Bonus mamma e bebé 2022 perchè non c’è

Bonus mamma e bebè sostituiti dall’assegno unico nel 2022. Ecco perché e quali bonus si possono richiedere alla nascita di un figlio. Importi e quando spetta.

Bonus 2022, fino all’anno scorso alle donne incinte spettavano due incentivi per la nascita di un figlio: mamma domani e bebè. Ma da gennaio 2022 le cose sono cambiate e questi aiuti non ci sono più, visto che sono stati assorbiti dall’assegno unico per i figli. Questo però non vuol dire che a chi partorisce non spetti più alcun contributo, ma semplicemente che i premi alla nascita sono sostituiti dall’assegno universale.

Bonus mamma e bebè 2022 non c'è

Cerchiamo allora di fare chiarezza al riguardo: da quando spetta l’assegno unico e perché sostituisce i bonus natalità nel 2022.

VEDI ANCHE: BONUS COSA SPETTA ALLA NASCITA DI UN FIGLIO NEL 2022

Quali bonus ci sono per i nuovi nati nel 2022

Con l’introduzione dell’assegno unico per i figli, entrato in vigore dal primo gennaio 2022, i bonus mamma (800 euro una tantum) e bebè (di importo variabile) sono stati assorbiti. In altre parole non possono essere più richiesti, perché inglobati nel nuovo aiuto previsto dal governo.

In particolare l’assegno universale spetta a famiglie con figli, dal settimo mese di gravidanza fino all’età di 21 anni. Si tratta quindi di una misura che va ben oltre la nascita di un figlio, ma sostiene le famiglie con figli a carico, fino ad un età avanzata. Infatti, ha assorbito anche gli assegni familiari.

Quindi nel 2022 alla nascita di un figlio spetta il bonus universale, oltre a congedi parentali per i genitori. Vediamo di seguito a quanto ammonta e come richiederlo.

Vedi anche: Bonus mamma Umbria 1200 euro per i figli

Assegno unico 2022, quanto spetta per ogni figlio

L’assegno unico viene erogato a tutte le famiglie con figli, tuttavia l’Isee influenza l’importo dello stesso. Ciò significa che quelle con redditi bassi riceveranno di più. Nello specifico per ogni figlio a carico spettano:

  • 175 euro al mese, per famiglie con Isee fino a 15.000 euro.
  • Fra 51 e 174 euro mensili, con importo decrescente in base all’Isee se compreso fra 15.001 e 40.000 euro.
  • 50 euro mensili, per Isee superiori a 40.000 euro o per famiglie che non lo presentano.

A questi importi si aggiungono maggiorazioni se ad esempio entrambi i genitori lavorano o per altre ragioni. Ecco di cosa si tratta:

  • 85 euro in più dal terzo figlio in poi
  • 30 euro aggiuntivi con entrambi i genitori lavoratori e un Isee inferiore a 40.000 €
  • 20 euro per madri di età fino a 21 anni.

Quindi per fare un esempio pratico: un famiglia con Isee inferiore a 15.000 euro e 3 figli, riceverà 260 euro mensili (175+85) per figlio.

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Le donne in gravidanza possono richiedere l’assegno unico?

Visto che l’assegno unico sostituisce i premi alla nascita, spetta già dal settimo mese di gravidanza. Tuttavia si può presentare presentare domanda all’Inps dopo la nascita, ovvero dopo l’attribuzione del codice fiscale al minore.

L’istanza deve essere presentata online su sito www.inps.it, accedendo tramite Spid, Cie o Cns, e inserendo tutti i dati dei genitori richiesti dalla procedura. Se avete bisogno di aiuto per completare la pratica potete rivolgervi ad un caf.

Una volta assegnato il contributo, con la prima mensilità verranno pagate anche quelle arretrate (vale a dire il settimo e l’ottavo mese di gravidanza). Il pagamento avverrà sul mezzo indicato dai beneficiari nella richiesta, ad esempio tramite bonifico bancario o postale.

Quindi, ricapitolando i bonus mamma e bebè non sono compatibili con l’assegno unico che li ha assorbiti. Questo significa che i premi alla natalità non ci sono più, ma che alla nascita di un figlio e fino all’età di 21 anni se a carico, alle famiglie spetta l’assegno universale, secondo gli importi indicati.

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