Reddito di cittadinanza cumulabile con il contributo affitto comunale? Cosa succede a chi prende il bonus affitti e come cambia l’importo Rdc.
Reddito di cittadinanza più basso per chi riceve il bonus affitto comuni. Lo spiega l’Inps con il messaggio n° 3782 del 19-10-2022 che chiarisce la non cumulabilità dei contributi per gli affitti erogati a livello comunale con il Rdc nazionale. O meglio con la cosiddetta Quota B del sussidio.
Approfondiamo in questo articolo tutti gli aspetti che interessano chi vive in affitto e ha un reddito basso.
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Quota B Rdc e bonus affitto comuni non cumulabili
Sappiamo che i beneficiari del sussidio statale possono pagare l’affitto con il reddito di cittadinanza. Infatti, in questo aiuto per chi non lavora, è prevista una somma aggiuntiva se si vive in affitto. Si tratta della cosiddetta Quota B, di importo pari al canone annuo di locazione, ovvero a 280 euro mensili e fino ad un massimo di 3.360 euro in un anno.
Ma cosa succede a chi riceve sia il contributo affitti dai comuni che Rdc? I due sostegni non sono cumulabili fra loro, come chiarito con apposita circolare. Non a caso i comuni devono comunicare i dati e i nomi dei destinatari di questi aiuti all’Inps. Una volta ricevute le informazioni l’istituto effettuerà le dovute compensazioni, riducendo l’importo di questa quota. In altri termini, il destinatario riceverà su carta Rdc meno soldi rispetto a prima, in compensazione del beneficio comunale percepito. L’importo decurtato dall’accredito sarà pari a quello previsto per la quota B.
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Chi prende Rdc può ricevere il bonus affitti?
Percependo un bonus locazione comunale si perde il diritto a riceve la quota affitti del reddito di cittadinanza. I due sussidi non sono quindi cumulabili, visto che l’importo del reddito diminuisce. Quindi, se un bando comunale lo consente potete chiedere un contributo affitti anche se percepite Rdc, ma poi la somma della quota B vi verrà decurtata. Di seguito trovare la circolare Inps per approfondire il tema e gli obblighi dei comuni in questi casi.
Quindi in linea generale gli aiuti sono compatibili, tuttavia in molti bandi percepire il reddito di cittadinanza è causa di esclusione dal beneficio. Ne è un esempio il sostegno al reddito di Milano, recentemente approvato, ma ce ne sono molti altri.
Dunque, se siete percettori del sussidio statale, vi consigliamo sempre di verificare all’interno dell’avviso pubblico che vi interessa se questo non rappresenta causa di esclusione da un beneficio.
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Quali sono i bonus compatibili con il reddito di cittadinanza?
Ecco, un sintetico elenco dei bonus compatibili con il Rdc nel 2022:
- bonus 200 euro
- bonus 150 euro una tantum
- assegno unico per famiglie
- bonus sociale luce e gas.
Oltre a questi il Rdc è compatibile con altre forme di sussidio, qualora si rispettino sempre i limiti di reddito stabiliti dalla legge per averne ancora diritto. In particolare parliamo della disoccupazione Naspi.
Ricapitolando, il bonus fitti comuni e il reddito di cittadinanza non sono cumulabili, visto che percepire gli aiuti comunali significa abbassare l’importo del sussidio nazionale. Quindi se ricevete il reddito potrebbe non essere conveniente richiedere sostegni locali per pagare il canone di locazione. Tuttavia come visto esistono altri incentivi che si possono sommare a Rdc.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web