote: per quella contributiva a 63 anni e per la pensione completa a partire dai 67 anni.
- Riscatto gratuito di laurea e periodi formativi per i più giovani, per garantire la possibilità di raggiungere i requisiti necessari alla pensione.
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Novità pensioni 2022
Queste in sintesi tutte le novità e le proposte avanzate da parti sociali e dal presidente Inps al governo. Sulla base di queste ipotesi bisognerà garantire flessibilità in uscita dal lavoro all’interno della riforma pensioni 2022.
quasi certamente però le opzioni troppo onerose non verranno prese in considerazione, come fatto capire dai ministri di economia e lavoro. Il confronto comunque sembra finalmente entrare nel vivo, anche perché in autunno si dovrà necessariamente arrivare ad una decisione.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web