Riforma pensioni 2021-22. Draghi e le pensioni, ecco le ultimissime news sulle possibili riforme e i tagli per chi va in pensione anticipata nel 2021.
Riforma pensioni, il governo Draghi dovrà necessariamente attuarla entro il 31 dicembre 2021, data prevista per la scadenza di quota 100 e degli altri scivoli pensionistici, che consentono l’accesso alla pensione anticipata. In caso contrario ci sarebbe il rischio del ritorno alla Legge Fornero, con conseguenze significative per i lavoratori che si apprestano a raggiungere l’età pensionabile.
Il premier è consapevole che bisogna adottare per tempo le necessarie contromisure e per questo sono al vaglio nuove ipotesi di riforma. Facciamo allora il punto della situazione rispetto alle ultimissime sulle pensioni.
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Riforma pensioni 2021, le intenzioni di Draghi
Il presidente del consiglio intende muoversi con attenzione rispetto alle indicazioni dell’Unione Europea, importanti per l’accesso alle risorse legate al recovery plan. Al tempo stesso però vuole scongiurare il temuto “scalone” nell’età pensionistica, causato da un mancato intervento. Per questo si potrebbe arrivare ad un riforma strutturale, da amalgamare alla legge Fornero, garantendo così sostenibilità al sistema pensionistico.
L’alternativa a questa possibilità, come spiega Ilsole24ore, sarebbe agire su soglie di pensionamento e coefficienti di trasformazione, restando sul solco del sistema contributivo.
Di sicuro il presidente del consiglio ha scartato l’ipotesi di proroghe o mini proroghe di quota 100 o altre misure per uscire in anticipo dal lavoro.
Riforma pensioni 2022 ultime notizie
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha già avuto i primi incontri con i sindacati, per cercare nuovi strumenti di flessibilità per garantire una riforma adeguata.
Come detto bisogna scongiurare che dal primo gennaio 2022, torni lo scalone della Fornero e che i lavoratori possano andare in pensione solo a 67 anni di età. Una delle proposte avanzate riguarderebbe la possibilità di consentire in modo flessibile l’uscita anticipata dal lavoro, magari a partire da 63 anni. Ovviamente in quel caso chi andrebbe in pensione prima avrebbe una penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo, rispetto a quelli necessari per le pensione di vecchiaia.
Un altro aspetto su cui intervenire riguarda i buchi contributivi dei giovani (e non solo) amplificati anche dalle conseguenze della pandemia covid.
Taglio pensioni 2021
Intanto, in attesa che si concretizzi la riforma pensioni, chi decide di uscire anticipatamente dal lavoro nel 2021 potrebbe avere un taglio sull’assegno.
Nello specifico la riduzione sarebbe compresa fra 70 e 117 euro lordi all’anno, come calcolato dal sindacato Uil. Ciò a causa del coefficiente di trasformazione, in caso di pensione totalmente calcolata con il sistema contributivo. La penalizzazione cresce all’aumentare dell’importo dell’assegno.
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Per scongiurare questo taglio bisognerebbe continuare a lavorare altri anni. Ma a quel punto entrerebbero in vigore le nuove regole della riforma pensionistica, il cui contenuto non è ancora noto come visto.
Queste le ultime news sulla riforma pensioni 2021-22. Il nuovo esecutivo è già al lavoro per studiare le migliori soluzioni da attuare entro la fine anno e scongiurare il ritorno alla legge Fornero, senza disattendere le indicazioni dell’UE. Lavoratori e lavoratrici prossimi alle pensione attendono di sapere quali opzioni avranno a disposizione nei prossimi anni.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web