Riforma pensioni lavori gravosi 2024. Quota 41 non si farà , ma aumentano le categorie dei lavori usuranti per la pensione anticipata a 61 anni. Ultime news dal governo.
Pensioni lavori gravosi. Nel 2024 potrebbe essere ampliata la platea dei beneficiari di questo scivolo per la pensione anticipata. Attualmente la legge consente di lasciare prima il lavoro a 61 anni e 7 mesi di età e con almeno 35 anni di contributi versati, solo a determinate categorie, ma dal prossimo anno i destinatari potrebbero aumentare.
Vediamo come secondo le intenzioni del governo Meloni e quali sono le novità dell’ultima ora sulle pensioni 2024.
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Riforma pensioni quota 41 e lavori gravosi
Il governo Meloni aveva promesso l’attuazione di quota 41 per tutti i lavoratori, con lo scopo di superare la Legge Fornero. Tuttavia anche per la riforma pensioni donne 2024 sembra che non se ne farà niente, visto che non ci sono abbastanza soldi a disposizione. La misura costerebbe parecchi miliardi di euro in più e questo non piace all’UE che invece chiede di diminuire la spesa pensionistica dello Stato. Di conseguenza l’eventuale attuazione di questa legge per il prepensionamento potrebbe arrivare non prima del 2025.
Ma nel frattempo l’esecutivo vuole comunque intervenire per garantire l’abbassamento dell’età pensionabile almeno a qualche categoria in più rispetto a quest’anno. Come? Stando alle ultimissime inserendo un maggior numero di mestieri fra i lavori usuranti, ovvero quelli che permettono di andare con diversi anni di anticipo in pensione. Il motivo è che sono considerati più duri rispetto ad altri (ad esempio i conducenti di mezzi pesanti, gli operatori ecologici e via dicendo).
Nuovi mestieri gravosi per la pensione anticipata 2024
Quindi alla lista dei lavori gravosi 2023 già attualmente prevista dalla legge potrebbero aggiungersi altri mestieri dal prossimo anno. In particolare i portalettere come dichiarato in Parlamento da Claudio Durigon. Secondo il sottosegretario al lavoro del governo è doveroso: “riconoscere la qualità usurante di questo lavoro che si svolge tutto all’aperto, in mezzo al traffico urbano, e comporta diverse patologie per la salute delle persone”.
Quindi questa ipotesi potrebbe prendere forma nelle legge di bilancio 2024. Ma ovviamente non si esclude l’inserimento di altre occupazioni, che potrebbero beneficiare dell’anticipo pensionistico. In passato si era pensato di aggiungere in questo elenco anche benzinai, operatori socio sanitari e forestali per esempio. Ma bisognerà attendere i prossimi mesi per capire se pure queste professioni potranno rientrare nelle nuova legge che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024. Ciò permetterebbe di garantire una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, rispetto alla pensione di vecchiaia che prevede requisiti più complicati.
Riforma pensioni quota 103 news
Oltre a riforma le mansioni gravose, il governo Meloni dovrà decidere se rinnovare o meno gli scivoli pensionistici in scadenza al 31 dicembre 2023. Vale a dire opzione donna e quota 103. Quest’ultima in particolare potrebbe essere rinnovata per un altro anno, visto che come detto in apertura non ci sono abbastanza risorse per attuare quota 41.
Ricordiamo che quota 103 prevede un meccanismo di uscita anticipata dal lavoro con 62 anni e 41 di contributi versati. Quindi si tratta dello scivolo attualmente più simile a quello che il governo vorrebbe attuare per tutti i lavoratori. La differenza è che costa molti soldi in meno, visto che ha requisiti più stringenti.
Vedi anche: Pensioni lavori usuranti 2023 scadenza domanda Inps
In sintesi, la riforma pensioni 2024 quasi sicuramente riguarderà i lavori gravosi. L’intenzione del governo Meloni è di allargare la platea dei beneficiari di questo anticipo pensionistico che consente di lasciare il lavoro a 61 anni e 7 mesi, con 35 di contributi. Non si farà invece per ora quota 41, mentre aumentano le possibilità del rinnovo per un anno di quota 103, per ragioni economiche.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web