Dal 1° gennaio 2022 entra in vigore l’assegno unico a sostegno delle famiglie con figli a carico. Ecco come funziona, a chi spetta e quali possono essere gli importi.
L’assegno unico universale sostituirà dal 1° gennaio 2022 l’assegno temporaneo, l’attuale misura volta ad aiutare le famiglie con figli a carico. L’assegno unico ha lo scopo di semplificare e potenziare le misure a sostegno delle famiglie con figli, concentrando in un’unica soluzione i vari aiuti già esistenti. Vediamo a chi spetta l’assegno unico e quali sono gli importi.
Bonus figli: chi può richiedere l’assegno unico?
Secondo la bozza che è stata proposta, avranno diritto all’assegno unico i nuclei con ISEE fino a 50mila euro. L’assegno può essere richiesto dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, dai lavoratori autonomi, dai liberi professionisti e dai disoccupati. Ecco i requisiti per richiedere l’assegno unico:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Oppure essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale.
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.
- essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico (dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età )
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale
- essere in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validitÃ
Assegno unico: a chi viene riconosciuto e quali sono gli importi possibili
Se si è in possesso di tutti i requisiti, l’assegno viene generalmente riconosciuto al genitore richiedente che convive con il minore. In caso di separazione o divorzio, l’assegno viene di norma erogato al genitore affidatario, mentre se l’affidamento è congiunto o condiviso, l’assegno è ripartito in uguale misura tra i genitori.
Per quanto riguarda gli importi, le famiglie con Isee fino a 7000 euro potranno ottenere 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli. Per le famiglie con figli disabili sono previsti 50 euro in più per ciascun figlio.
Bonus 2021 2022, la “misura ponte”: l’assegno temporaneo
In attesa che entri in vigore l’assegno unico, che dovrà semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli, è possibile fare richiesta per l’assegno temporaneo.
Si tratta di una prestazione transitoria, prevista dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, destinata alle famiglie con figli minori di 18 anni, inclusi i figli minori adottati e in affido preadottivo. L’assegno temporaneo spetta ai nuclei familiari con figli minori a carico che non hanno diritto all’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) e viene erogato in funzione del numero dei figli.
Anche per l’assegno temporaneo è necessario avere un ISEE fino a 50.000 euro. Inoltre l’assegno è compatibile con le attuali misure assistenziali a sostegno della famiglia e col Reddito di Cittadinanza.
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